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Progetto di valorizzazione del paesaggio, l’accordo programmatico tra Comune e Patriziati è pronto. Il Municipio ha infatti varato il relativo messaggio, che dovrà essere discusso e votato dal Legislativo. “Lo scorso 7 ottobre – si legge nel documento – il Consiglio comunale approvava la concessione di un contributo di 200mila franchi quale partecipazione alla realizzazione da parte dei Patriziati del Gambarogno (capofila: Patriziato di Vira) del progetto di valorizzazione del paesaggio”. L’obiettivo perseguito dai Patriziati, ossia il recupero sia di alcuni manufatti storici sia dell’aspetto caratteristico del paesaggio rurale, è ritenuto dalle autorità della sponda destra del Verbano “meritevole di considerazione e sostegno”.
Si tratta di un progetto che prevede diversi interventi. Tra questi: il recupero, la manutenzione e la ricerca di beni culturali sul territorio (piccoli manufatti rurali, mulino di lndemini, mulattiere, muri a secco); la gestione di superfici agricole e forestali a favore della biodiversità e tenendo conto delle necessità gestionali degli agricoltori; la valorizzazione di tutti gli elementi naturali o antropici di rilievo con la loro segnalazione sul territorio, la creazione di sentieri tematici e la rappresentazione su strumenti di comunicazione adeguati; la promozione della vita socioculturale del Gambarogno con l’organizzazione di attività educative, lavorative o ricreative (per esempio attività didattiche e di educazione ambientale con ragazzi e giovani, attività di volontariato, feste, inaugurazioni).
Accesso agli incentivi cantonali
“Per garantire ai Patriziati di accedere agli incentivi del Fondo per la gestione del territorio, è necessario presentare un accordo stipulato tra il Comune e i Patriziati”, segnala il Miunicipio, che ricorda pure: “Con la revisione parziale della Legge organica patriziale approvata dal Gran Consiglio il 13 febbraio 2012 ed entrata in vigore il 10 gennaio 2013 è stato creato il Fondo per la gestione del territorio, amministrato dal Consiglio di Stato tramite il Dipartimento delle istituzioni e per delega dalla Sezione degli enti locali. L’obiettivo del fondo è promuovere gli interventi di gestione e manutenzione del territorio e dei suoi beni, in collaborazione tra enti patriziali e comunali nell’ambito di un accordo programmatico o di un mandato di prestazione”. Gli interventi che entrano in linea di conto sono la valorizzazione del patrimonio boschivo e il risanamento selvicolturale; il risanamento e il ripristino di prati e pascoli; il recupero e la manutenzione straordinaria di sentieri; il risanamento di beni da danni della natura; il riordino comprensoriale nel contesto di una pianificazione territoriale consolidata; iniziative destinate a salvaguardare e a valorizzare il patrimonio culturale e paesaggistico (ristrutturazione di manufatti quali muri, cappelle, eccetera)”.
Per accedere agli incentivi l’ente capofila – in questo caso il Patriziato di Vira Gambarogno – dovrà trasmettere alla Sezione degli enti locali un’istanza allegando l’accordo programmatico stipulato sotto forma di convenzione o mandato di prestazione tra il Comune e i Patriziati, il progetto e il preventivo definitivo dell’intervento; il credito stanziato, con il termine entro il quale esso decade se non utilizzato, e il piano di finanziamento; le risoluzioni dei legislativi degli enti coinvolti, i relativi messaggi e i rapporti commissionali.
Lo stesso Patriziato di Vira Gambarogno, quale ente capofila, è il mandatario dei progetti mentre il Comune di Gambarogno, quale ente convenzionato, oltre a sostenere finanziariamente i progetti, sosterrà il Patriziato per il tramite della locale antenna dell’Ente regionale di sviluppo, nell’ambito di tutte le pratiche per l’ottenimento di eventuali permessi di costruzione e le procedure per l’ottenimento di aiuti e sussidi finanziari. Uno degli articoli dell’accordo prevede la ripartizione finanziaria. In particolare: “Il Comune partecipa a ogni singolo progetto nella misura del 20 per cento, con un importo massimo complessivo per tutti gli interventi di 200mila franchi. I singoli contributi verranno versati col completamento di ogni progetto”. E ancora: “Considerato che per coprire la spesa i Patriziati faranno capo anche ad altri finanziamenti, nell’accordo è stato indicato che l’ente capofila dovrà garantire la supervisione del progetto e i contatti prima, durante e dopo i lavori con i diversi enti pubblici e privati che cofinanziano le opere”.
Un lungo elenco di opere
Un accenno, infine, all’elenco degli interventi previsti nell’ambito della valorizzazione del paesaggio gambarognese. Per quanto riguarda il settore dei beni culturali, si procederà con il restauro conservativo dell’edificio alpestre in località Mùda (per un costo di 139mila franchi). Sono inoltre previsti il recupero conservativo del mulino di Indemini (195mila franchi), la sistemazione dell’antica mulattiera di Sant’Abbondio (102mila) e la mappatura degli oggetti di importanza storica e culturale (42mila). Nel settore “natura e agricoltura” verranno valorizzati il paesaggio rurale in località Cento Campi (186mila franchi), la biodiversità del bosco in località Monti di Fosano (95mila), antiche varietà di piante da frutto (31mila) e l’habitat del fagiano di monte all’Alpe di Lierna (41mila). Sarà pure elaborato uno studio preliminare per l’istituzione della Riserva forestale di Indemini-Monte Tamaro (36mila franchi). Per l’escursionismo e la didattica verrà creato un circuito panoramico (80mila franchi), ma sarà pure elaborata la modalità per una valorizzazione interattiva degli elementi naturalistici, paesaggistici e culturali (50mila).
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