Mentre il boom immobiliare di Milano si attenua, gli investitori puntano su una Roma rinnovata – 21/02/2025

Dopo aver fatto investimenti immobiliari a Milano, l’architetto italiano Giuseppe Pezzano sta ora cercando un posto a Roma per creare una seconda casa e uno studio, dato che il settore immobiliare sottosviluppato della capitale italiana attira nuova attenzione.

La caccia all’immobile di Pezzano evidenzia un cambiamento più ampio che ha messo Roma nel mirino degli investitori immobiliari professionali, dopo che l’area di Milano ha assorbito più della metà dei loro investimenti in Italia negli ultimi cinque anni, secondo i dati del think tank Scenari Immobiliari. Ora i prezzi alle stelle e le indagini giudiziarie sulla velocizzazione dei permessi di costruzione hanno frenato il mercato della capitale finanziaria italiana, mentre la spesa pubblica a Roma per l’Anno Santo cattolico e un atteggiamento più amichevole da parte dell’amministrazione locale attirano gli investitori che vedono un affare.

“A Milano, con 400.000 euro (420.000 dollari) si ottiene un brutto monolocale, a Roma si può vivere in un edificio di fine ‘800”, ha detto Pezzano.

“L’architettura di Roma, i suoi panorami aperti e la sua gente la rendono la città più bella del mondo. Voglio una finestra che si affacci su questa bellezza. E credo di poter trovare nuovi clienti lì: Roma è al culmine di un rinascimento architettonico”.

Roma ha rappresentato il 17% di tutti gli investimenti immobiliari professionali dello scorso anno in Italia, in crescita rispetto alla media dell’11% nel periodo 2020-2024, secondo i dati della società di servizi immobiliari JLL. Gli investitori immobiliari professionali hanno investito 1,7 miliardi di euro in progetti a Roma lo scorso anno, il doppio rispetto al 2023. L’Anno Santo, che si prevede aggiungerà altri 10 milioni di arrivi turistici ai 22 milioni di record dello scorso anno, ha alimentato fino a 8 miliardi di euro di spesa pubblica per rinnovare le aree centrali e rafforzare le infrastrutture.

Per promuovere il rinnovamento urbano in una città costellata da antiche rovine e da alcune delle chiese e fontane più spettacolari del mondo, Roma ha approvato a dicembre nuove regole urbanistiche, che aveva aggiornato l’ultima volta nel 2008.

La città sta anche cercando di ridurre il divario con la più efficiente capitale finanziaria italiana e di alleviare le lotte quotidiane dei residenti con i trasporti pubblici, le strade piene di buche e la spazzatura non raccolta.

IL RINASCIMENTO DI ROMA

Il gestore globale di investimenti immobiliari Hines sta attualmente lavorando per assicurarsi il suo primo progetto a Roma, dopo essersi concentrato finora sul nord Italia.

“Crediamo che Roma abbia il potenziale per vivere il rinascimento immobiliare che Milano ha vissuto nell’ultimo decennio”, ha dichiarato Mario Abbadessa, country head di Hines Italia.

Il divario tra i 12.000-14.000 euro al metro quadro di un appartamento nel centro di Milano e gli 8.000-9.000 euro di un immobile equivalente a Roma è “eccessivo”, ha detto Abbadessa. Roma è anche più economica di altre capitali dell’Europa meridionale come Lisbona o Atene.

L’Esposizione Universale del 2015 ha dato il via ad un boom immobiliare a Milano, con un aumento medio dei prezzi delle case del 27% nel periodo 2014-2024, o del 52% nelle aree semicentrali, secondo i calcoli della società di consulenza PwC.

Al contrario, i prezzi delle case di Roma sono diminuiti del 14,4% nell’ultimo decennio, secondo il think tank Nomisma.

Gli investitori vedono il valore. Roma rappresenta la maggior parte degli investimenti dell’azienda ceca CPI Property Group in Italia, che hanno raggiunto 1,5 miliardi di euro da soli 53 milioni nel 2018, ha detto una persona a conoscenza della questione.

Su scala più piccola, i progetti a Roma del valore di 30 milioni di euro costituiscono oltre la metà del portafoglio immobiliare del gruppo italiano Hera Holding, in aumento rispetto a un quinto del 2018.

‘RISCHIO BUREA’ Il consigliere comunale di Roma Maurizio Veloccia ha riconosciuto che Roma ha dovuto ripristinare la sua credibilità con gli investitori.

Molti costruttori di Roma, spesso piccole aziende a conduzione familiare, non sono sopravvissuti alle recessioni che l’Italia ha subito tra il 2008 e il 2013.

“E gli esterni non erano interessati a intervenire a causa del ‘rischio burocrazia’”, ha detto Veloccia a Reuters.

“I progetti si sono bloccati a metà strada e questo si è riflesso negativamente sull’opinione pubblica, rafforzando l’idea che gli investimenti immobiliari siano un pericolo”.

Segnando un cambiamento di atteggiamento, Roma ha riaperto al pubblico il suo dipartimento di pianificazione urbana, che era diventato digitale durante la pandemia globale.

Per ridurre i rischi e i costi per gli investitori che devono affrontare processi di approvazione lunghi e incerti, l’amministrazione ha aumentato i suoi poteri decisionali. Ha anche eliminato le restrizioni, come il limite di 60 camere per gli hotel nel centro città, e ha rimosso 700 edifici da un elenco di proprietà protette che ostacolavano la ristrutturazione.

“Con il Giubileo che funge da catalizzatore, Roma deve ora dimostrare di essere in grado di affrontare le questioni che per tanto tempo hanno frenato gli investimenti immobiliari”, ha dichiarato Francesca Zirnstein, Direttore Generale di Scenari Immobiliari.

Alcuni progetti edilizi bloccati stanno ricevendo una seconda vita.

Un esempio è il sito “Ex Fiera di Roma”, un’area di 76.000 metri quadrati ex centro congressi la cui ristrutturazione è in stallo da 20 anni.

Un fondo sostenuto dalle banche UniCredit e illimity possiede il sito, e lo sviluppatore ARECneprix sta trasformando più della metà dell’area in edifici, per lo più residenziali, compresa una parte di alloggi sociali. L’edilizia sociale è la chiave degli sforzi di Roma per evitare di seguire le orme di Milano, dove i residenti vengono espulsi a causa dell’afflusso di ricchi stranieri che sfruttano le agevolazioni fiscali.

Le dimensioni di Roma sono viste come un’ulteriore difesa contro la gentrificazione.

“Non vedo Roma diventare una nuova Milano, è troppo grande e piena di famiglie e studenti, non di professionisti di alto livello”, ha detto Paola Salvetti, residente a Roma.

(1 dollaro = 0,9560 euro)