Parcheggio autobus, fioccano le multe per le auto che entrano. Il caso in consiglio comunale

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Il divieto c’è, è bello evidente, ma al momento quella è una zona che ancora gli aretini non hanno capito fino in fondo. Stiamo parlando dell’area di parcheggio degli autobus in viale Piero della Francesca, davanti alla stazione. Qui c’è la segnaletica orizzontale, quella verticale, c’era una sbarra che è stata abbattuta e da dicembre c’è anche una telecamera che emette sanzioni alle auto che entrano, sostano o si fermano anche solo per scendere una persona dalla macchina. Come ha spiegato l’assessore Alessandro Casi “l’installazione dello strumento elettronico in questione è datata 15 dicembre, ne abbiamo informato la cittadinanza, fino al 31 dicembre è scattata la sperimentazione, dal primo gennaio sono subentrate le sanzioni”. Ma tutt’ora le multe fioccano e ci sono persone che nel giro di pochi giorni ne hanno prese molte. Tra gennaio e questa parte di febbraio sarebbero centinaia i verbali emessi. Del caso si è parlato nel corso dell’ultimo consiglio comunale con una interrogazione del capogruppo Pd Donato Caporali che ha personalmente ricevuto delle segnalazioni. Caporali ha osservato che “il controllo elettronico all’ingresso della corsia che immette al parcheggio degli autobus in viale Piero della Francesca sta colpendo innumerevoli auto.” E ha poi posto delle richieste: “Non è il caso di mettere una sbarra o d’interrompere il funzionamento di questo ‘occhio’ almeno in orario notturno? C’è l’intenzione di abbonare qualche sanzione dalle molteplici ricevute dalle stesse persone che in maniera inconsapevole sono incorse nella medesima violazione reiteratamente? Quante sono le multe finora emesse dall’istituzione della corsia preferenziale controllata”?

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La risposta dell’assessore Casi

L’assessore Alessandro Casi ha spiegato il funzionamento del controllo delle violazioni all’ingresso del parcheggio degli autobus: “Non è vero che questa amministrazione ha introdotto un qualche divieto, quest’ultimo è sempre esistito. Per farlo rispettare, un tempo c’era una sbarra, peccato però che sia stata incivilmente abbattuta. Dopo di che, le auto venivano parcheggiate perfino all’ingresso della corsia impedendo l’accesso ai pullman e generando disagi alla circolazione. Abbiamo fatto di tutto per evitare questa soluzione: prima della telecamera di videosorveglianza predisponendo una segnaletica orizzontale ben visibile. E nonostante, si è continuato a parcheggiare tranquillamente violando il codice della strada. L’installazione dello strumento elettronico in questione è datata 15 dicembre, ne abbiamo informato la cittadinanza, fino al 31 dicembre è scattata la sperimentazione, dal primo gennaio sono subentrate le sanzioni. Se poi quella è un’area in cui per legge non è possibile parcheggiare, davanti alla quale si trova pure un parcheggio, dico che il principio m’induce a non accettare alcuna ‘deroga notturna’. Oggi, peraltro, la situazione si è normalizzata a tutto vantaggio dei mezzi del servizio pubblico. Registriamo la stessa criticità al punto prelievi di via Baldaccio d’Anghiari e anche su questa abbiamo posto attenzione”.

Alessandro Casi in consiglio comunale-2

Caporali e Gallorini: “Come fare cassa sulla pelle degli aretini”

“Continuiamo a ritenere eccessivamente penalizzante il sistema di videosorveglianza che regola l’accesso alla corsia adiacente al parcheggio degli autobus in viale Piero della Francesca. L’attuale misura si configura come una vera e propria ‘trappola’ per gli aretini, finalizzata unicamente a fare cassa, con la scusa di risolvere l’annoso problema segnalato dai lavoratori del trasporto pubblico. La risposta dell’amministrazione comunale alla nostra interrogazione consiliare, attraverso l’assessore competente, non ci ha soddisfatto. Vogliamo sottolineare non solo l’elevato numero di sanzioni comminate, ma anche il grave impatto economico che queste stanno avendo su molte famiglie, costrette a pagare multe inaspettate e reiterate. Un problema particolarmente evidente nei casi in cui, prima ancora di ricevere la prima notifica di infrazione, gli automobilisti abbiano inconsapevolmente commesso ulteriori violazioni. A nostro avviso, l’installazione di una semplice sbarra con modalità telepass o lettura ottica targhe per i bus avrebbe rappresentato una soluzione più equa ed efficace. Inoltre, sarebbe stato opportuno prevedere un accesso libero almeno nelle ore notturne, quando il trasporto pubblico non è operativo. Pur riconoscendo la necessità di regolamentare un’area spesso congestionata e garantire un servizio di trasporto pubblico efficiente, riteniamo che le misure adottate debbano essere equilibrate e trasparenti. L’applicazione a mo’ di gabella di sanzioni rischia infatti di trasformare un provvedimento di gestione della viabilità in un semplice strumento per incrementare le entrate comunali. Chiediamo quindi una revisione del sistema, con la possibilità di ridurre o riconsiderare le sanzioni per coloro che, in buona fede, hanno accumulato multe senza esserne consapevoli. Un’amministrazione responsabile deve tutelare sia il servizio pubblico sia i cittadini, senza ricorrere a politiche vessatorie che minano la fiducia nei confronti delle istituzioni locali”.



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