Impugnabilità della cartella o dell’estratto di ruolo?| Commercialista Telematico #finsubito prestito immediato

Impugnazione della cartella vs. impugnazione estratto di ruolo

L’art. 12, comma 4-bis, DPR n. 602/1973, stabilisce che:

“L’estratto di ruolo non è impugnabile. Il ruolo e la cartella di pagamento che si assume invalidamente notificata sono suscettibili di diretta impugnazione nei casi in cui il debitore che agisce in giudizio dimostri che dall’iscrizione a ruolo possa derivargli un pregiudizio”.

Tale disposizione non è una norma di interpretazione autentica e, allo stesso modo, che la medesima è retroattiva, posto che:

“non disconosce le conseguenze già realizzate del fatto compiuto; essa non incide sul novero degli atti impugnabili e non ne esclude il ruolo e la cartella di pagamento.

Viceversa, la norma stabilisce quando l’invalida notificazione della cartella ingeneri di per sé bisogno di tutela giurisdizionale e, quindi, plasma l’interesse ad agire” (CGT 2°GR Toscana n. 1177/2023).

In cosa consiste la cartella esattoriale?

La cartella esattoriale, non identificabile come atto dell’esecuzione forzata, ha natura di atto giuridico la cui finalità è quella di creare un titolo valido a legittimare una futura ed esecuzione forzata, ed in quanto tale assimilabile all’atto di precetto.

La cartella di pagamento è l’atto che l’Agenzia delle entrate-Riscossione recapita ai contribuenti per recuperare i crediti vantati dagli enti impositori (Agenzia delle Entrate, Enti territoriali, ecc.), e contiene: la descrizione delle somme dovute all’ente creditore; l’invito a provvedere al pagamento entro i termini definiti dalla data di notifica; le informazioni sulle modalità di pagamento (dove, come); le istruzioni per richiedere la rateizza