“Chiediamo un sacrificio contenuto ai modenesi con un intervento sull’aliquota Irpef. Ne avremmo fatto volentieri a meno, ma la legge non ci mette a disposizione altre leve e questa decisione è stata presa da numerose giunte, di qualunque colore politico, di centrodestra e di centrosinistra”. Il sindaco Massimo Mezzetti ha rivendicato le proprie scelte ieri in Consiglio comunale dove è stato dato il via libera – al termine di una seduta fiume iniziata dalla mattina alle 9 – al Bilancio di previsione 2025-2027. “Abbiamo difeso – ha detto il primo cittadino – i servizi creando per la prima volta una fascia di esenzione che riguarderà 44 mila modenesi, il 31% dei contribuenti, quelli con i redditi più bassi. Nella situazione in cui ci troviamo se non si aumenta l’addizionale comunale si tagliano i servizi e in questo bilancio dobbiamo fare i conti con la realtà, con le risorse date e con quelle che possiamo reperire. Potevamo anche decidere di ridurli, in quantità e qualità, ma il ceto medio si tutela molto di più garantendo un livello adeguato di servizi rispetto all’aumento contenuto dell’addizionale Irpef”.
Il documento è stato approvato dai gruppi di maggioranza (Pd, Avs, Pri-Azione-Sl, M5s, Spazio democratico), con il voto contrario delle opposizioni: Fratelli d’Italia, Lega Modena, Forza Italia, Modena in Ascolto e Modena per Modena. Si è astenuta invece Modena Civica. Approvati anche 16 emendamenti dei 35 presentati e 7 mozioni su 13 in totale.
Per il 2025, il Bilancio ha un volume di circa 415 milioni di euro, tra spesa corrente (252.9 milioni di euro) e in conto capitale (161.8 milioni di euro). “Il Bilancio appena approvato ha al centro una scelta precisa in risposta ai tagli del Governo. Abbiamo deciso di non ridurre drasticamente i servizi ma, al contrario, di aumentarli in numero e in qualità e di investire maggiormente nella manutenzione della città, anche ricorrendo a mutui che ci consentiranno di liberare risorse a questo scopo”.
Per quanto riguarda la spesa per investimenti (161.8 milioni di euro), i denari saranno impiegate nell’informatizzazione, scuola, mobilità sostenibile, cultura, sport, sicurezza, funzionamento dell’Ente, fino alla valorizzazione del patrimonio pubblico. “Oltre a mettere in campo – spiegano dal Comune – le risorse necessarie per completare il percorso del Pnrr e di tutte le opere strategiche finanziare da fondi europei e regionali che saranno terminate tra metà del 2026 e la fine del 2027”.
Nello specifico, Illustrate dall’assessore al Bilancio Vittorio Molinari nella seduta di Consiglio del 26, le tre delibere relative alla manovra finanziaria riguardano gli interventi previsti su addizionale comunale all’Irpef, Imu e Imposta di soggiorno. Per quanto riguarda l’addizionale Irpef è stata introdotta, per il 2025, l’aliquota unica allo 0,8% con fascia di esenzione per i redditi fino a 15mila euro. “Una novità, questa, che riguarda 44mila contribuenti che non pagheranno più l’addizionale”.
Sul fronte Imu, rimangono invariate le aliquote ordinarie, mentre vengono modificate quelle agevolate: per tutti coloro che metteranno a disposizione alloggi per la locazione all’Agenzia Casa l’aliquota viene ridotta dallo 0.5% allo 0.3%; per i fabbricati di categoria D utilizzati direttamente dai proprietari l’aliquota sale, invece, da 0.97% a 1.05%, mentre per gli affitti concordati (compresi quelli per gli studenti) si passa dall’attuale 0.76% allo 0.8%. Infine, con la delibera sull’Imposta di soggiorno per il 2025 è stato approvato l’incremento di un euro delle tariffe. “Misura, quest’ultima, su cui continuerà il confronto tra l’Amministrazione e le associazioni di categoria”.
Approvata anche la delibera sulle aree incluse nel Piano edilizia economica popolare (Peep) e nel Piano insediamenti produttivi (Pip) – illustrata dall’assessora alle Politiche abitative Francesca Maletti – non prevede cessioni in diritto di superficie per l’anno 2025 e, per il triennio 2025-2027, neanche alienazioni di aree Pip. Mentre, sempre per queste ultime, per il 2025 sono previsti riscatti del diritto di superficie per 190mila euro. Ammonta, invece, a 600mila euro l’entrata prevista come corrispettivo per la concessione del diritto di superficie per le abitazioni realizzate nel Peep e una previsione analoga è stata fatta anche per il 2026 e il 2027.
g.a.
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