Disabile impossibilitato a salire sull’autobus a Vasto, l’autista costretto a scegliere tra sicurezza e responsabilità #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –

Un episodio emblematico verificatosi mercoledì 27 novembre a Vasto ha evidenziato le difficoltà quotidiane nell’assicurare la sicurezza e il rispetto delle normative. Un disabile, che utilizza regolarmente gli autobus del trasporto pubblico locale (Tpl), non ha potuto accedere al mezzo perché il sistema automatizzato per la salita, installato sulla porta posteriore, non può essere azionato dalla postazione di guida. Per attivarlo, l’autista sarebbe stato costretto a lasciare il posto guida con il mezzo acceso, in violazione delle norme di sicurezza e del codice della strada.

“Il problema era da tempo a conoscenza dell’azienda in quanto già segnalato dall’autista attraverso la nostra organizzazione sindacale, con una lettera inviata a mezzo pec, e successivamente era stato chiesto un incontro per discutere del grave problema – dichiara Usb Lavoro Privato-Abruzzo e Molise -. A tali sollecitazioni non vi è stata nessuna risposta aziendale, o convocazione, e trascorso un periodo congruo l’Usb aveva chiesto anche un intervento agli enti territoriali predisposti al controllo e alla prevenzione in materia di sicurezza sul lavoro di cui non abbiamo contezza. L’autista era sempre andato incontro alle esigenze del disabile, pur esponendosi a gravi rischi, in attesa di una soluzione che permettesse a lui e agli altri colleghi di svolgere tale operazione nel rispetto del codice della strada e in condizioni di sicurezza per tutti i passeggeri, in primis proprio per quelli portatori di handicap”.

“È stato lo stesso autista, ormai esasperato dalla situazione e non più disponibile ad accollarsi improprie responsabilità, a contattare i preposti aziendali, per informarli di ciò che stava avvenendo, e ad allertare le forze dell’ordine che sono state più volte sollecitate a recarsi sul posto visto che tardavano ad arrivare – continua il sindacato -. Tale situazione ha comportato anche problemi di natura psicofisica al lavoratore al punto che nelle ore successive è stato costretto a ricorrere alle cure del pronto soccorso dell’ospedale di Vasto. Si parla tanto di sicurezza sul lavoro ma quando qualcuno ha il coraggio di sollevare problemi invece di essere incoraggiato viene messo alla pubblica gogna con ricostruzioni mediatiche approssimative e parziali che degenerano anche in offese e incitazione alla violenza nei confronti di chi cerca di far rispettare le norme, come accaduto in questi giorni all’autista coinvolto”.

Ricevi le notizie di ChietiToday su WhatsApp

 

“Stando alle ricostruzioni mediatiche l’azienda avrebbe aperto un’indagine interna che ci auguriamo possa far chiarezza sull’accaduto e dimostri che il lavoratore ha agito a tutela della sicurezza propria, degli utenti e soprattutto del cittadino portatore di handicap a cui va altrettanta comprensione e vicinanza da parte nostra. L’Usb – conclude il sindacato – darà tutto il supporto necessario al lavoratore, sindacale e legale, perché è inaccettabile la violenza verbale scatenata da molte persone sui social attraverso commenti lesivi e violenti, di cui potrebbero esser chiamati a rispondere nelle sedi previste dall’ordinamento giuridico”.