Salvini urla ancora al sabotaggio, questa volta per le Olimpiadi invernali. Un episodio particolarmente grave ha scosso i lavori per la realizzazione della pista di bob, skeleton e slittino di Cortina d’Ampezzo, nella notte tra mercoledì 19 e giovedì 20 febbraio, in attesa delle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026. Un tubo di refrigerazione, strumento utile per il funzionamento della pista, è stato staccato e posto in mezzo alla strada vicina.
Lo strumento ha bloccato la circolazione e causato, nelle ore successive, notevoli disagi ai cantieri. Questa azione a opera di ignoti ha suscitato indignazione e tanta preoccupazione. Il ministro dei Trasporti dal canto suo ha condannato con fermezza l’accaduto definendolo un “gesto vile e irresponsabile”.
Il vicepremier ha puntato il dito sui social contro i “Signori del No“. Un chiaro riferimento a tutti gli attivisti che si oppongono alle grandi opere in Italia. Il vicepremier ha sottolineato che l’attacco avvenuto negli scorsi giorni non solo danneggia l’impegno dei lavoratori ma anche l’immagine dell’Italia. Non è la prima volta che il ministro grida al complotto nelle ultime settimane: lo scorso mese ha ribadito che sono stati sabotati nel corso di un’informativa alla Camera dei deputati e di una seconda al Senato.
Il sabotaggio e la denuncia di Salvini contro i “Signori del No”
Salvini accusa i “Signori del No” dell’accaduto a Cortina d’Ampezzo e dice che a questa idea si opporrà l’Italia dei Sì lasciando intendere che l’accaduto non intralcerà i duri lavori per le prossime Olimpiadi invernali del 2026. Negli scorsi mesi e anni, diverse associazioni si sono schierate contro i giochi invernali spiegando che fossero svantaggiosi nei confronti degli abitanti e poco rispettosi dell’ambiente.
Il vicepremier ha voluto subito accusare gli attivisti come, del resto, ha fatto un mese fa quando si sono verificati quelli che presumibilmente sono sabotaggi alla rete ferroviaria italiana. Lo scorso gennaio 2025, Salvini ha affrontato due informative: una alla Camera dei deputati e la seconda al Senato.
???? SABOTAGGIO A CORTINA, ATTO GRAVE CONTRO L’ITALIA
Quanto accaduto sulla pista da bob di Cortina è un gesto vile e irresponsabile. Chi vuole sabotare le Olimpiadi del 2026 colpisce non solo l’impegno di tanti lavoratori ma anche il Paese davanti a tutto il mondo. Non ci faremo… pic.twitter.com/qEHJsGpXKl
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) February 21, 2025
La risposta di Avs
La parlamentare Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera, ha espresso i suoi dubbi sulla natura del gesto. Anche se condannato come atto doloso, Zanella ha messo in discussione la teoria del sabotaggio portata avanti dal vicepremier, suggerendo invece che si possa trattare di una manifestazione di dissenso contro il progetto.
In passato la capogruppo di Avs ha ribadito la sua posizione contraria alla pista di bob come già avevano fatto altri esponenti del partito. Secondo Zanella e Avs la pista è da considerarsi come una “grande opera devastatrice” per l’ambiente e la comunità locale. L’episodio di qualche giorno fa pone una riflessione sul confronto tra visioni politiche e sociali opposte riguardo le Olimpiadi.
Da una parte, c’è chi ritiene queste opere come un’opportunità per l’Italia e un modo per migliorare le infrastrutture e portare maggiore visibilità internazionale, dall’altra c’è chi, come parte dell’opposizione, teme che la realizzazione di grandi opere possa danneggiare l’ambiente e le comunità locali.
Il precedente con i treni sabotati
Non è certo la prima volta che il vicepremier attacca i possibili sabotatori delle infrastrutture. Salvini un mese fa si è lamentato del possibile sabotaggio della rete ferroviaria italiana a seguito dei ritardi di alcuni treni regionali. Il ministro dei Trasporti, dopo essersi assentato in prima battuta, ha affrontato due informative: una alla Camera dei deputati e la seconda al Senato.
Mentre le indagini proseguono, la questione dei ritardi dei treni sembra caduta nel dimenticatoio di fronte ai molti problemi del mondo dei Trasporti. Nel frattempo, al di là delle teorie dei sabotaggi, le parti sociali fanno pressione sul ministro e hanno invocato un altro sciopero del settore per lunedì 24 febbraio.
Articolo in tre punti
- Sabotaggio alla pista di bob di Cortina: Nella notte tra il 19 e il 20 febbraio 2025, un tubo di refrigerazione essenziale per il funzionamento della pista di bob di Cortina è stato staccato e lasciato in mezzo alla strada, bloccando la circolazione e creando disagi ai cantieri per le Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026.
- Reazioni politiche: Il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, ha condannato l’accaduto, accusando i “Signori del No” (attivisti contrari alle grandi opere) di essere responsabili del sabotaggio. Ha promesso che l’Italia continuerà a lavorare per le Olimpiadi, nonostante gli ostacoli. La parlamentare Luana Zanella ha sollevato dubbi sulla natura dell’atto, suggerendo che potrebbe essere una manifestazione di dissenso contro il progetto, piuttosto che un sabotaggio.
- Contesto di tensione e opposizione: Il sabotaggio si inserisce in un contesto di crescente opposizione alle Olimpiadi, con diversi gruppi che criticano l’impatto ambientale e sociale delle grandi opere. Questo episodio segue un precedente con i sabotaggi alla rete ferroviaria italiana, dove Salvini aveva accusato attivisti di interferire con le infrastrutture.
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