all’ex Macrico si fa la conta dei danni

La tempesta di vento dei giorni scorsi ha attraversato violenta anche Campo Laudato si’ che ora fa la conta dei danni.

«Ci sono stati danneggiamenti all’arredo installato all’ingresso del Campo dicono dalla Fondazione Casa Fratelli Tutti –, è stata divelta parte del portale mentre la recinzione metallica e un palo dell’illuminazione interna sono stati seriamente danneggiati. Inoltre sono caduti alcuni alberi nella parte ora interdetta alle visite. La proprietà si è prontamente attivata per ripristinare le aree che nel fine settimana sono aperte ai cittadini».

La Fondazione con il Sud, finanziamenti a 33 progetti per i volontari nelle periferie

Da giugno dello scorso anno, ogni fine settimana, di mattina, l’ex Macrico è aperto alla cittadinanza, il primo quadrante del grande parco dove la proprietà fece sistemare anche tavoli e panchine. Una prima grande prova tecnica di quello che sarà. E per partire si attende che le istituzioni coinvolte facciano la loro parte.

«In merito all’Accordo di programma spiegano dalla Fondazione -, ricordiamo la sollecitazione fatta dal vescovo Pietro Lagnese durante il Te Deum del 31 dicembre. Rivolgo – disse – un appello in primis al Comune di Caserta e poi agli altri enti coinvolti e tra questi Regione, Provincia e Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, a non allungare ancora di più i tempi e ad assumersi le responsabilità che a ognuno competono, dando così risposte ai cittadini che non possono più aspettare. La Chiesa di Caserta ha messo a disposizione della città un proprio bene e si aspetta anch’essa una risposta alle proposte avanzate, la Fondazione si è attivata perché si arrivi al più presto a definire l’iter che dovrà portare all’emissione del decreto che promuove presso la Presidenza della giunta regionale, l’Accordo di programma finalizzato alla rigenerazione dell’area ex Macrico e la realizzazione del Campo Laudato si’ Caserta».

Caserta, visita di Bray all’ex Macrico: «Il Campo Laudato si’ promotore di cultura»

Il furto

Intanto, continuano a pervenire alla Fondazione disponibilità a collaborazioni sia da realtà sociali del territorio sia da realtà nazionali a sostenere interventi attuativi dello studio Masterplan.

«Tutte le disponibilità pervenute – dicono – e quelle future saranno prese in considerazione nel rispetto della normativa e degli iter procedurali in corso». Era circolata in questi giorni la notizia di un progetto per la realizzazione di una pista di atletica o di un centro sportivo come quello di Formia sottoposto all’attenzione della Fondazione.

«Si tratta dell’Istituto per il Credito Sportivo – sottolineano dalla Fondazione – che è una banca statale sotto il totale controllo del Ministero dell’economia e finanze la quale, venuta a conoscenza del nostro progetto, ha manifestato interesse per il Masterplan rendendosi disponibile ad erogare mutui agevolati per la realizzazione del quadrante del Parco della Cura. Questa proposta progettuale del Credito Sportivo fa riferimento solo a questo quadrante del Campo e non a quello che sarà il Parco della Biodiversità. Oltretutto nell’ipotesi progettuale non compare la pista di atletica. Il Credito Sportivo è l’istituzione che ha finanziato l’operazione della cittadella dello sport a Caivano».

L’attesa

Un grande appuntamento di valenza internazionale è atteso a Campo Laudato si’ per la prossima primavera.

Caserta, aperto Campo Laudato si’ nell’ex Macrico: «Un lavoro dei volontari»

«L’arcivescovo Pietro Lagnese concludono dalla Fondazione – durante il Te Deum di fine anno ha annunciato l’importante visita dall’1 al 3 maggio di sua santità il Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo, che per l’occasione, tra l’altro, è previsto presenzi all’interno del Campo Laudato si’ il convegno promosso dalle Chiese di Caserta e Capua, sotto l’egida dalla Conferenza Episcopale Campana, sui dieci anni dalla firma di papa Francesco della Lettera Enciclica Laudato si’. Sarà questa l’occasione perché il Patriarca inauguri la parte del Campo ancora interdetta alle visite per ragioni di sicurezza. La Fondazione e l’Istituto Diocesano Sostentamento Clero, proprietario dell’area, così come avvenne lo scorso anno per la Giornata Regionale dei Giovani, hanno chiesto alla Prefettura di coordinare i diversi uffici preposti a rilasciare le autorizzazioni per l’esecuzione dei lavori di messa in sicurezza delle aree interessate».