Lega radicata in Sicilia, Figuccia: “Qualcuno invece si è ubriacato con il voto alle Europee” – BlogSicilia

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La Lega è un partito in salute radicato nel territorio e la sua più grande risposta verrà dalla realizzazione del Ponte sullo Stretto. Ne è convinto il deputato regionale leghista Vincenzo Figuccia che ospite di TalkSicilia, affronta i temi della politica regionale ribadendo che la Lega avrebbe voluto si votasse con elezione diretta per le Province, sottolineando le tante cose che, secondo la sua visione, sta facendo il governo Schifani per la Sicilia. Un governo al quale non c’è alternativa, secondo Figuccia anche se manda una stoccata agli alleati “La Lega alle Europee ha dimostrato il suo radicamento e chi sostiene il contrario si è ubriacato di un risultato che non è frutto dei voti di un solo partito ma di tanti simboli di partito confluiti in una sola lista”

Le elezioni provinciali e la liste separate

Figuccia la Lega correrà con proprie liste alle elezioni provinciali di secondo livello in tutti i nove territori

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“Abbiamo scelto un criterio unanime che coinvolge le nove province, ovvero i sei liberi consorzi e le tre grandi aree individuate come città metropolitana e metteremo in campo le nostre risorse. Certo, a dire il vero non è un mistero che noi avremmo preferito il superamento della Delrio con il ritorno alla elezione diretta. Era stato un elemento su cui avevamo puntato sin dalla fase della campagna elettorale ma personalmente essendo all’Assemblea regionale siciliana dal 2012 è una battaglia che avevo già fatto il giorno dopo dell’abolizione delle Province. Ma al di là di questo la situazione chiaramente dipende da aspetti che riguardano le dinamiche nazionali, la riforma complessiva degli enti locali”.

Un election day globale

“Si parla anche di un election day ma non possiamo avere la sfera di cristallo. Potrebbe accadere che si arrivi anche ad un appuntamento unitario per gli enti locali, per la Regione e così via. Ribadisco che avremmo preferito ridare la parola ai cittadini dopo che, oltre un decennio fa, Crocetta volle anticipare la riforma Delrio è con uno slogan da Giletti arrivo al superamento dell’ex Provincia addirittura parlandone in televisione. Noi ci preoccupammo perché era evidente già allora che ci saremmo ritrovati con i problemi legati alla viabilità, alle strade, alle scuole provinciali, all’assistenza ai disabili. E avevamo ragione. Certo, oggi non si riuscirà ad affrontare subito il tema delle funzioni e delle competenze in modo da ritornare a dar vita a questo organismo intermedio che consente di piazzare delle antenne sensibili nei territori che possono essere da fascia intermedia tra quello che accade nei piccoli e grandi comuni è quello che accade alla Regione.  Purtroppo al di là diciamo di quello che noi auspicavamo la Delrio è attualmente vigente. Risultato andiamo alle elezioni di secondo livello”.

Il rischio del voto ponderato

Ci sono però rischi importanti sulla modalità di voto. Insomma il voto di un consigliere di capoluogo vale 40 volte quello di un consigliere di un comune minore

“Se volessimo fare un esempio usando la provincia di Palermo queste deve esprimere circa centomila voti. Questo peso elettorale deve essere espresso da 1036 consiglieri comunali. Dunque questi 1036 sparsi per gli 82 comuni andranno a votare ma il loro voto non varrà uno ciascuno. In funzione del numero di abitanti di quel Comune un consigliere comunale ha un suo peso specifico quindi il voto di un consigliere palermitano varrà mille, quello di un consigliere di Santa Cristina Gela, per fare un esempio, varrà ventisei”.

Il Ponte sullo Stretto

Una delle grandi battaglie leghiste che riguarda la Sicilia è il Ponte sullo Stretto ma si tratta di una infrastruttura che divide gli italiani in pro e contro

“Allora intanto credo che tutti si debba dare contezza ai fatti, alla cronaca, riconoscendo al vicepresidente del Consiglio dei ministri, ovvero a Matteo Salvini, così come ha detto lo stesso presidente della Regione, che ha il riconoscimento e la stima di tutto il Parlamento. Ma vedo che anche nei sondaggi da parte del popolo siciliano è assolutamente in crescita. Così come diceva anche il Presidente della Regione, in realtà Matteo Salvini probabilmente è stato il Ministro delle infrastrutture che sta investendo maggiori risorse in Sicilia.

Per i nemici della contentezza prima del Ponte bisogna fare altre infrastruttura ma in questi 50 anni abbiamo finito col non fare il ponte e non fare neanche le altre cose. Se la domanda è se si farà posso dire che ritengo sarà  questa la più grande risposta che il nostro partito a cui orgogliosamente oggi siamo legati, potrà dare a tutti questi nemici della contentezza che, vedrai, cambieranno idea quando vedranno gli effetti che questa grande infrastruttura avrà per il nostro territorio”.

La Lega e i risultati elettorali

Ma la Lega in termini di risultati elettorali non sembra in crescita così come la vedete voi dall’interno

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“Ma guarda in realtà i test significativi sono solo quelli elettorali. Abbiamo avuto il risultato delle regionali e poi quelle delle europee. Tanti dicevano ‘la Lega era in sofferenza’. Invece, lasciami dire che il nostro candidato Raffaele Stancanelli è stato l’unico a non arrivare secondo tra i candidati dello Stivale rispetto al fenomeno Vannacci. Questo cosa significa? Che qui abbiamo un partito che può contare sulla presenza di una struttura profondamente organizzata nel territorio fatta da attivisti, fatta da militanti, consiglieri comunali e, lasciami dire, fatta anche da un gruppo profondamente coeso che ha visto nell’esperienza dei parlamentari la capacità di fare sintesi e di fare aggregazione. Probabilmente anche rispetto ai risultati degli altri partiti quel nostro dato complessivo che non ha visto apparentamenti o magari altri candidati ospitati vedo un buon risultato”.

Il riferimento è a Forza Italia che ospitava i candidati di Lombardo e Romano e i voti Cuffaro? 

“Tutti rispettabilissimi, certo, ma quella è una lista che diciamo è la sintesi dell’apparentamento di più simboli quindi qualcuno probabilmente si è anche ubriacato rispetto a quei numeri ma bisogna vedere se quei numeri sono tutti di chi ha interpretato quella vicenda. I nostri sono voti veramente nostri e certamente questo ci consente di fare un grande lavoro in Europa. Stancanelli è stato tra l’altro nominato all’interno di una Commissione che è assolutamente coerente alla vocazione territoriale del nostro partito in Sicilia visto che esprimiamo l’assessore all’agricoltura. Questo ci consentirà anche in Europa di portare i nostri temi legati alla valorizzazione della vocazione naturale di un di un territorio su cui stiamo spingendo per le nostre eccellenze”.

La Lega e l’attenzione agli ultimi

Figuccia ci tiene, poi, a ricordare di aver preso parte alle battaglie per la stabilizzazione dei precari e di aver condiviso il percorso di sostegno alle fasce deboli “Uno strumento messo in campo a favore delle fasce deboli, dei più fragili, di coloro che vanno sostenuti è il reddito di povertà. Vedi noi non eravamo contro il reddito di cittadinanza,  semplicemente dicevamo e diciamo da tempo che la popolazione che è in difficoltà va aiutata a trovare occasioni di lavoro per uscire da una condizione di marginalità, di isolamento. Abbiamo messo in campo con il presidente Schifani il reddito di povertà,  una misura che aiuta le persone che hanno una condizione di fragilità”.

“Ma cosa abbiamo introdotto? Abbiamo introdotto un principio in base al quale quella persona non deve semplicemente ricevere un assegno a casa, rimanendo mortificata in una condizione di esclusione da parte delle istituzioni della società. Quella persona deve sentirsi utile attraverso l’impegno in attività che un tempo venivano chiamate socialmente utili e che oggi usiamo come strumento di inclusione, che possano garantire un impegno a sostegno della comunità, delle fasce deboli”.

“Parliamo, poi, dell’altro binario di questa attività, un binario che è quello degli investimenti per l’occupazione, il sostegno alle imprese. La leva credito d’imposta è una possibilità di investimento per le aziende che vogliono rinnovare in termini di opportunità. Le aziende con investimenti superiori a duecentomila euro ottengono risorse in termini di agevolazioni fiscali ed è un’opportunità che crea sviluppo”.

Cosa fare subito

“Quello che serve fare subito sono i decreti attuativi rispetto alle tante norme che abbiamo messo in campo. Gli assessori credo siano tutti validissimi. Io ovviamente guardo i miei, sono i più bravi di tutti”.

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“Fatti i decreti attuativi poi occorre rimettere mano ad una serie di riforme. Questo è il governo che farà i termovalorizzatori, questo il governo che creerà occasioni vere di sviluppo. E questo il Governo, lasciatemelo dire, che oggettivamente non ha un’alternativa nel panorama della politica regionale. Dall’altra vedi litigi, vedi scontri, vedi contrapposizioni, congressi che non finiscono mai, commissari che arrivano da Roma per creare la pace in un contesto difficile. Da questa parte, invece ci sono discussioni serie e serrate da parte di uomini e donne che hanno un’esperienza, una consapevolezza del ruolo e che vogliono veramente incidere sullo sviluppo della nostra terra”.

La video intervista integrale





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