Quali sono le università con il tasso più alto di occupabilità?

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Quali sono le università con il tasso più alto di occupabilità?


Fonte: getty-images

La scelta dell’università rappresenta un momento cruciale per il futuro professionale di ogni studente. Optare per un ateneo che offre elevate opportunità occupazionali può fare la differenza nell’ingresso nel mondo del lavoro.

Negli ultimi anni la crescente competitività del mercato del lavoro ha reso ancora più importante valutare il tasso di occupabilità dei laureati prima di scegliere il proprio percorso accademico. In alcuni settori, infatti, la richiesta di competenze specifiche è particolarmente elevata, garantendo ai neolaureati maggiori possibilità di inserimento lavorativo e prospettive di carriera più solide.

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Dati aggiornati provenienti dalla Classifica Censis delle Università Italiane, e da rapporti nazionali e internazionali, tra cui quelli di Almalaurea e QS Employability Ranking, offrono un quadro chiaro delle università italiane con i migliori risultati in termini di occupabilità post-laurea. Vediamo quindi le facoltà che registrano i tassi più alti di impiego entro un anno dalla laurea.

Facoltà di Ingegneria

Le facoltà di ingegneria sono tra quelle con il più alto tasso di occupabilità. Secondo la Classifica Censis 2024/2025, il Politecnico di Milano è il primo tra i politecnici italiani con un punteggio di occupabilità di 110 su 110. Seguono il Politecnico di Torino (108) e il Politecnico di Bari (110).

L’elevata qualità della formazione, unita a un forte legame con il settore industriale, garantisce un’alta percentuale di inserimento lavorativo per i laureati in discipline ingegneristiche, in particolare ingegneria informatica, meccanica ed elettronica.

Oltre ai politecnici, anche alcuni grandi atenei statali si distinguono per l’elevato tasso di occupabilità dei laureati in ingegneria. L’Università di Padova (91), l’Università di Bologna (96) e l’Università di Milano (92) registrano ottimi punteggi per la qualità della didattica e le opportunità di inserimento nel mondo del lavoro.

La collaborazione con aziende di spicco e l’internazionalizzazione dei corsi rappresentano poi elementi importanti della formazione in questi atenei.

Tra le specializzazioni più richieste figurano l’ingegneria meccanica, con un tasso di occupazione del 90% a un anno dalla laurea, seguita dall’ingegneria elettronica e delle telecomunicazioni, che raggiunge valori simili. Anche l’ingegneria civile continua a offrire buone prospettive di impiego, specialmente per coloro che si orientano verso il settore delle infrastrutture e dell’innovazione tecnologica applicata alle costruzioni.

Medicina e professioni sanitarie

Il settore medico-sanitario offre una delle migliori prospettive occupazionali. Gli atenei con il punteggio più alto in termini di occupabilità per questa facoltà sono l’Università di Padova (91), l’Università di Bologna (96) e l’Università di Milano (92).

L’elevato numero di tirocini e la crescente domanda di professionisti sanitari contribuiscono a garantire alte possibilità di impiego ai laureati in medicina, infermieristica e fisioterapia.

Oltre alle università più rinomate, anche l’Università di Pavia (89,5) e l’Università di Verona (82) si distinguono per la qualità della formazione in ambito sanitario, con percorsi di studio orientati alla pratica clinica e a una stretta collaborazione con ospedali e centri di ricerca.

Un altro elemento rilevante è la crescente necessità di professionisti della sanità, dovuta all’invecchiamento della popolazione e alla necessità di una maggiore specializzazione in ambito medico. Le lauree in professioni sanitarie, come fisioterapia, logopedia e tecniche di radiologia, registrano una forte domanda sul mercato, con tassi di occupazione vicini al 100% per alcune specializzazioni.

Senza dimenticare il settore farmaceutico, che rappresenta un ulteriore sbocco lavorativo per i laureati in ambito sanitario.

Altri ruoli molto richiesti in ambito sanitario sono quelli specializzati come anestesisti, cardiologi e neurologi. Ma anche il settore dell’assistenza domiciliare sta crescendo, aumentando la necessità di infermieri specializzati e fisioterapisti.

Informatica e Tecnologie delle Informazioni

Con l’espansione della digitalizzazione, le lauree in Informatica e Tecnologie dell’Informazione garantiscono un’alta occupabilità. Il Politecnico di Milano, con il massimo punteggio di 110, si conferma il miglior ateneo per questa disciplina.

Anche l’Università di Trento (93) e l’Università di Udine (99) offrono percorsi formativi di eccellenza con alti tassi di impiego post-laurea. Le specializzazioni più richieste includono intelligenza artificiale, cybersecurity e sviluppo software.

Negli ultimi anni, il settore IT ha vissuto una crescita esponenziale, portando a una domanda crescente di laureati in questo ambito. Professioni come sviluppatore software, esperto di cloud computing e analista di dati sono particolarmente richieste dalle aziende, ma anche il settore della cybersecurity sta registrando un’espansione significativa.

Per questo le università italiane hanno organizzato corsi sempre più specializzati, con collaborazioni con aziende leader del settore tecnologico e offrendo programmi di stage e tirocini in collaborazione con grandi aziende informatiche, così da acquisire esperienza pratica già durante il percorso di studi.

Economia e Statistica

Le facoltà di Economia e Statistica si confermano tra le più richieste nel panorama universitario italiano, offrendo un’elevata occupabilità ai loro laureati. In particolare, l’Università Bocconi si distingue con un punteggio di 92, seguita dall’Università Cattolica di Milano (78,2) e dall’Università di Pavia (89,5).

L’economia digitale e la crescente globalizzazione hanno portato a un aumento della domanda di esperti in gestione aziendale, analisi finanziaria e marketing strategico. I laureati in Economia hanno opportunità di lavoro in aziende multinazionali, banche, fondi di investimento e società di consulenza, con possibilità di carriera sia in Italia che all’estero.

Le offerte diversificate delle università italiane includono corsi di laurea magistrale in Business Analytics, Digital Economy e Corporate Finance, ma anche i corsi di Statistica offrono una preparazione solida per carriere nel settore della data analysis e del risk management, figure chiave per l’interpretazione dei big data e la gestione dei rischi aziendali.

Infine, il settore fintech sta emergendo come un’area di grande crescita per i laureati in Economia e Statistica. Con l’espansione delle tecnologie finanziarie e l’uso di intelligenza artificiale nei servizi bancari, le competenze economiche e quantitative risultano sempre più strategiche, e l’integrazione tra economia, tecnologia e analisi dei dati sta creando nuove figure professionali con ottime prospettive di carriera.

Scienze della Comunicazione

Le facoltà di Scienze della Comunicazione hanno registrato negli ultimi anni un crescente interesse da parte degli studenti, grazie alle numerose opportunità professionali in ambito digitale e multimediale.

Secondo la Classifica Censis 2024/2025, gli atenei con i punteggi più alti in questo settore includono La Sapienza di Roma (84,3) e l’Università di Bologna (87,5), seguite dall’Università IULM di Milano.

Il settore della comunicazione si è evoluto rapidamente con l’avvento del digitale, portando a una maggiore richiesta di figure professionali specializzate nel marketing digitale, social media management, content creation e pubbliche relazioni.

In particolare, il settore del digital marketing e della gestione dei social media ha visto una crescita esponenziale, con aziende e brand che cercano esperti in strategie di comunicazione e analisi delle performance digitali.

I nuovi programmi di laurea includono moduli dedicati alla scrittura per il web, alla gestione della reputazione online, alla produzione audiovisiva e al data-driven marketing, offrendo agli studenti una preparazione multidisciplinare altamente richiesta dal mercato del lavoro.

Un ulteriore elemento chiave per l’occupabilità dei laureati in Scienze della Comunicazione è la possibilità di specializzarsi in ambiti come l’editoria digitale, il giornalismo online e la produzione di podcast, settori in continua espansione.

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