Qual è il circuito più lungo della Formula 1​​

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Se sei un appassionato di Formula 1, ti sarai sicuramente chiesto: qual è il circuito più lungo del mondiale di F1? La risposta ti porterà a uno dei tracciati più iconici e impegnativi della storia del motorsport, un circuito che sfida piloti e ingegneri, regalando emozioni uniche agli spettatori.

Il circuito più lungo: Spa-Francorchamps

Attualmente, il circuito più lungo del calendario di Formula 1 è Spa-Francorchamps, situato a Stavelot, nelle Ardenne belghe. Con una lunghezza di 7.004 km, Spa è una delle piste più amate dai piloti e dai fan per il suo mix di curve veloci, cambi di pendenza e lunghi rettilinei che permettono sorpassi spettacolari. Jeddah Corniche Circuit in Arabia Saudita è il secondo più lungo con 6,174 km.

La pista originale a forma di triangolo fu costruita nel 1921, con i designer Jules de Thier e Henri Langlois van Ophem che utilizzano strade pubbliche tra le città di Francorchamps, Malmedy e Stavelot per creare un circuito di 14,9 km. La pista è stata riqualificata nel 1979, e anche se il nuovo circuito è solo la metà della lunghezza dell’originale, è ancora il più lungo del calendario attuale a 7,04 km.

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Avendo ospitato un GP indipendente già nel 1924, il circuito iconico del Belgio era uno dei soli sette che facevano parte del campionato inaugurale di Formula 1 nel 1950. Quella gara fu vinta dal leggendario Juan Manuel Fangio, che ha guidato un’Alfa Romeo e terminò davanti al compagno di squadra Nino Farina.

Caratteristiche del circuito

Immerso nel verde mozzafiato, Spa è tra le piste più amate dei piloti di Formula 1, con il suo mix di lunghi rettilinei e curve veloci impegnative che consentono di spingere le loro monoposto al limite delle capacità. Le condizioni meteorologiche imprevedibili, con pioggia improvvisa che può colpire una parte del tracciato mentre l’altra rimane asciutta, aggiungono ulteriore spettacolarità.

Iconica l’Eau Rouge, probabilmente la combinazione di curve più famosa del mondo, i piloti girano a sinistra poi a destra e su per la collina attraverso Raidillon. Un pezzo del tracciato che mette a dura prova la capacità dei piloti di mantenere la traiettoria perfetta. Come La Source, il curvone ovvero la prima difficoltà affrontata dopo la partenza. Meritevoli di menzione anche il Bus Stop, il rettilineo del Kemmel e la curva Blanchimont, altri settori chiave dove si decidono i destini di una gara.

I numeri del circuito

Come già acennato, il circuito è lungo 7,004 km. Presenta 19 curve e ha una capacita da circa 70 mila spettatori. Il primo GP ufficiale in F1 si è disputato nel 1950 e il vincitore più titolato è ancora Michael Schumacher con 6 successi (1992, 1995, 1996, 1997, 2001 e 2002), 1 più di Ayrton Senna e 2 più di Lewis Hamilton. Lo stesso britannico detiene ancora il primato di pole position conquistate, 6 primi posti in griglia, e di 11 podi, dati che potrebbero essere incrementati ancora una volta. Infine, la Ferrari ha vinto a Spa sia come costruttore sia come fornitore di motori, ben 18 volte. Il record del giro appartiene a Sergio Perez nel 2024 che su Red Bull ha strappato il tempo di 1:44.701.

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Il fascino del circuito di Spa potrà essere assaporato e vissuto anche in questa stagione di F1 2025. Il Belgian GP si correrà il 27 luglio come tredicesima prova del mondiale, dopo il Qatar e prima dell’Ungheria. Verranno celebrati i 75 anni di F1 e si percorreranno 44 giri, tra i più impegnativi della stagione. Un mix perfetto di storia, tecnica e pura velocità.

Nell’ultima edizione a vincere è stato Lewis Hamilton davanti a Oscar Piastri e Charles Leclerc. In realtà a passare per primo sotto la bandiera a scacchi fu George Russell che però fu squalificato per la sua vettura sottopeso. In Belgio si terrà anche la terza Sprint Race della stagione.

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La Formula 1 ha già concordato un’estensione pluriennale con Belgian GP che vedrà la gara sportiva in quattro dei prossimi sei anni, nello specifico nelle stagioni 2026, 2027, 2029 e 2031. Salvo particolari nuovi arrivi di circuiti in stagione, Spa potrà sfoggiare il suo record di più lungo ancora per i prossimi anni.

Il circuito più lungo di sempre

Se allarghiamo la ricerca al passato, il circuito più lungo mai utilizzato in Formula 1 è stato il Nürburgring Nordschleife in Germania. Fino al 1976, questo tracciato era parte integrante del mondiale e misurava 22,835 km. Tuttavia, a causa della pericolosità e dell’incidente di Niki Lauda nel 1976 fu rimosso dal calendario.

La costruzione di una nuova pista nel 1984, il Gp-Strecke, permise di far tornare il Nürburgring nella F1 come sede del GP d’Europa. Nel 1985 si tornò a disputare anche il GP di Germania. Dal 1986 la massima serie abbandonò nuovamente il circuito per i successivi 10 anni e tornò in calendario soltanto nel 1995 divenendo a quel punto una presenza fissa ospitando nuovamente il GP d’Europa fino al 2007, con le sole eccezioni del biennio 1997-1998 in cui fu la sede del GP del Lussemburgo. Dopo il 2007, la F1 tornò solo nel 2020 con il GP dell’Eifel per garantire un numero adeguato di circuiti durante le criticità mondiale del Covid.

Perché un circuito lungo è affascinante

La Formula 1 è sinonimo di velocità, adrenalina e tracciati iconici che hanno fatto la storia del motorsport. Tra curve mozzafiato, lunghi rettilinei e pendenze impegnative, ogni circuito offre una sfida unica ai piloti e alle scuderie.

La lunghezza di un circuito influisce su diversi aspetti della gara: strategia, usura gomme e condizioni meteo. Un tracciato più lungo significa meno giri da percorrere, ma anche distanze maggiori tra curve strategiche e veloci. Quest’ultime mettono anche a dura prova gli pneumatici, rendendo fondamentali le strategie di gestione delle mescole. Sui circuiti lunghi, il tempo può cambiare rapidamente tra una zona e l’altra, creando sfide imprevedibili. Infine, grazie ai lunghi rettilinei e alle curve veloci, un circuito particolarmente lungo offre molte opportunità di sorpasso rispetto a circuiti più stretti e tortuosi.

Negli ultimi anni si è discusso se la Formula 1 debba mantenere circuiti così lunghi o se sia meglio ridurre la distanza per favorire gare più combattute. Alcuni sostengono che circuiti più corti aumentino la competizione, altri ritengono che la lunghezza sia un valore aggiunto che permette di differenziare meglio le varie piste del campionato.

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