Il porto di Venezia ha marciato su Roma per chiedere attenzione

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Al grido di “Sblocchiamo il futuro del sistema portuale del Veneto” la community portuale lagunare, con in testa il presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Adriatico Settentrionale, Fulvio Lino Di Blasio, si è recata nella capitale per dare vita a un incontro finalizzato a ottenere attenzione su alcuni temi caldi per lo scalo.

«Siamo venuti a Roma perché la comunità portuale ha fortemente voluto portare la istanze del Veneto visto che il porto di Venezia, essendo all’interno di una laguna e avendo a che fare con le maree, con il Mose, con il decreto legge n.103 e con altre limitazioni, merita particolare attenzione dal Governo centrale» spiega il presidente della port authority, che è anche commissario straordinario “per le crociere” e per le aree Montesyndial. «Abbiamo interventi importantissimi fra cui il dragaggio del canale Malamocco – Marghera, del Vittorio Emanuele, la nuova isola dei sedimenti dove sversare i fanghi e la nuova stazione marittima per le crociere». Opere per le quali è stata avviata la procedura di Via (valutazione di impatto ambientale) ma che richiedono grande attenzione a Roma per procedere speditamente.

Al porto di Marghera, che si appresta ad avviare il secondo stralci della riconversione delle aree Montesyndial, sorgerà la più grande piattaforma intermodale ferroviaria del Nord Est d’Italia ma si tratta di interventi che richiedono ingenti risorse finanziarie. «Chiediamo anche che l’impatto sull’economia e sul lavoro portuale venga incluso fra i parametri adottati per scegliere se alzare o meno il Mose» aggiunge Di Blasio, ricordando che le paratie alzate chiudono di fatto le navi all’interno o all’esterno del porto. Attenzione a Roma è stata chiesta, infine, anche per la Zona logistica semplificata del Veneto che è da poco partita.

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Forse per una coincidenza termporale un piccolo risulttao la delegazione l’ha subito portato a casa.

Come annunciato a metà dicembre, il commissario per le crociere a Venezia, Fulvio Lino Di Blasio, ha infatti presentato al Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica (Mase) la documentazione per la valutazione di impatto ambientale dei progetti di adeguamento delle vie di navigazione della Laguna per i quali ebbe l’incarico commissariale del 2021. Proprio questa settimana il Mase ha pubblicato – avviando quindi la fase di confronto pubblico – la documentazione del primo di questi progetti, vale a dire quello per la realizzazione di una nuova isola di collocamento dei sedimenti di dragaggio, chiamata a garantire la capacità di ricezione di circa 6 milioni di metri cubi nei prossimi 15 anni di sedimenti di classi Delta ed Epsilon (le più problematiche secondo i parametri del nuovo protocollo fanghi redatto nel 2023).

Per la isola (che sorgerà a sud dell’Isola delle Tresse adibita alla stessa funzione e ormai esaurita) Di Blasio disporrà di uno stanziamento di 66 milioni di euro.

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Di seguito un’ampia sintesi dei lavori e degli interventi.

Perchè la portualità è una grande risorsa per il Veneto, per il Nord Est e per l’Italia. Per approfondire e condividere i progetti e gli investimenti avviati che mirano a rafforzare le prospettive di sviluppo sostenibile per gli scali lagunari, ragionando anche sulle modalità più efficaci, sostenibili e tempestive per superare gli ostacoli all’orizzonte. Di questi si  è parlato a Roma, nell’ambito dell’iniziativa promossa dall’Autorità di Sistema Portuale veneta (Porti di Venezia e Chioggia) e la Venezia Port Community.

L’evento è iniziato con la relazione di Fulvio Lino Di Blasio, Presidente dell’AdSP MAS – Commissario Straordinario Crociere e Commissario Straordinario per Montesyndial, che ha voluto innanzitutto sottolineare il triplice ruolo assunto nella direzione degli scali veneti. E per mostrare a Roma, fulcro della politica e sede dei processi decisionali, concetti e passaggi sulle peculiarità e complessità del sistema portuale che possono essere capite e analizzate solo se affrontate da vicino. Nella sua presentazione Di Blasio ha sottolineato soprattutto il tema fondamentale dell’equilibrio tra rispetto dell’ambiente e produttività, concentrandosi poi sulla svolta che gli scali stanno affrontando e indicando i maggiori e importanti dossier oggetto di lavoro.

Elisa De Berti – Vice Presidente della Regione Veneto

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Ha condiviso l’importanza della missione veneta a Roma, centro decisionale, per spiegare il complesso sistema portuale veneto e le sue esigenze, soffermandosi sulla necessaria piena inclusione dello scalo di Chioggia e la complessa morfologia di porti che abbracciano una laguna. Temi importanti e delicati che rendono necessario fare si tesi e tenere aperto il dialogo in una logica di confronto. De Berti ha ringraziato il Presidente Di Blasio per l’iniziativa e per le straordinarie situazioni affrontate negli anni. In conclusione la Vice Presidente ha rilanciato il necessario allargamento dell’ambito portuale, e la tutela degli scali e della laguna.

Enrico Maria Pujia – Capo del Dipartimento per i Trasporti e la Navigazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

Nel portare i saluti del Vice Ministro Rixi impegnato in Tunisia, ha apprezzato che al centro dell’analisi illustrata vi fosse la pianificazione degli spazi marittimi. Pujia ha poi sottolineato che l’obiettivo comune è il rilancio dell’economia del mare e proprio la valorizzazione di tali spazi, della portualità e del commercio marittimo. Soffermandosi sull’importanza delle infrastrutture Pujia si è poi soffermato sull’evoluzione dell’ICT nei porti e l’importanza di creare sinergie.

Alessandro Santi – Vice Presidente di Venezia Port Community

Ha esordito spiegando che le AdSP hanno la gestione di molti settori, fra cui l’energia. La visione di porto come ambito che movimenta merci va necessariamente superata con la prospettiva di porto come hub energetico. VPV gioca un ruolo importante per il porto e il sistema portuale. E’ necessario interagire tra tutti gli stakeholder per garantire e aumentare la compatibilità tra porto e laguna, che devono sopravvivere in simbiosi con l’uomo. Venezia è antesignana sotto moltissimi aspetti, viste le difficoltà uniche nel suo genere che ha dovuto affrontare, sapendo sempre evolvere.

Leopoldo Destro – Delegato del Presidente di Confindustria a Trasporti, Logistica e Industria del Turismo e della Cultura

Ha sottolineato l’importanza di come Venezia inserita in 2 corridoi portanti (TEN-T) per il futuro europeo e uno dei porti più importanti del sud Europa, non solo del nord Italia. Occorre rendere più forte e efficiente il sistema portuale anche quale nodo di corridoi europei. Lo scalo inoltre è speciale per l’intermodalità che attua benissimo sfruttando la connessione con interporti. Vanta un retro porto eccezionale per spazi, e la ZLS è opportunità straordinaria su cui investire – con il credito d’imposta che deve divenire triennale. Parole chiave per una comune strategia: intermodalita, retroporto, ZLS (da sviluppare e sfruttare), energia (cold ironing, hydrogen valley – dove Venezia si sta.muovendo bene.

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Il Vice Ministro Vannia Gava – Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha condiviso l’importanza di avere portato tali istanze a Roma, sottolineando l’assunzione di responsabilità da parte del Governo. Sulle autorizzazioni ambientali ha spiegato il Vice Ministro è stato attivato un confronto con i proponenti per trovare soluzioni.
Il Ministero e il Governo, ha continuato il Vice Ministro ringrazia per questa iniziativa e si impegna per il ministero e il governo per sostenere, semplificando, l’approvazione dei progetti. Le autorizzazioni su progetti sono sul 70 per cento di approvazioni. Il MASE autorizza nel rispetto dell’ambiente accompagnando lo sviluppo sostenibile, con condivisione con il mondo imprenditoriale per contribuire a continuare a creare uno sviluppo sostenibile. Occorre, ha continuato il Vice Ministro, fare le cose in maniera certa, in sicurezza assicurando l’accessibilità ai porti. C’è l’impegno per migliorare la gestione dei fanghi e per aumentare la transizione energetica. Sul fronte energetico molto è stato investito per porti verdi e 270 milioni sono stati stanziati proprio per i porti. Ulteriori sfide da affrontare sono sul fronte dell’ITS Marittimo, per migliorare, tutti, la qualità dei porti affinché vengano scelti e non vengano scartati a favore di altri, particolarmente extra EU

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