Stella: “Incoraggiante passi avanti, su una pista che era avversa a McLaren”


La seconda giornata dei test pre-stagionali svolti a Sakhir ha permesso ai dieci team di comprendere ulteriormente le proprie nuove vetture in vista del primo weekend ufficiale, tra tre settimane a Melbourne. In vetta figura Carlos Sainz sulla Williams, seguito dalle due Ferrari, segno che i top team non abbiano mostrato il loro vero potenziale. Se c’è, però, un team che può ritenersi super soddisfatto del lavoro odierno, quello è la McLaren. La scuderia capitanata da Andrea Stella ha concluso ben 121 giri, mostrando, nel pomeriggio, un ritmo gara molto competitivo con Lando Norris, dopo una mattinata non priva di intoppi per Oscar Piastri. Il team principal papaya ha commentato la giornata odierna.

Stella: “Giornata proficua, soprattutto nel pomeriggio. La pioggia ha ostacolato il lavoro di Piastri”

In mattinata è sceso in pista Oscar Piastri, il quale ha inanellato ben 44 giri, la maggior parte dei quali con la C3. Con questa mescola, il pilota australiano si è focalizzato principalmente sui long run, impostando un ritmo medio sull’1:33.5. Chiaramente, non si conosconoi carichi di carburante e le varie mappature della Power Unit papaya. Lo scarto di giri tra il numero 81 e il compagno di squadra Lando Norris (il britannico ne ha collezionati 77) è giustificato da un’interruzione dovuta a qualche goccia di pioggia che si è abbattuta sul circuito del Bahrain. Passando all’altro lato del garage, anche il vicecampione del mondo ha chiuso la giornata lontano dalla vetta, a più di un secondo di distacco da Sainz. Tuttavia, il pilota inglese è stato autore, come Leclerc e Antonelli, di una simulazione gara completa, completando ben 57 giri consecutivi (77 in totale nelle quattro ore pomeridiane). Il team principal Andrea Stella ha riassunto così la giornata: “Un’altra giornata produttiva di test, nonostante le condizioni mutevoli. I brevi momenti di pioggia hanno reso la mattinata impegnativa, facendo perdere un po’ di tempo in pista a Oscar, ma il team ha fatto un buon lavoro adattando di conseguenza il nostro programma. Nel pomeriggio ci siamo concentrati un po’ di più sulle simulazioni più lunghe e, nel complesso, abbiamo arricchito i test di ieri con ulteriori dati, man mano che apprendiamo di più sulla MCL39.”

Il team principal McLaren: “La vettura sembra comportarsi bene, ma le condizioni qui sono specifiche”

Il pilota britannico è partito con la C3, per poi passare alla C1 e infine concludere con la C2, al contrario di Leclerc e Antonelli, che hanno montato la C2 nello stint intermedio e la C1 in quello finale. L’ex ingegnere Ferrari ha commentato la diversa scelta di mescole negli ultimi due stint, evidenziando come ogni squadra abbia adottato il metodo migliore per comprendere le nuove gomme: “Penso che, in termini di scelta delle gomme, il nostro long run fosse finalizzato semplicemente a testare le tre mescole e vedere come si comportano. E penso che tutti, anche se hanno cambiato l’ordine, volessero ottenere lo stesso risultato: capire quali sono le mescole giuste per la gara. Considerando che Pirelli ha modificato la composizione delle gomme rispetto allo scorso anno, stiamo testando i long run in condizioni piuttosto particolari. L’asfalto è freddo, la temperatura dell’aria è bassa. Il Bahrain è unico per la rugosità dell’asfalto. Quindi, nel complesso, è stato un run ricco di informazioni utili.”

Tuttavia, per Stella ogni riferimento cronometrico dei test ha il compito di essere ben contestualizzato, in quanto potrebbe non rispecchiare i reali valori in gioco: Ogni informazione che riceviamo deve essere presa con le pinze. Dobbiamo stare attenti perché, per tutte le ragioni che ho appena detto, le condizioni sono molto particolari. Quando andremo alle prime gare della stagione, il rapporto tra la vettura e le gomme sarà completamente diverso. Qui in Bahrain, al momento, la macchina sembra comportarsi bene con le gomme, ma in un contesto molto specifico e direi speciale, come quello di questi giorni.”

 

In inverno tanto lavoro sul bilanciamento al retrotreno: ecco perché

Il team di Woking, negli ultimi anni, non ha raccolto ottimi risultati nel circuito di Sakhir, il che porta a pensare ad una sofferenza maggiore nei circuiti ‘rear limited’. Nel 2022 e nel 2023 i migliori piazzamenti sono stati, rispettivamente, un quattordicesimo e addirittura un diciannovesimo posto. Successivamente, la scorsa stagione, McLaren ha ottenuto un sesto e un ottavo posto, un dato che fa riflettere, considerando che a fine anno la scuderia si è classificata quarta nel mondiale costruttori: “Guardando il layout della pista, abbiamo una spiegazione del perché la nostra macchina non funzionava necessariamente molto bene su questo circuito. Per questo motivo, abbiamo lavorato negli ultimi due anni per cercare di migliorare quei requisiti necessari su piste di questo tipo, dove ci sono curve strette, per esempio. Con la MCL39 pensiamo di aver fatto dei passi avanti, cercando ovviamente, allo stesso tempo, di mantenere alcuni dei punti di forza che avevamo sviluppato negli anni.” ha commentato Stella.

Il circuito del Bahrain richiede infatti un ottimo equilibrio sull’asse posteriore per garantire una buona trazione. Il team principal McLaren afferma che in inverno si è lavorato duramente anche su questo aspetto, ma ha sottolineato come il miglioramento su queste tipologie di tracciato non possa essere abnorme, a differenza di più di dieci anni fa: Di solito, migliori sempre di una quantità che non eliminerà mai completamente questo tipo di problema. L’unica volta in cui ho visto un cambiamento così drastico da farmi dire ‘Oh, non ci sono più problemi di trazione, ora l’auto in realtà spinge’ è stato con l’exhaust effect, il che coinvolgeva il diffusore nel 2011-12. Ma all’interno dei regolamenti attuali, che sono molto rigidi, la limitazione rimarrà sempre. L’unica soluzione è mitigarla il più possibile.”

 

Norris vola nel passo gara, ma Stella allenta le aspettative

In ogni caso, le condizioni anomale hanno coinvolto tutti i team. In queste circostanze, però, il ritmo di Norris è stato molto competitivo. Se nei primi due stint il britannico è stato circa tre decimi a giro più veloce rispetto ai concorrenti, nell’ultimo tratto della simulazione i tempi sono stati ancora più impressionanti: 1:32.9 di media, contro 1:34.1 e 1:34.0 rispettivamente di Leclerc e Antonelli, seppur entrambi su un compound leggermente più duro. Andrea Stella ha commentato così il ritmo del suo pilota, placando le aspettative: “Ogni squadra di solito analizza sempre i dati in relazione ai concorrenti. Ma in realtà, nel mio caso, mentre lo faccio, il principale obiettivo per me e per il team è confrontare questi dati e il comportamento della vettura con ciò che ci aspettavamo. Per esempio, Lando durante lo stint si è lamentato, come ieri, del posteriore che soffriva più del dovuto. Ma, come ho detto, in Bahrain non c’è nulla di sorprendente in questo. Nonostante ciò, concentrarsi solo sul grip al posteriore non basta, abbiamo anche l’ambizione di migliorare il comportamento della vettura a centro curva. Dal punto di vista meccanico, abbiamo introdotto alcune modifiche innovative al layout della vettura e volevamo verificare che si comportasse come previsto. Di conseguenza, in questi primi due giorni, questo è stato il nostro obiettivo, evitando di farci distrarre dai dati dei concorrenti.”

 

Infine, analizzando i circuiti più favorevoli alla MCL39, Andrea Stella ha individuato Melbourne e Suzuka come piste più adatte alle caratteristiche della vettura, nn scartando però il Bahrain come possibile banco di prova sui progressi effettuati: “In termini di pura performance, penso che Melbourne e Suzuka abbiano più curve adatte ai punti di forza della nostra vettura. Il Bahrain, invece, è una sfida, ma anche un riferimento utile per valutare i nostri progressi nei nostri punti di debolezza vedendo gli scorsi anni”



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