In azione nell’area industriale di Commercity in via Eiffel un gruppo composto da decine di banditi. Accertamenti in corso per quantificare il bottino, che potrebbe aggirarsi su circa due milioni di euro
Un’azione in stile militare. Decine di rapinatori, si calcola almeno 25-30, per un colpo da oltre due milioni di euro nel deposito della società di trasporti «Edgar» a Commercity, a Ponte Galeria. Nessun ferito, ma sette veicoli dati alle fiamme in mezzo alle strade di accesso ai capannoni industriali di via Eiffel per impedire alla polizia di avvicinarsi mentre la banda si allontanava con il bottino composto da tv al plasma, pc e telefonini caricati su mezzi pesanti. A chi si è trovato a transitare all’alba di lunedì fra via Portuense e via della Muratella è apparsa una scena di guerra. Quattro furgoni e tre auto a fuoco in un raggio di alcune centinaia di metri dal capannone svaligiato, dove i banditi sono arrivati schiantandosi proprio con uno dei veicoli contro il cancello d’accesso sfondandolo. Quindi sono scesi da altre vetture e hanno cominciato a caricare tutto quello che c’era nel deposito principale, destinato a questo punto al mercato estero, sebbene non si possa escludere che la merce trafugata durante il blitz possa essere rivenduta anche all’estero. L’allarme è scattato alle 4.40. Le prime volanti della polizia accorse sul posto si sono ritrovate le strade bloccate dai veicoli in fiamme, messi di traverso come barricate proprio per ritardare l’intervento degli agenti.
Rapinatori specializzati
Non è chiaro se i banditi fossero italiani o stranieri, non si esclude una banda mista, e se fossero armati. Fatto sta che sembra abbiano pianificato con estrema precisione un piano che ha consentito loro di agire in pochi minuti e di sparire nel nulla. Le telecamere di sicurezza di Commercity, l’immenso complesso con depositi e capannoni di varie ditte nella zona di Ponte Galeria, potrebbero aver ripreso l’azione da più angolazioni e quindi non si esclude che i filmati possano consentire agli investigatori del commissariato San Paolo e della Squadra mobile di identificare alcuni dei componenti del commando. Potrebbe trattarsi di personaggi specializzati in questo genere di rapine che sono state messe a segno anche in altre regioni, sempre con modalità analoghe.
Sopralluoghi prima dell’assalto
Ovvero con i veicoli incendiati per garantirsi tranquillità e anche più di una via di fuga sicura, perché le pattuglie delle forze dell’ordine erano momentaneamente bloccate. È successo ad esempio più volte in Puglia e in Sardegna con gli assalti ai furgoni blindati. In questo caso si tratta di un maxi furto, senza il coinvolgimento di guardie giurate o forze dell’ordine, ma stando alla ricostruzione dei fatti c’è mancato poco. Si indaga adesso non solo sulla dinamica dell’azione, portata a termine forse dopo alcuni sopralluoghi svolti dai banditi e dai loro fiancheggiatori, come anche con la complicità di qualche basista che potrebbe averli informati del fatto che domenica notte i magazzini di «Edgar» erano pieni di merce. Accertamenti in corso tuttavia anche sui mezzi utilizzati dalla banda, forse rubati, e quindi dati alle fiamme, e sulle celle telefoniche della zona di Ponte Galeria. Sebbene non si possa escludere che i banditi per comunicare abbiano utilizzato radio ricetrasmittenti.
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