Si alla transazione fiscale dei tributi locali

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La bozza del decreto di riforma dei tributi locali apre alla possibilità, per gli Enti locali, di aderire alla transazione fiscale ex art.63, CCII (D.Lgs 14/2019) per i tributi di loro competenza.

In particolare, si consente agli Enti locali di aderire alla transazione fiscale nell’ambito della composizione negoziata (art.23, co.2-bis, CCII), nel piano di ristrutturazione soggetto a omologa (art.64-bis, CCII), nonché di aderire al concordato nella liquidazione giudiziale (art.245 CCII).

E’, altresì, prevista la possibilità, per le Amministrazioni comunali, di aderire al concordato preventivo (art.88, CCII) e all’accordo di ristrutturazione debiti (art.57, CCII).
A ben vedere, con riguardo all’applicabilità del concordato preventivo e dell’accordo di ristrutturazione dei debiti, anche ai tributi locali, la Cassazione si è espressa in senso favorevole già da diversi anni, tenuto conto che nella disciplina di dette procedure,
diversamente da quanto accade per la transazione fiscale, non vi è alcuna disposizione di legge che vieti espressamente agli Enti locali, per i tributi di competenza, di addivenire ad un accordo con il contribuente insolvente, attraverso il pagamento parziale e/o dilazionato dei tributi dovuti.

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Muovendo da tale assunto, sia il Giudice di legittimità sia la Corte dei Conti, hanno in più occasioni evidenziato come in ambito tributario, l’opportunità, nel contesto di una procedura concorsuale, di accettare il pagamento anche solo parziale dell’obbligazione tributaria, compensata dalla maggiore soddisfazione garantita rispetto alla alternativa liquidatoria, costituisce diretta espressione dei canoni di economicità ed efficienza ai quali deve sempre conformarsi, ai sensi dell’art. 97 Cost., l’azione di esazione della PA.

Sulla necessità di superare il rigido “dogma” dell’indisponibilità dell’obbligazione tributaria nell’ambito delle procedure di regolazione della crisi d’impresa è intervenuta, a più riprese, anche la Corte costituzionale che ha sottolineato la necessità, in tal modo, di realizzare il contemperamento tra il principio generale dell’indisponibilità della pretesa 
tributaria e i criteri di economicità, massimizzazione delle risorse e buon funzionamento della P.A.

Il decreto sui tributi locali ha, quindi, sul punto, (finalmente) adeguato la normativa concorsuale ai principi espressi dalla giurisprudenza di legittimità e contabile.



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Manuale per la gestione e il controllo dei tributi locali dopo la riforma fiscale

Stante la necessità di rispettare gli equilibri di bilancio e assicurare all’ente solidità e risorse utili per il mantenimento di un adeguato livello di servizi da erogare alla cittadinanza, la gestione delle entrate locali assume sempre più un ruolo rilevante. La disponibilità di risorse non può infatti prescindere da una efficace attività di controllo e di verifica degli adempimenti in ambito di fiscalità locale diretti a contrastare i fenomeni di evasione ed elusione fiscale. Il presente volume propone agli operatori dell’ufficio tributi un’analisi dei presupposti delle entrate locali, al fine di comprendere le fonti della pretesa tributaria e le basi su cui si ancora l’attività accertativa. Altrettanto rilievo è riservato alla riorganizzazione degli uffici tributi, tenuto conto delle nuove procedure stabilite dall’obbligo del contraddittorio preventivo. Particolare attenzione viene posta anche alla redazione dell’atto di accertamento esecutivo da notificare al termine del confronto, in cui gioca un ruolo essenziale la motivazione “rafforzata”. Il volume esamina altresì numerose casistiche di controllo in ambito IMU, TASI, TARI e dell’Imposta di soggiorno, per le quali sono riportate le modalità di accertamento e gli orientamenti giurisprudenziali che si sono venuti a formare. Viene poi illustrata la modalità di redazione dell’atto di accertamento esecutivo, mettendo in risalto i suoi elementi essenziali, nonché gli errori da non commettere in sede di notifica. Interessante anche la parte dedicata agli istituti deflativi del contenzioso, utile per gestire i rapporti con i contribuenti nell’ottica di conseguire il raggiungimento di accordi stragiudiziali in conformità alla tax compliance, quale rapporto di collaborazione che deve guidare l’ente impositore nella sua attività di verifica. Il manuale è corredato da schemi e modelli utili per l’attività di accertamento, resi disponibili in formato editabile e personalizzabile nei contenuti aggiuntivi online.Stefania ZammarchiEsperta ed autrice di pubblicazioni in materia di tributi locali. Dottore commercialista e Revisore dei conti. Dirigente presso Unione di Comuni.

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