Caltanissetta: il procuratore De Luca avverte, le armi circolano come caramelle

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La situazione della mafia a Caltanissetta continua a destare preoccupazione. Salvatore De Luca, procuratore capo della provincia, ha rilasciato dichiarazioni allarmanti riguardo alla presenza di armi sul territorio, paragonandole a caramelle. Questa affermazione mette in luce la gravità della situazione, evidenziando come Cosa Nostra mantenga una logica di vendetta e controllo che risale a decenni fa. L’intervista offre uno spaccato inquietante della realtà mafiosa, con un’analisi approfondita della diffusione delle armi e delle dinamiche criminali in atto.

La diffusione delle armi a Caltanissetta

Durante un’intervista, il procuratore De Luca ha sottolineato che la provincia di Caltanissetta presenta una concentrazione di armi particolarmente elevata, con un numero di arsenali che supera le aspettative per un territorio di piccole dimensioni. Recenti sequestri hanno rivelato la presenza di armi da guerra, tra cui kalashnikov, pistole e fucili, in centri abitati con appena settemila residenti. Questo fenomeno è preoccupante non solo per la quantità di armi disponibili, ma anche per il loro potenziale utilizzo in atti violenti. De Luca ha dichiarato che, nonostante la situazione sia sotto controllo grazie all’operato della Procura, è fondamentale mantenere alta l’attenzione su questo fenomeno.

Chi possiede queste armi?

Le armi sequestrate appartengono a Cosa Nostra, che storicamente ha utilizzato armi meno sofisticate per i suoi regolamenti di conti. Tuttavia, la disponibilità di armi da guerra indica un cambiamento nelle modalità operative della mafia. Questi arsenali possono essere impiegati in azioni eclatanti, come rapine o omicidi, e la loro presenza sul territorio di Caltanissetta è un segnale di allerta. De Luca ha evidenziato che, a differenza di Palermo, dove la situazione è più controllata, a Caltanissetta si registra una subcultura mafiosa che continua a prosperare.

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Le indagini in corso

Le forze dell’ordine stanno attualmente indagando sull’origine delle armi sequestrate. Sebbene non ci siano informazioni dettagliate su ogni singolo arsenale, è emerso che esiste un mercato di armi illegali in cui è possibile acquistare un kalashnikov a circa duemila euro. Questa cifra è accessibile per le organizzazioni criminali, rendendo l’acquisto di armi relativamente semplice. Inoltre, molte di queste armi provengono dall’estero, con una parte significativa risalente al periodo dell’ex Jugoslavia e altre fabbricate in Cina.

La subcultura corleonese e il suo impatto

Il procuratore De Luca ha messo in evidenza come la subcultura corleonese sia ancora presente a Caltanissetta, manifestandosi attraverso la continua pianificazione di atti violenti da parte di Cosa Nostra. Un episodio recente ha visto la mafia tentare di organizzare un omicidio nei confronti di un imprenditore che aveva testimoniato contro un boss. Questo tipo di mentalità, che ricorda i tempi di Totò Riina, è un chiaro segnale di come la mafia continui a operare secondo logiche di vendetta e intimidazione. A differenza di altre province siciliane, dove la mafia ha adottato strategie più sottili, a Caltanissetta la violenza rimane un’opzione concreta.

La risposta delle autorità e la situazione attuale

Nonostante la gravità della situazione, De Luca ha rassicurato che la Procura di Caltanissetta è in grado di prevenire episodi violenti e di mantenere il controllo del territorio. Grazie a un lavoro di intelligence e alla collaborazione con le forze di polizia, sono stati evitati diversi atti di violenza. Tuttavia, il procuratore ha sottolineato l’importanza di avere risorse umane adeguate per affrontare la situazione. Recentemente, sono state ricevute otto domande per posti di sostituti procuratori, un segnale positivo che indica la credibilità della Procura e la volontà di migliorare l’efficacia delle indagini.

La lotta contro la mafia a Caltanissetta è quindi un tema di grande attualità, con sfide significative da affrontare. La presenza di armi e la persistente influenza di Cosa Nostra richiedono un impegno costante da parte delle autorità per garantire la sicurezza dei cittadini e prevenire il ripetersi di episodi violenti.



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