Locazioni turistiche a Verona: c’è da lavorare sulla sicurezza – Daily | Il Quotidiano Digitale di Verona

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È stato presentato questa mattina in Comune a Verona il bilancio delle attività di controllo sulle attività ricettive nel 2024, quindi b&b, locazioni turistiche e simili. La quantità di infrazioni riscontrate non è eccessiva, sono una cinquantina, ma preoccupa la questione della sicurezza per le mancate segnalazioni delle presenze alla Questura.

Registrate 560 ore di controlli, 119 strutture ricettive controllate di cui 102 locazioni, 7 B&B, 8 alloggi turistici e 2 unità abitative classificate all’uso turistico per 50 violazioni accertate. È questo il bilancio della task force composta da Comune, Polizia Locale e Guardia di Finanza, attivata lo scorso anno su volontà dell’assessorato alla Sicurezza.

Il tasso di circa una infrazione ogni due strutture controllate non deve preoccupare eccessivamente: spesso i controlli partono su segnalazione e le strutture ricettive di questo tipo nel Comune di Verona sono ben 3.708, di cui 3.279 locazioni turistiche, 174 alloggi turistici e case vacanze, 137 B&B, 68 alberghi e 50 agriturismi.

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Le ispezioni talvolta sono state effettuate su segnalazione di turisti scontenti, magari perché l’alloggio pubblicizzato sulla piattaforma di prenotazione era diverso da quello effettivamente trovato (in fondo alla pagina le violazioni in dettaglio).

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«I controlli – sottolinea l’assessora alla Sicurezza, legalità e trasparenza, Stefania Zivelonghi – hanno tre principali finalità: recuperare il gettito dei tributi locali, monitorare il rispetto degli adempimenti previsti in capo ai gestori delle locazioni, inclusi gli obblighi di segnalazione degli ospiti in Questura, ancor più rilevante ai fini delle azioni antiterrorismo e di tutelare la libera concorrenza a beneficio di chi rispetta le regole. Tutto questo grazie alla sinergia tra Polizia locale, ufficio Tributi del Comune e Guardia di Finanza».

«Nel 2024, come del resto nel 2023 – sottolinea il Comandante della Polizia Locale, Luigi Altamura – le violazioni sono state numericamente poche. A testimonianza del fatto che la gran parte dei locatori turistici seguono le norme regionali e nazionali. I controlli nascono generalmente da segnalazioni alla Polizia Locale di turisti e di condomini, ma anche su iniziativa della Questura e delle pattuglie miste, composte da agenti della Polizia Locale e della Guardia di Finanza verso obiettivi identificati con verifiche incrociate delle banche dati (Siatel, Sigi, Tourist-Tax relative a dichiarazione sui pernotti e dei redditi). Quest’anno i controlli proseguiranno con la Guardia di Finanza anche perché proprio la normativa sul contrasto all’evasione nel settore delle locazioni turistiche entrata in vigore il 2 di gennaio assegna i controlli ai Comuni comuni. Ripeto, non ci sono risultati eclatanti, ma un’attenzione che rimane costante su questo fenomeno».

Circa il 90% delle strutture turistico-ricettive ha richiesto il nuovo CIN – Codice Identificativo Nazionale, gli altri si devono adeguare al più presto. In generale, però, sul rispetto delle regole il settore non è il “far-west” di cui talvolta si parla.

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I condomini delle locazioni turistiche hanno segnalato rumori molesti. Il Commissario Mario Marone, responsabile della Polizia Amministrativa, racconta come «dobbiamo anche sentire a verbale gli alloggiati, che spesso sono stranieri, alcuni non comprendono la natura dei controlli. L’attività di controllo è molto complessa».

«Un tema che desta preoccupazione – chiosa Altamura – è la mancata segnalazione dei nominativi e relativi documenti di identità degli ospiti sulla apposita banca dati che è obbligatoria (art. 109 del T.u.l.p.s.) e va fatta “de visu”. Si tratta di un reato, non di una sanzione amministrativa, dato che questa norma è nata per contrastare il fenomeno del terrorismo. Nei pochi giorni tra Natale e Capodanno su dieci attività controllate in merito, quattro che non avevano effettuato la comunicazione alla Questura: è una percentuale molto elevata e preoccupante. L’autorità di pubblica sicurezza deve sapere con certezza chi soggiorna nel territorio comunale”.

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Circa il 90% delle strutture turistico-ricettive ha richiesto il nuovo CINCodice Identificativo Nazionale, gli altri si devono adeguare al più presto. È entrato in vigore infatti dal 2 gennaio 2025: a Verona alcune decine di soggetti di attività sono ancora inadempienti.

Inoltre, tutte le unità immobiliari destinate alla locazione breve o per finalità turistiche, gestite in qualunque forma (imprenditoriale e non imprenditoriale), devono essere munite di dispositivi per la rilevazione di gas combustibili e del monossido di carbonio funzionanti nonché di estintori portatili a norma di legge. Le unità immobiliari destinate alla locazione breve o turistica gestite in forma imprenditoriale (anche ai sensi dell’art. 1, comma 595, L. n. 178/2020) devono, inoltre, essere munite dei requisiti di sicurezza degli impianti prescritti dalla normativa statale e regionale vigente.

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Le violazioni nel dettaglio

Nel corso del 2024 sono state accertate 50 violazioni amministrative per un totale di 46.536,42 euro, precisamente:

  • n. 8 violazioni all’art. 27 bis, c.10 lett. e) della Legge Regionale 11/2013 (omessa esposizione del codice identificativo attribuito dalla Regione Veneto alla locazione turistica – N.B. lettera e) abrogata in data 22.06.2024);
  • n. 17 violazioni all’art. 27 bis, c.10 lett. d) della Legge Regionale 11/2013 (omessa pubblicazione sui siti internet di prenotazione del codice identificativo attribuito dalla Regione Veneto alla locazione turistica – N.B. lettera d) abrogata in data 22.06.2024 e ora sostituito dal CIN);
  • n. 2 violazioni all’art. 27 bis, c.11 in rel. c. 10 lett. a) della Legge Regionale 11/2013 (esercizio abusivo di locazione turistica in assenza di comunicazione, pubblicizzata sui siti di prenotazione);
  • n. 3 violazioni all’art. 49, c. 3 lett. e) della Legge Regionale 11/2013 (per omessa esposizione del segno distintivo della classificazione);
  • n. 3 violazioni all’art. 49, c. 3 lett. d) della Legge Regionale 11/2013 (struttura ricettiva pubblicizzata in modo ingannevole o difforme dall’assentito);
  • n. 1 violazione all’art. 49, c. 4 lett. a) e b) della Legge Regionale 11/2013 (esercizio abusivo di struttura che necessita di classificazione e scia);
  • n. 1 violazione all’art. 49, c. 4 lett. b) della Legge Regionale 11/2013 (esercizio abusivo di unità abitative non classificate);
  • n. 4 violazioni all’art. 49, c. 5 bis della Legge Regionale 11/2013 (omessa richiesta di rinnovo delle classificazione in assenza di comunicazione di chiusura definitiva);
  • n. 2 violazione all’art. 49, c. 3 lett. a) della Legge Regionale 11/2013 (utilizzo di camere in più oltre a quelle legittimate);
  • n. 9 violazioni all’art. 23 del C.d.S. (esposizione mezzo pubblicitario non autorizzato su area privata visibile dalla pubblica).

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