Ventimila euro alla famiglia che ha perso tutto grazie alla generosità di 289 lettori

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Una base da cui ripartire. Ieri mattina a Martiniana Po, il consigliere delegato della Fondazione Specchio dei Tempi Andrea Gavosto, accompagnato da Elisabetta Galli e Cecilia Pellizzeri, ha consegnato alla famiglia Barra i 20 mila euro raccolti grazie alla generosità di 289 donatori. «Sono emozionato, mi mancano le parole – ha dichiarato Alberto Barra -. Ciò che avete fatto è incredibile, ci regala speranza».

Alberto e la sua famiglia – composta dalla moglie Francesca, dalla mamma Susanna e da due figli adolescenti – hanno perso ogni cosa mercoledì 12 febbraio nell’esplosione che ha devastato la palazzina di due piani in cui abitavano, in via Roma, e provocato la morte di Fabrizio Aimo Boot, 57 anni, i cui funerali sono stati celebrati l’altro ieri a Martiniana.

Dopo l’esplosione e l’incendio che ha devastato la casa, l’intero immobile è pericolante, e la famiglia Barra ha perso le due auto, gli arredi, gli abiti, ma anche documenti ed effetti personali. «Mia moglie e mia figlia – racconta Barra – sono state dimesse dall’ospedale e viviamo in casa di parenti e amici. Nei primi giorni dopo l’incidente non avevo nulla, nemmeno un vestito per cambiarmi, né un telefono». Francesca Barra era stata ricoverata in ospedale a Savigliano per l’intossicazione da fumo e per una frattura al costato.

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La Fondazione Specchio dei Tempi ha voluto essere presente, trasformando la solidarietà di tanti in un aiuto concreto. «Da sempre – ha ricordato Gavosto – il nostro impegno è stare accanto a chi si trova ad affrontare momenti difficili, offrendo un sostegno concreto dopo la tragedia che li ha colpiti. In questa occasione abbiamo voluto anche rivolgere un ringraziamento speciale a Korka Deme, Diallo Mamadou Lamarana, Oumar Diakitè, Oumar Diallo Alpha e Yaya Traore, i giovani africani che, con grande coraggio, hanno salvato mamma e figlia di 15 anni dalle fiamme. Il loro gesto di straordinaria generosità rappresenta un esempio di altruismo e vicinanza al prossimo».

A Martiniana sono ancora ben visibili i segni della tragedia. Via Roma è chiusa al transito, le macerie occupano buona parte della strada e la palazzina della famiglia Barra è sempre lì, pericolante.

Transitando davanti alla casa distrutta, per Alberto e Francesca Barra l’emozione è forte. Il ricordo va inevitabilmente alla sera dell’esplosione. Francesca, con occhi lucidi, ricorda l’esplosione, il fumo, le fiamme, il dolore improvviso, ma anche quella mano che all’improvviso, tra le fiamme l’ha aiutata ad uscire. Quella dei giovani africani, che si trovavano nelle vicinanze e sono intervenuti immediatamente. Un gesto di coraggio seguito pochi minuti dopo dall’incessante lavoro di carabinieri e vigili del fuoco che hanno tratto in salvo la mamma di Alberto, ancora intrappolata in casa, intervenendo tra il pericolo di crolli e l’esplosione dei serbatoi delle auto posteggiate in cortile.

Il sindaco di Martiniana, Valderico Berardo, ha ribadito che nei prossimi giorni scriverà al prefetto e al Presidente della Repubblica per chiedere un riconoscimento ufficiale per il gesto di coraggio degli africani. Per quel che riguarda i prossimi passaggi, aggiunge: «C’è un’indagine aperta e l’immobile è sotto sequestro. Purtroppo questa condizione crea delle ripercussioni sulla vita del paese. Non appena possibile pubblicheremo un’ordinanza di abbattimento della struttura, così potremo consentire il rientro in casa delle famiglie che abitano negli immobili vicini, sgomberati per rischio crollo, e della onlus che accoglie i richiedenti asilo».

Complessivamente sono poco meno di 40 le persone sgomberate. Le famiglie stanno cercando ospitalità presso parenti e amici, mentre i 25 ospiti della cooperativa «Alpi del Mare» sono stati ricollocati in altre strutture dell’organizzazione. Alcuni di loro stavano seguendo dei corsi scolastici nel Saluzzese e, al momento, hanno dovuto sospendere la frequenza.

La consegna dei 20 mila euro raccolti da Specchio dei Tempi è avvenuta alla presenza del sindaco, dei ragazzi africani e del referente dei servizi sociali dell’Asl Cn1 Fabrizio Castellino. «La generosità dei lettori de La Stampa – ha sottolineato Barra – è stata enorme. Non ci attendevamo un supporto del genere. Io e la mia famiglia siamo davvero commossi».

Nei giorni scorsi anche la comunità locale si è mobilitata per aiutare i Barra. La parrocchia di Martiniana, con il parroco don Remigio Luciano, ha coordinato la raccolta di cibo, vestiario e mobili. La scuola Alberghiera di Barge, frequentata dalla figlia, ha raccolto il materiale scolastico per rimpiazzare quello perso nell’incendio.

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