E-bike e ciclabilità in un’Italia che investe

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Negli ultimi anni, la necessità di adottare soluzioni di mobilità sostenibile è diventata una priorità sia per le amministrazioni locali che per i cittadini. La crescente preoccupazione per l’inquinamento atmosferico e il traffico nelle aree urbane spinge verso l’adozione di mezzi di trasporto meno inquinanti e più efficienti. Secondo un recente studio del Politecnico di Milano, l’adozione delle e-bike in Italia è cresciuta del 35% nell’ultimo anno. 

Questo dato, frutto di analisi approfondite sul campo, evidenzia come la pedalata assistita stia diventando una scelta appropriata per chi desidera spostarsi in città in modo rapido e sostenibile.

Rapide e oltre i dislivelli: perché le e-bike si stanno affermando

Se la bicicletta è uno dei mezzi più rispettosi per la salute dell’uomo, le e-bike offrono numerosi vantaggi che le rendono ideali per l’ambiente urbano. 

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Oltre a non inquinare, il motore elettrico permette di muoversi rapidamente nel contesto cittadino e di superare i dislivelli senza affaticarsi eccessivamente. Questa caratteristica è particolarmente utile per chi solitamente si sposta spesso per lavoro, ma non solo. Garantire spostamenti rapidi ed efficienti è la condizione sine qua non per valutare concretamente l’abbandono di mezzi più lenti, inquinanti e onerosi.

Per chi desidera avvicinarsi all’elettrico senza un grande investimento iniziale, le e-bike usate su marketplace appositi possono rappresentare un’ottima soluzione, un primo passo per familiarizzare con i vantaggi della pedalata assistita.

Reti ciclabili: i grandi (comuni) in scia ai piccoli

Sebbene nelle grandi città gli spazi per nuove piste ciclabili siano sempre più difficili da individuare, le amministrazioni locali più piccole sembrano essere più agili e virtuose. Tuttavia i grandi comuni stanno impiegando importanti risorse per offrire maggiori infrastrutture per la mobilità dolce ai cittadini. 

Ne è emblema la capitale che sta investendo sulla realizzazione del GRAB, Grande Raccordo Anulare delle Bici. Un percorso ciclabile di circa 50 km collegherà le aree centrali di Roma con quelle più esterne, valorizzando i tracciati esistenti e offrendo una panoramica delle diverse epoche storiche e architettoniche della città, intersecandosi con il trasporto pubblico e promuovendo la mobilità attiva per spostamenti quotidiani e per il tempo libero.

Un’analisi del report “Bandiere Gialle 2024” mette in luce alcune delle città italiane più ciclabili:

  • Ferrara si distingue come la città più ciclabile d’Italia, con oltre 150 km di piste (1,14 metri per abitante) e un percorso suggestivo lungo le antiche mura del centro storico.
  • Reggio Emilia segue con 194,53 km di piste (1,13 m per abitante) ed è nota per il percorso che collega la casa natale di Ludovico Ariosto alla Reggia di Rivalta, oltre a investire costantemente in servizi di bike sharing.
  • Modena possiede la rete ciclabile più lunga, con 198,34 km (1,07 m per abitante), offrendo percorsi scenografici come la “Valle dei Ciliegi”.
  • Bolzano e Padova, con 76 km (0,71 m per abitante) e 150,54 km (0,67 m per abitante) rispettivamente, offrono itinerari che valorizzano il territorio e incentivano il cicloturismo.
    Inoltre, l’edizione 2024 dei FIAB-ComuniCiclabili ha accolto otto nuove città – Aosta, Ascoli Piceno, Fermo, Fiscaglia, Russi, Fossacesia, Ispani e Soave – a testimonianza di un impegno crescente a livello nazionale nella promozione della mobilità ciclabile.

Sicurezza e un mercato più accessibile a tutti 

Nonostante i numerosi vantaggi, la diffusione delle e-bike incontra ancora alcune difficoltà. 

Il primo tema è legato alla sicurezza, che rappresenta una sfida determinante soprattutto in quelle zone dove le infrastrutture ciclabili non sono sufficientemente sviluppate e rendono la pedalata percettivamente insicura. In tal senso è fondamentale potenziare piste sicure, segnaletica adeguata e sistemi di illuminazione efficienti. 

Sul rafforzamento della mobilità ciclistica sta puntando forte il PNRR, con l’obiettivo di promuovere la creazione e la manutenzione di reti ciclabili a livello urbano, metropolitano, regionale e nazionale. A fronte di 466 milioni di euro si traguarda la realizzazione di 565 km di nuove piste ciclabili urbane e metropolitane e 746 km di piste ciclabili turistiche.

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Il secondo tema riguarda il costo dei modelli nuovi e tecnologici delle e-bike, che in alcuni casi può risultare un deterrente per molti utenti. Va detto che la comodità di muoversi in modo indipendente e rapido, senza alcuna fatica, sta acquisendo un valore percepito sempre maggiore nell’immaginario collettivo, quasi alla pari dei punti di forza di uno scooter o di un mezzo pubblico. Il mercato dell’usato delle e-bike sta ampliando l’accesso di tanti nuovi utenti a questa modalità di trasporto più sostenibile.

La ciclabilità, unita alla tecnologia, da diversi anni sta proponendo una risposta più concreta alle esigenze della collettività moderna, nel nome della sostenibilità e della mobilità smart. Con investimenti mirati e politiche di incentivi, le città possono trasformarsi in ambienti più puliti, sicuri e vivibili, dove l’innovazione consente una maggiore tutela dell’ambiente.



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