sarà Europa a guidare sicurezza in Ucraina

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Meloni: perplessa sull’utilizzo di truppe europee

«Presentato? Ci sono degli spunti, presentato non direi». Così la premier Giorgia Meloni risponde a Londra a chi le chiede se ci sia un piano di pace Francia-Gb. «Ci sono varie proposte, penso che chiunque metta sul tavolo una proposta faccia in questo momento una cosa utile. Poi ci possono essere perplessità su alcune proposte» come quella «dell’utilizzo di truppe europee su cui ho espresso perplessità”. Ma «c’è la volontà di dare tutti una mano e mi pare molto importante in questa fase», ha aggiunto ribadendo che «la presenza di truppe italiane in Ucraina non è mai stata all’ordine del giorno: voglio sgomberare il campo».

Starmer: piano per una pace giusta, Usa indispensabili

Il premier britannico Keir Starmer ha evocato un piano per «una pace duratura e giusta» per l’Ucraina, indicando gli Usa come partner «indispensabile» e dicendosi «d’accordo con Donald Trump» sull’obiettivo di far finire la guerra. Nello stesso tempo ha annunciato quattro impegni europei emersi dal vertice di Londra: a cominciare da quello di continuare a sostenere militarmente Kiev e mantenere «le pressioni economiche» su Mosca; e di preparare «una coalizione di volenterosi» da schierare sul terreno nel momento di un accordo in funzione di tutela «delle sicurezza e della sovranità” ucraine e di deterrenza verso la Russia.

Meloni: incontro Usa-Ue a portata di mano

«Abbiamo proposto che ci sia un incontro per parlarci in modo franco di che cosa vogliamo fare, di come vogliamo affrontare le sfide che si presentano, non solo il tema della pace in Ucraina. In un mondo che continua a cambiare e nel quale bisogna condividere gli obiettivi, gli scenari: io penso che lavorando con freddezza, non lasciandosi trascinare dalle emotività e ragionando in modo strategico questo «incontro tra Usa e Ue «sia assolutamente a portata di mano, è sicuramente quello per cui l’Italia lavora». Così la premier Giorgia Meloni in un punto stampa nella residenza dell’ambasciatore italiano a Londra.

Starmer: due miliardi per difesa aerea dell’Ucraina

Il premier britannico Keir Starmer ha annunciato un nuovo accordo per consentire all’Ucraina di utilizzare 1,6 miliardi di sterline (circa 2 miliardi di euro) in finanziamenti per acquistare 5.000 missili per la difesa aerea. Il primo ministro sta rispondendo alle domande dei giornalisti nella conferenza stampa dopo il vertice di Londra sull’Ucraina e sulla sicurezza europea. I missili «saranno vitali per proteggere le infrastrutture critiche e rafforzare l’Ucraina», ha aggiunto Starmer.

Meloni: “Se c’è freddezza, vertice Usa-Ue a portata di mano”

«Abbiamo proposto che ci sia un incontro per parlarci in modo franco di che cosa vogliamo fare, di come vogliamo affrontare le sfide che si presentano, non solo il tema della pace in Ucraina. In un mondo che continua a cambiare e nel quale bisogna condividere gli obiettivi, gli scenari: io penso che lavorando con freddezza, non lasciandosi trascinare dalle emotività e ragionando in modo strategico questo «incontro tra Usa e Ue «sia assolutamente a portata di mano, è sicuramente quello per cui l’Italia lavora». Così la premier Giorgia Meloni in un punto stampa nella residenza dell’ambasciatore italiano a Londra.

Tusk: “L’Europa s’è desta per Kiev, cooperare con gli Usa”

«L’Europa si è svegliata. L’Unione europea, la Gran Bretagna, la Norvegia, la Turchia: tutti parlano con una sola voce per aiutare l’Ucraina, per la necessità di una stretta cooperazione transatlantica e per il rafforzamento del confine orientale». Lo scrive su X il premier polacco e presidente di turno dell’Ue, Donald Tusk, al termine del vertice di Londra.

Starmer: “Piano per una pace giusta, Usa indispensabili”

Il premier britannico Keir Starmer ha evocato un piano per «una pace duratura e giusta» per l’Ucraina, indicando gli Usa come partner «indispensabile» e dicendosi «d’accordo con Donald Trump» sull’obiettivo di far finire la guerra. Nello stesso tempo ha annunciato quattro impegni europei emersi dal vertice di Londra: a cominciare da quello di continuare a sostenere militarmente Kiev e mantenere «le pressioni economiche» su Mosca; e di preparare «una coalizione di volenterosi» da schierare sul terreno nel momento di un accordo in funzione di tutela «delle sicurezza e della sovranità” ucraine e di deterrenza verso la Russia.

Meloni: dividere l’Occidente sarebbe esiziale per tutti

«Dobbiamo essere bravi in questa fase a non dividere l’Occidente perché sarebbe esiziale per tutti». Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un punto stampa alla residenza dell’ambasciatore italiano a Londra al termine del vertice sull’Ucraina.

Von der Leyen: Urgente riarmare l’Europa

La Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen è stata tra i primi a lasciare Lancaster House al termine del vertice sulla sicurezza dell’Ucraina. I leader hanno avuto una «buona e franca discussione», ha detto, discutendo di ciò che è «necessario per mettere l’Ucraina in una posizione di forza». Von der Leyen ha affermato che l’Ucraina ha bisogno di «garanzie di sicurezza complete», a sostegno delle sue posizioni economiche e militari. Secondo la Presidente «dobbiamo urgentemente riarmare l’Europa» e la Commissione proporrà un piano in tal senso al Consiglio europeo del 6 marzo, perché «dobbiamo davvero fare un passo avanti massiccio». “È ora estremamente importante aumentare gli investimenti nella difesa per un periodo di tempo prolungato. È per la sicurezza dell’Unione Europea e dobbiamo, nell’ambiente geostrategico in cui viviamo, prepararci al peggio e quindi rafforzare le difese». Alla domanda su quale fosse il suo messaggio per gli Stati Uniti, ha risposto che «siamo pronti, insieme a voi, a difendere la democrazia e il principio dello Stato di diritto, che non si può invadere e fare il prepotente con il proprio vicino o che non si possono cambiare i confini con la forza».

Ucraina: Zelensky, ‘buon incontro con Meloni per piano pace, grazie Italia per sostegno’

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto di aver avuto «un buon incontro con la presidente del Consiglio dei ministri dell’Italia, Giorgia Meloni, per sviluppare un piano d’azione congiunto per porre fine alla guerra con una pace giusta e duratura». Su ‘X’, Zelensky ha sottolineato che «nessuno è interessato alla continuazione e al rapido ritorno della guerra, tranne Putin, quindi è importante mantenere l’unità attorno all’Ucraina e rafforzare le posizioni della nostra nazione in cooperazione con gli alleati, i paesi europei e gli Stati Uniti». Zelensky ha aggiunto che «l’Ucraina ha bisogno di una pace sostenuta da affidabili garanzie di sicurezza. Grazie all’Italia per il vostro continuo supporto e la vostra partnership nel portare la pace in Ucraina».

Starmer, sfida generazionale per la sicurezza dell’Europa

«Una sfida generazionale per la sicurezza dell’Europa», non solo dell’Ucraina: così il premier britannico Keir Starmer ha presentato lo scenario internazionale attuale aprendo alla Lancaster House il summit euroatlantico di Londra, che include 16 leader di Paesi euroatlantici, nonché i vertici di Nato e Ue, invitati a partecipare ad un evento cruciale sull’Ucraina e sulla difesa europea dopo la rottura fra Volodymyr Zelensky e quello americano Donald Trump a Washington. Starmer è seduto fra il presidente francese Emmanuel Macron e quello ucraino, a simboleggiare plasticamente l’annuncio odierno del piano di pace da loro tre promosso.

Usa: sarà l’Europa a guidare la sicurezza in Ucraina

All’indomani dello scontro con Volodymyr Zelensky nello Studio Ovale e nel giorno del vertice di Londra la Casa Bianca insiste che «sarà l’Europa ad occuparsi della sicurezza in Ucraina», dopo l’accordo. In un’intervista alla Cnn, il consigliere per la sicurezza nazionale americana Mike Waltz ha ribadito che “è prematuro parlare del ruolo degli Stati Uniti». 

Rutte: l’Europa faccia di più per Kiev e per la difesa

A Londra ci sono «tre punti chiave» da affrontare: «sostenere l’Ucraina ora e per farlo tutti in Europa dovranno fare di più; un accordo di pace duraturo che tutti vogliamo e su cui l’Europa sta intensificando; mantenere la Nato forte» e per questo «l’Europa aumenterà la spesa per la difesa». Lo scrive su X il segretario generale dell’Alleanza Atlantica, Mark Rutte, prima dell’inizio del vertice alla Lancaster House sull’Ucraina e la difesa europea.

Meloni vede Zelensky: impegno con partner Ue e Usa per pace giusta e duratura

La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha incontrato a Londra, a margine della riunione dei Leader ospitata dal Regno Unito, il Presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky. L’incontro, riferisce Palazzo Chigi, «ha permesso di ribadire il sostegno dell’Italia all’Ucraina e al suo popolo» e «l’impegno, insieme ai partner europei, occidentali e agli Stati Uniti, di costruire una pace giusta e duratura, che assicuri un futuro di sovranità, sicurezza e libertà all’Ucraina».

Meloni a Lancaster House per summmit leader

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è giunta a Lancaster House per prendere parte al Vertice dei Leader sull’Ucraina.

Concluso bilaterale Meloni-Starmer, premier lascia Downing Street

Si è concluso a Downing Street il bilaterale tra la premier Giorgia Meloni e il primo ministro inglese Keir Starmer.

Il colloquio è durato poco più di un’ora. La presidente del Consiglio è attesa a Lancaster House, dove si terrà il summit sull’Ucraina convocato da Starmer, con la partecipazione di una quindicina di Paesi europei e dei vertici di Nato e Ue.

Meloni a Starmer: impegno di tutti per pace giusta in Ucraina

 «Siamo tutti molto impegnati per un obiettivo che tutti vogliamo raggiungere con la pace, una pace giusta e duratura in Ucraina». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni durante l’incontro con il premier britannico Keir Starmer a Downing Street prima del vertice di Londra sull’Ucraina e la difesa europea

Meloni a Starmer: nuovi strumenti su sicurezza e migranti

«So che entrambi pensiamo fuori dagli schemi e sono certa che possiamo fare ancora meglio in temi come sicurezza, difesa, energia e lotta all’immigrazione irregolare e trafficanti di esseri umani. Servono nuovi strumenti e nuove idee per garantire la sicurezza dei nostri cittadini». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni durante l’incontro con il premier britannico Keir Starmer a Downing Street prima del vertice di Londra sull’Ucraina e la difesa europea, dicendosi «contenta» della «partnership» tra Italia e Regno Unito su temi centrali.

Starmer a Meloni: abbiamo un approccio simile sui problemi

«Abbiamo un approccio molto simile» sulle importanti questioni che il mondo ha di fronte in questo momento. Così il premier britannico Keir Starmer, rivolgendosi a Giorgia Meloni a Downing Street, all’inizio del loro bilaterale. «E’ fantastico averti qui in un momento cruciale», ha aggiunto Starmer, che aveva ricevuto la premier italiana dinanzi al portoncino di Number 10 con sorrisi, strette di mano e uno scambio di baci sulle guance: «You are very welcome». Sir Ker ha quindi ricordato la sua visita a Roma, sottolineando il legame tradizionale fra Italia e Regno Unito e le posizioni «vicine su economia, immigrazionee sicurezza».

 

Meloni a Starmer: evitare che l’Occidente si divida

 «Penso che sia molto, molto importante che evitiamo il rischio che l’Occidente si divida. E penso che in questo il Regno Unito e l’Italia possano svolgere un ruolo importante nella costruzione di ponti». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni incontrando il premier britannico Keir Starmer a Downing Street prima del vertice di Londra sull’Ucraina e la difesa europea. «Ho proposto una riunione tra gli Stati Uniti e i leader europei perché se ci dividiamo saremo tutti più deboli».

 

Meloni arrivata a Downing Street, accolta da Starmer

 La premier Giorgia Meloni è appena arrivata a Downing Street accolta dal premier britannico Keir Starmer, con cui avrà un incontro bilaterale, in vista del summit di questo pomeriggio sull’Ucraina e la difesa europea alla Lancaster House

Lavrov: Zelensky un nazista puro

Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ha definito il presidente degli Stati Uniti Donald Trump «una persona pratica» che conduce gli affari con «buon senso», mentre Zelensky è a suo giudizio un «nazista puro» e un «traditore del popolo ebraico». «Donald Trump – ha detto in una intervista a Krasnaya Zvezda ripresa dalla Tass – è una persona pratica. Il suo slogan è il buonsenso. Significa, e tutti lo vedono, una transizione verso un modo diverso di fare business… Questo conferisce alla politica un carattere vivace e umano. Ecco perché è interessante».

Meloni arrivata a Londra, a breve bilaterale con Starmer

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è giunta all’aeroporto di Londra – Raf Northolt, accolta dall’ambasciatore d’Italia a Londra, Inigo Lambertini. La premier si recherà al numero 10 di Downing Street per un incontro bilaterale con il primo ministro del Regno Unito, Keir Starmer.

Tusk: appoggio la proposta di Meloni per vertice Ue-Usa

 La Polonia appoggia la proposta della premier Giorgia Meloni di organizzare un vertice tra Stati Uniti ed Europa. Lo ha detto il primo ministro polacco e presidente di turno dell’Ue, Donald Tusk, prima di partire per il summit di Londra, secondo quanto riportato dai media polacchi. «Siamo dalla parte dell’Ucraina senza alcun dubbio: dev’essere fornito un sostegno inequivocabile e duraturo a Kiev nella sua difesa contro l’aggressione russa», ha ribadito Tusk. Allo stesso tempo, ha evidenziato, Varsavia «sostiene la più stretta alleanza possibile tra l’intero Occidente e gli Stati Uniti».

Von der Leyen: la forza è la via per la pace,Ue con Kiev

«La via per la pace è la forza. La debolezza genera più guerra. Sosterremo l’Ucraina, impegnandoci nel contempo in un rafforzamento della difesa europea». Lo scrive su X la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in viaggio verso Londra per il summit convocato dal premier britannico Keir Starmer. «Il continuo sostegno dell’Europa all’Ucraina può portare a una pace giusta e duratura nel Paese», ha ribadito. 

 

Starmer, Francia e Gb lavorano a un loro piano di pace

Il Regno Unito e la Francia stanno lavorando, «insieme con l’Ucraina», a un loro piano per «far cessare le ostilità» con la Russia. Lo ha detto oggi il premier britannico Keir Starmer, dopo aver incontrato ieri a Downing Street il presidente Volodymyr Zelensky reduce dal fallimentare vertice di Washington con Donald Trump, e a poche ore dall’inizio alla Lancaster House di Londra di una riunione sulla sicurezza ucraina ed europea. Riunione a cui partecipano una quindicina di leader di Paesi Nato (Ue ed extra Ue), fra cui, per l’Italia, la premier Giorgia Meloni, nonché dei vertici dell’Unione e dell’Alleanza Atlantica.

Cremlino: nuova politica estera Usa coincide con quella russa

 La nuova politica estera statunitense, con il «cambiamento» compiuto dal presidente americano Donald Trump, «coincide in gran parte» con la visione russa. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.

Starmer a Zelensky e leader Ue: pace passa attraverso Trump

in pubblico l’abbraccio, in privato l’avvertimento: la pace tra l’Ucaina e la Russia passa attraverso la Casa Bianca. E, nel caso specifico di Volodymyr Zelensky, ricucendo i rapporti con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Quest’ l’avvertimento che il primo ministro britannico Keir Starmer rivolgerà oggi in privato a Zelensky e ai 14 leader europei riuniti a Londra per un summit sulla sicurezza dlel’Ucraina. Lo ha spiegato una fonte vicina a Starmer al Financial Times. «Il primo ministro riunirà i leader e si assicurerà educatamente che capiscano che c’è una sola trattativa, quella con il presidente Trump», ha spiegato la fonte. Un secondo funzionario citato a condizione di anonimato dal Financial Times afferma che Starmer dirà ai leader europei che devono far corrispondere il loro sostegno verbale a Zelenskyy con i fatti: «Ciò di cui l’Ucraina ha bisogno ora sono armi e burro. Non ha bisogno di persone che twittano e che si diano segnali di virtù». Quindi, ha proseguito, «la priorità del primo ministro è fare tutto il necessario per difendere l’Ucraina. Ciò significa che gli Stati Uniti devono essere coinvolti. Bisogna sistemare quella relazione e tornare all’accordo sui minerali»





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