UNA Galleria nasce nella primavera del 2018 a Piacenza, da un’idea di Marta Barbieri e Paola Bonino. Si tratta di una galleria d’arte contemporanea volta a una forte ricerca indipendente e, per questo, pienamente coerente nella sua locazione più “marginale”, in un centro più piccolo e non ancora – soprattutto sette anni fa – incluso nel circuito dell’arte internazionale. Il 4 marzo, inaugura a Milano una nuova sede, in via Lazzaro Palazzi 3.
Questa nuova apertura segna una naturale evoluzione nel percorso di UNA: la sede principale rimarrà quella di Piacenza, mentre il secondo spazio a Milano consentirà di instaurare un dialogo fra nuove istanze artistiche, più centrale all’interno del panorama dell’arte contemporanea in Italia. La nuova sede, in partnership con la Galleria Castiglioni, vede un’apertura condivisa a seguito della quale le due gallerie alterneranno le proprie programmazioni, promuovendo un costante scambio tra espressioni artistiche e attività di ricerca.
UNA Galleria: gli artisti in mostra
UNA Galleria presenta per l’occasione Valentina Furian, un’artista visiva il cui linguaggio è estremamente legato all’immagine in movimento, al film digitale nella sua relazione con l’immaterialità. La sua ricerca è relativa al concetto di addomesticamento, al rapporto uomo-animale nell’ottica di un’indagine sulle connessioni fra gli esseri umani e il mondo naturale, facendo emergere tracce di un elemento legato al selvaggio nella vita di tutti i giorni.
In mostra l’opera Eclissi, due occhi di pietra che scrutano lo spettatore, come guardiani silenziosi. In linea con la sua ricerca sul rapporto fra luce e oscurità, fra chi osserva e chi è osservato, fra preda e predatore, l’artista ha filmato gli occhi della Medusa di Canova – oggi conservata alla Gypsotheca di Possagno – attraverso un filtro ottico rosso. Questa tonalità di rosso, impiegata in alcuni dispositivi per la visione notturna, facilita l’adattamento dell’occhio umano ai bruschi cambiamenti di luminosità, permettendo un passaggio repentino dal buio alla luce, e dalla luce all’oscurità.
Ai video di Eclissi, si affianca per l’occasione una serie di disegni su gelatina colorata, eseguita dall’artista a occhi chiusi. Cani e cavalli dalle linee frammentate si stagliano sullo sfondo in una dimensione quasi onirica, fino a diventare dei segni che vanno dissolvendosi.
Valentina Furian collabora da diversi anni con UNA, rapporti intensificati ulteriormente dalla partecipazione dello scorso settembre a XNL Arte Piacenza, sotto la direzione di Paola Nicolin. «Valentina ha una poetica molto affine alla nostra. La sua espressione artistica è molto delicata e allo stesso tempo molto potente; ci sembrava interessante aprire con lei», spiegano a exibart le galleriste.
La mostra, che avrà luogo fino al 22 marzo 2025, metterà in dialogo le opere di Valentina Furian con quelle dell’artista Alessandro Carano, che invece esporrà una nuova serie di quattro opere pittoriche. «Si tratta due artisti molto diversi, che però sono in grado di dialogare molto bene in uno spazio come quello della Galleria. Valentina è principalmente una videomaker, mentre Alessandro presenterà lavori a parete», proseguono.
Lo spazio della nuova galleria è quello di una corte condivisa, dove sono presenti anche Clima e lo studio di Matilde Cassani. «Ci piace l’idea che nello stesso palazzo ci siano più dialoghi artistici, perché pensiamo sempre che l’unione possa fare la forza».
UNA Galleria: considerazioni e piani per il futuro
Per UNA Galleria, il prossimo passo è rappresentato indubbiamente dalle fiere estere, fiere piccole ma con un’attenzione puntuale a gallerie che puntano sulla ricerca. Milano, poi, rappresenta indubbiamente un’opportunità da sfruttare al meglio, ora più che ami. Racconta Marta Barbieri: «Quest’anno saremo a miart con il nostro stand, per la prima volta in established, Poter avere uno stand a miart e lavorare in concomitanza su Milano è estremamente importante per la nostra crescita, perché significa essere presenti nel momento in cui la città diventa un punto di convergenza per l’arte».
La galleria di Piacenza si confermerà – nonostante l’apertura milanese – la sede principale di UNA, che continua fortemente a credere nell’importanza di una decentralizzazione. Allo stesso tempo, sarà possibile articolare un nuovo spazio capace di raggiungere un pubblico internazionale, ottica in cui Milano diventa un bacino di utenza fisiologico. Le due sedi, quella di Piacenza e di Milano, articoleranno le proprie programmazioni seguendo il ritmo di due città molto diverse fra loro, con tipologie di fruizione diverse e velocità differenti.
UNA Galleria rimane quindi una risposta fedele rispetto all’esigenza da cui è scaturita la sua apertura, ormai diversi anni fa. Le sue ricerche artistiche esplorano in profondità i fenomeni che investono il mondo contemporaneo e lo caratterizzano, affrontando con un’indagine artistica questioni urgenti per la nostra epoca. La sua apertura anche a Milano, dunque, non ne snatura l’essenza. UNA Galleria rimane – citando le parole delle sue fondatrici – «una galleria che è una qualsiasi galleria, ma anche la galleria».
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