Carnevale, il corteo degli anarchici blocca piazzale Roma. Ieri in 90mila in città

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VENEZIA – L’appuntamento dei manifestanti Pro Palestina era alle 15.30 in Piazzale Roma. Ad attenderli le forze dell’ordine, con i blindati della polizia e gli agenti in assetto antisommossa. Un centinaio di manifestanti di area anarchica che per l’intero pomeriggio ha cercato di imboccare il ponte di Calatrava per entrare nel centro storico affollato dei 90mila visitatori che anche ieri si sono riversati in città per i festeggiamenti del Carnevale.


LE TENSIONI

I poliziotti hanno fatto azione di contenimento e in più occasioni ci sono state tensioni con i manifestanti che cercavano di forzare il cordone. Alla fine uno è stato anche denunciato per resistenza a pubblico ufficiale. Poi verso le 18.30, quando i turisti hanno iniziato a defluire e si sono riversati a Piazzale Roma per raggiungere la terraferma, il gruppo di manifestanti ha imboccato il Ponte della Libertà e si è fermato davanti alla questura di Santa Chiara sempre tenuti sotto controllo dagli agenti antisommossa. Tanto è bastato, nell’ora di punta del rientro dal Carnevale, per bloccare il ponte. Traffico e rallentamenti che sono durati per ore, solo in tarda sera la situazione è rientrata. «È inaccettabile che un gruppuscolo di poche e rumorose persone, senza alcun rispetto per la città e per chi la vive, paralizzi Venezia proprio nell’ultimo sabato di Carnevale – attacca in serata l’assessore comunale al Turismo Simone Venturini – Come Amministrazione abbiamo lavorato con impegno, insieme alle categorie economiche e alle forze dell’ordine, per garantire a cittadini e visitatori una giornata serena e ordinata in centro storico. Bloccare Piazzale Roma causare disagi enormi a cittadini, lavoratori, pendolari e visitatori. Le manifestazioni sono un diritto, ma non possono trasformarsi in un danno per la collettività. Sono curioso di vedere come i paladini del centrosinistra veneziano prenderanno le distanze da questa manifestazione».

Un sabato di carnevale che malgrado il solito fiume di arrivi non aveva creato particolari problemi. La macchina collaudata nei precedenti fine settimana è stata replicata e ha funzionato. Transenne per dividere i flussi di andata e ritorno nei luoghi di maggior transito come il ponte di Rialto, un centinaio di agenti di polizia locale a “dirigere” il traffico umano, forze dell’ordine ovunque a presidiare la città e il rispetto delle zone rosse. Infine a sorvegliare dall’alto l’elicottero della polizia secondo quanto stabilito durante il Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza convocato dal prefetto Darco Pellos.

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LE PRESENZE

Un sabato grasso da vero pienone dei 90mila arrivati ieri (140mila se si sommano gli arrivi di venerdì) almeno 55mila gli stranieri, con una maggioranza relativa a pari merito tra spagnoli e francesi (12,5% ciascuno), seguiti da tedeschi (9,5%), inglesi (8,2%) e austriaci (5,8%). In crescita, rispetto alla giornata precedente, i turisti italiani, 25mila circa, provenienti per almeno la metà di essi da Friuli Venezia Giulia e Lombardia. Stabili invece, nei numeri, le presenze venete: poco più di 10mila. Alti quelli relativi ai pernottanti che, tra venerdì e sabato, hanno superato quota 50mila, confermati anche fra sabato e questa domenica. Pochi i veneziani per le strade, molti quelli “fuggiti” altrove per scampare all’assalto di questi fine settimana. Non sono mancate lamentele in chi, suo malgrado, si è ritrovato ad affrontare inevitabili rallentamenti specie lungo le arterie per tradizione più trafficate, che conducono al cuore della manifestazione, tra area realtina e piazza San Marco. Caso emblematico, quello del supermercato Despar, all’ex Teatro Italia, divenuto ormai una vera attrazione turistica e dove in molti premevano ieri per entrare e scattare qualche foto.

IL BILANCIO

«Nel cuore del centro storico è andato tutto bene. Abbiamo sperimentato l’utilizzo dei tendiflex anche nel primo tratto delle Mercerie, per dividere i flussi in un verso e nell’altro», spiega il comandante della Polizia locale, Marco Agostini, al termine di un sabato che ha messo ancora una volta a dura prova la gestione dei flussi. C’è stato il ritorno del senso doppio sul ponte di Rialto, dov’è stata collocata anche ieri una lunga fila di transenne volte a dividere lo spazio a metà, tra transito in salita e in discesa. Ponte presidiato dagli agenti della Polizia locale che, sia in quelli più trafficati (come nel caso del ponte de l’Anconeta, a Cannaregio, e ai Santi Apostoli) che nelle calli più di passaggio (come ad esempio salizada San Giovanni Grisostomo, tra i punti più critici), chiedevano di mantenere la destra nel camminamento, per scongiurare blocchi nel traffico pedonale. Strategica poi la decisione di spostare le bancarelle di souvenir di salizada San Pio X, proprio ai piedi del ponte di Rialto, in campo San Bortolo e dintorni. Così come previsto da un’ordinanza. «Le forze in campo? per la polizia locale? Una marea – il commento di Agostini –. Fra Venezia e Mestre (ieri c’è stata anche la sfilata dei carri a Marghera, ndr) abbiamo raggiunto circa 250 unità». 





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