Bagnoli, nell’ex acciaieria spunta il centro congressi: «Ora vertice con Meloni»

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 


Il 20 marzo si terrà la cabina di regia su Bagnoli, salvo impedimenti dell’ultima ora. E questo perché la Premier Giorgia Meloni – questo filtra – non intende lasciare in sospeso il lavoro iniziato nell’estate dell’anno scorso ed è intenzionata a presiederla in prima persona. Cosa significa? A luglio 2024 la Presidente del Consiglio – insieme all’allora ministro per il la Coesione e il sud Raffaele Fitto – firmò all’Auditorium di Bagnoli un assegno da 1,250 miliardi per completare la bonifica e l’infrastrutturazione dell’area ex Italsider.

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

Non solo soldi, dunque: per staccare l’assegno l’Esecutivo nazionale chiese un Piano al Commissario di Governo per Bagnoli e sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. Piano rivoluzionario perché contemplava già che la colmata a mare non sarebbe stata rimossa fatta eccezione per un paio di “baffi”, meno del 15%, ritenuti effettivamente così inquinati da richiedere la rimozione. La colmata che resta al suo posto ha fatto sì che si dovesse ridisegnare l’intero piano urbanistico del sito e soprattutto fosse messa su carta il risanamento marino. Ebbene, per entrambi i provvedimenti sono arrivate le autorizzazioni dal ministero dell’Ambiente. Ora tocca recepirli alla Cabina di regia. Nel frattempo Fitto è andato a Bruxelles e al suo posto è stato nominato Tommaso Foti che ha avuto in eredità la delega al Pnrr e ai Fondi sviluppo e coesione ma non la delega al sud che la Meloni ha tenuto per se. E in questa delega rientra appunto Bagnoli. Meloni – giova sottolinearlo – vorrebbe personalmente presiedere la Cabina di regia non per un aspetto formale della vicenda ma per una sua precisa volontà del resto il Governo ci ha investito molto. E la data del 20 marzo sembra essere quella giusta per tanti motivi: ovvero la possibilità di una nuova opera come un Centro congressi nell’ex acciaieria e toccare con mano l’avanzamento dei lavori di bonifica a terra con lo smaltimento e la depurazione dei suoli fatto in loco.

Il territorio dell’area ex Italsider è molto grande ed è destinato a fini pubblici ma anche a investimenti di privati. E c’è la necessità di riempire di attrattori quel pezzo di Napoli per la gestione del sito. Manfredi da mesi è in cerca di un sito e di investitori per fare a Napoli un centro congressi. Con il cambio del Piano urbanistico e il recupero dei manufatti di archeologia industriale l’obiettivo è di fare un Centro congressi nell’ex acciaieria, sito molto suggestivo, vicino a Città della Scienza e al mare e tutte le attrezzature tipiche di un quartiere che sarà rigenerato del tutto. Secondo i primi rilievi che lo staff del Commissariato sta facendo, vista la grandezza del sito, il Centro congressi di Bagnoli sarebbe tra i primi tre più grandi d’Europa. È certamente un obiettivo di Manfredi una simile struttura.

La spinta parte da lui per arrivare a Invitalia, l’Agenzia per lo sviluppo del Paese, che ha in carico l’area ex Italsider e a cui tocca reperire investitori sul mercato. E questo non significa che il Commissario se ne starà con le mani in mano. Giova ricordare che Palazzo San Giacomo ha un fondo immobiliare nel Mef e che a Bagnoli sono previsti investimenti dei privati. E Napoli sul mercato anche internazionale ha un suo fascino, dovuto anche al fatto che il Comune è uscito fuori dalle sacche del default che ne minavano la credibilità. A maggio dell’anno scorso – giusto per fare un esempio – in città è sbarcata una delegazione dell’Arabia saudita ed è andata via dopo tre giorni dopo portandosi in valigia un dossier dove la prima pagina aveva la copertina di Bagnoli. Bagnoli non è ferma visite e interessamenti di investitori ne arrivano parecchi.

Microcredito

per le aziende

 

Il Centro congressi si collocherebbe in un contesto dove esiste già il parco tecnologico e un parco verde che va riempito di altri attrattori come appunto Città della Scienza. E in una zona dove arriverà presto la linea 6. La vera svolta. Infatti con la Linea 1 che arriverà a Capodichino nel 2027 e l’interscambio a Municipio con la linea 6, Bagnoli sarà raggiungibile con il trasporto pubblico in pochi minuti. Contesto dove la colmata e una spiaggia che complessivamente sarà lunga due chilometri faranno di Bagnoli un quartiere anche dove andare in vacanza. Sulla colmata lo studio è avanzato e si immagina un concorso di progettazione per abbattere il cosiddetto “salto di quota” che è ora di 4 metri. Vale a dire addolcire l’altezza della colmata per farla digradare a mare e metterla a livello delle spiagge. La forma che si vuole dare è una curva e non poteva essere altrimenti. La colmata – nella sostanza – sarà un accesso al mare. Si parte di base da piattaforme da mettere sulla stessa colmata magari dopo averci messo sopra sabbia incontaminata. Tra le ipotesi c’è il terrazzamento dell’intera colmata per fare arrivare le terrazze gradualmente a livello del mare. Sarà un accesso pubblico al mare questo è poco ma sicuro con spiagge libere. Nelle retrovie della colmata verranno installati servizi tipici dei lidi balneari: ovvero chioschi, bar, strutture per mangiare. Spogliatoi, bagni e docce. Ai lati della colmata dove verrà tolta una parte della stessa ci saranno due spiagge.





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link