La novità è stata comunicata dall’Inps. Fino allo scorso mese il bonifico era disponibile già da qualche giorno prima del 20 del mese (dal 15 o 16 in poi). Come già avvenuto per questo mese, anche per i prossimi bisognerà avere un po’ più di pazienza. L’ente previdenziale ha spegato anche il motivo del cambiamento: l’adesione al nuovo sistema nuovo sistema Re.Tes.
Assegno unico, il calendario dei pagamenti
Da febbraio sono cambiate le abitudini. Gli accrediti degli importi mensili, infatti, arriveranno a partire dal 20 del mese. Almeno fino a giugno.
Il nuovo sistema di pagamenti
Con il messaggio n. 111 del 13 gennaio 2025 l’Inps aveva comunicato l’adesione al nuovo sistema Re.Tes. (Reingegnerizzazione delle procedure di Tesoreria) della Banca d’Italia, relativo ai servizi della Tesoreria dello Stato in vigore dal 1° gennaio 2025.
Con il messaggio (qui sotto in Pdf) annuncia le date di accredito dei pagamenti per i mesi da febbraio a giugno 2025. Quelli relativi ai mesi da febbraio a giugno 2025 «per le prestazioni in corso di godimento che non hanno subito variazioni sono accreditati a decorrere dal giorno venti del mese. Come di consueto, il pagamento della prima rata della prestazione avviene di norma nell’ultima settimana del mese successivo alla presentazione della domanda. Nella stessa data viene accreditato anche l’importo delle rate spettanti nell’ipotesi in cui l’assegno sia stato oggetto di un conguaglio, a credito o a debito».
Cosa cambia a marzo
L’Assegno Unico e universale per i figli a carico viene erogato d’ufficio, in continuità, a chi ne ha già beneficiato, nel caso in cui nel sistema informativo dell’INPS risulti presente la relativa domanda in stato “accolta”. Le domande già presentate valgono anche per gli anni successivi a quello della presentazione, eccetto che per la comunicazione di eventuali variazioni da inserire nel modello di domanda.
I nuovi importi
Di seguito il pdf con tutti gli importi mensili corriposti per l’assegno unico, compresi quelli relativi alle maggiorazioni, in base all’Isee del nucleo familiare richiedente aggiornato al 2025.
Gli aumenti
Quali sono – e quanto valgono – le maggiorazioni previste per i casi particolari? nelle schede seguenti l’elenco ei valori massimi (validi per nuclei con Isee fino a 17.227,33 euro) e minimi (relativi ai nuclei con Isee oltre 45.939,56 euro).
Bisogna considerare che non tutte le casistiche per le quali scattano le maggiorazioni prevedono importi differenti in base all’Isee.
Per questi casi l’importo è uguale a prescindere dall’Isee
- Maggiorazione figli < 21 non autosufficienti : 120,6 euro
- Maggiorazione figli < 21 con disabilità grave : 109,1 euro
- Maggiorazione figli < 21 con disabilità media : 97,7 euro
Figli ulteriori al secondo
Questo tipo di maggiorazione prevede decalage a seconda del reddito: ci sono valori massimi (validi per nuclei con Isee fino a 17.227,33 euro) e minimi (relativi ai nuclei con Isee oltre 45.939,56 euro).
- Il valore massimo è 85,4 euro, poi si scende via via fino a 17,2 euro per gli scaglioni Isee più alti.
Maggiorazione figli per madre di età <21 anni
- Anche in questo caso l’importo della maggiorazione è uguale per tutti: è di 23,0 euro.
Bonus secondo percepitore di reddito
Questo tipo di maggiorazione prevede decalage a seconda del reddito: ci sono valori massimi (validi per nuclei con Isee fino a 17.227,33 euro) e minimi (relativi ai nuclei con Isee oltre 45.939,56 euro).
- Il valore massimo è 34,4 euro, poi si scende via via fino a 0 euro per gli scaglioni Isee più alti.
Altre maggiorazioni
L’Inps sottolinea infine che oltre ai valori degli importi e delle maggiorazioni di cui le schede precedenti (maggiorazioni per figli con disabilità, maggiorazione figli ulteriori al secondo, maggiorazione figli per madre di età inferiore a 21 anni, bonus secondo percettore di reddito) adeguate annualmente alle variazioni dell’indice del costo della vita, continuano a sussistere in presenza di determinati requisiti le seguenti maggiorazioni:
- maggiorazione transitoria (per i mesi di gennaio 2025 e febbraio 2025) : compensazione su base mensile dell’eventuale perdita rispetto al regime previgente per i nuclei con ISEE non superiore a 25.000 euro ed effettiva percezione, nel corso del 2021, dell’Assegno al nucleo familiare (ANF) in presenza di figli minori da parte del richiedente o da parte di altro componente del nucleo familiare del richiedente;
- nuclei con figli di età inferiore a un anno : per ciascun figlio di età inferiore a un anno l’importo dell’AUU calcolato sulla base delle soglie ISEE 2025 è incrementato nella misura del 50% fino al compimento del primo anno di vita del bambino;
- nuclei familiari con almeno tre figli e indicatore ISEE, neutralizzato ai fini AUU, pari o inferiore alla fascia massima ISEE (45.939,56 euro per l’anno 2025) : per ciascun figlio nella fascia di età da uno a tre anni, l’importo dell’AUU calcolato sulla base delle soglie ISEE 2025 è incrementato nella misura del 50%;
- nuclei familiari con almeno quattro figli a carico : maggiorazione forfettaria pari a 150 euro.
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