Prato, 24 febbraio 2025 – Da questa settimana è operativo sul sito istituzionale della Provincia di Prato il nuovo servizio di “Chatbot”, l’innovativo strumento digitale pensato per facilitare l’accesso ai servizi pubblici e offrire un supporto immediato agli utenti. Il chatbot, presentato oggi nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Banci Buonamici, è disponibile senza alcuna necessità di autenticazione o inserimento di dati personali, e permette a chiunque di ottenere informazioni in modo rapido e semplice, grazie a un’interfaccia user-friendly. Questo assistente virtuale, accessibile direttamente dalla homepage del sito, aiuta gli utenti a navigare tra i vari servizi amministrativi presenti, consentendo loro di porre domande e ricevere risposte in tempo reale tramite una finestra di chat.
La conversazione con il chatbot può essere avviata liberamente con una domanda diretta o, in alternativa, l’utente può essere guidato nella scelta della tematica di interesse (area amministrativa o tecnica) attraverso i comandi presenti sulla schermata iniziale. In linea con quanto stabilito dal D.lgs. n. 222/2023, che impone alle Pubbliche Amministrazioni di ridurre il divario digitale e migliorare l’accessibilità dei servizi per tutti i cittadini, inclusi over 65 e disabili, la Provincia di Prato ha scelto di implementare questa nuova tecnologia, rendendo i servizi più inclusivi e fruibili. Un elemento innovativo del chatbot è la possibilità di interagire in diverse lingue straniere, tra cui cinese, inglese, urdu, francese e arabo, grazie a una funzione che riconosce automaticamente la lingua dell’utente.
“Con l’introduzione di questo strumento, la Provincia di Prato compie un importante passo avanti verso una Pubblica Amministrazione più digitale, inclusiva e al servizio di tutti i cittadini – ha dichiarato il presidente della Provincia di Prato Simone Calamai – L’implementazione del servizio di chatbot sul nostro sito istituzionale rappresenta una risposta concreta alle sfide moderne della digitalizzazione, migliorando l’accessibilità dei servizi e facilitando l’interazione tra i cittadini e l’amministrazione. Per noi è fondamentale, perché rappresenta un passaggio verso una maggiore inclusività, soprattutto per chi ha meno familiarità con il mondo digitale. È un nuovo modo di avvicinarsi ai cittadini e ci auguriamo possa diventare un modello anche per altri Enti”.
Il progetto, per un valore di 30 mila euro, è stato sviluppato in collaborazione con Neuraltech S.r.l di Milano, parte del gruppo Smeup Spa, società specializzata nel supportare le imprese italiane e le Pubbliche Amministrazioni nel processo di digitalizzazione con soluzioni software e di infrastruttura e cybersecurity. Neuraltech, gestore della piattaforma Userbot, vanta un’esperienza altamente qualificata nell’ambito dello sviluppo e dell’implementazione di soluzioni di intelligenza artificiale, come si evince dai numerosi progetti di assistenti virtuali sviluppati per note aziende ed Enti Pubblici. “Siamo orgogliosi di collaborare con la Provincia di Prato per rendere l’accesso ai servizi pubblici più semplice e inclusivo attraverso la nostra tecnologia di intelligenza artificiale conversazionale – ha dichiarato Antonio Giarrusso, fondatore e Presidente esecutivo di Neuraltech – Questo progetto rappresenta un passo significativo verso la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, garantendo un supporto immediato e accessibile a tutti i cittadini. La nostra missione è quella di creare esperienze utente fluide e intuitive, e crediamo che questa iniziativa possa diventare un modello virtuoso per altre amministrazioni locali che vogliono migliorare l’interazione con i cittadini grazie all’AI.”
“La Segreteria Generale della Provincia ha avviato e curato tutto l’iter amministrativo del progetto, nato a seguito del Decreto Legislativo n. 222/2023 – ha spiegato la Funzionaria della Segreteria Generale della Provincia di Prato Lorena Perrucci – Insieme alla ditta Neuraltech abbiamo individuato gli ambiti dell’Ente che avrebbero potuto trarre più beneficio dal chatbot. Pertanto con i colleghi abbiamo curato oltre 330 faq da dare in pasto al bot e fornirgli le prime istruzioni per l’addestramento. Il periodo di addestramento ci ha impegnato dal mese di ottobre fino a dicembre, con una serie di sessioni e incontri realizzati insieme alla ditta. Si tratta ovviamente di un primo step di partenza, poi nel tempo le domande potranno essere implementate”. Il chatbot include anche funzionalità di monitoraggio, che permettono di raccogliere feedback anonimi sulla soddisfazione degli utenti e di analizzare la frequenza di utilizzo del servizio. Nel lungo periodo, l’obiettivo è misurare l’impatto del chatbot e il valore pubblico generato dalla maggiore accessibilità alle informazioni e ai servizi offerti dalla Provincia di Prato.
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