Effettua una nuova ricerca
More results...
Trentino Alto Adige prima regione in Italia manodopera straniera. Andrea Grosselli, segretario della Cgil del Trentino: «Fermiamo lo sfruttamento»
Cinque miliardi e mezzo di euro. È la cifra con cui i lavoratori immigrati hanno contribuito al Pil del Trentino Alto Adige nel 2023, ovvero il 10,5% del totale. Questa statistica, elaborata dalla Fondazione Leone Moressa nel Rapporto annuale 2024 presentato mercoledì al governo a Roma, racconta come la nostra regione superi la media italiana (8,8%) e sia prima nel Nordest. In Italia, se si guarda alla quantità di manodopera necessaria da oggi al 2028, il Trentino Alto Adige è la regione che ne assorbe di più grazie ai lavoratori stranieri: il 31,7%, molto sopra la media nazionale (21,3%). Dietro questi contributi ci sono i 52.647 residenti stranieri in provincia di Bolzano, il 9,9% dei totali, e i 45.620 (l’8,4% del totale) in provincia di Trento. Sono inoltre immigrati il 10,6% degli imprenditori in Alto Adige e il 7,4% in Trentino. Chi viene dall’estero nel nostro territorio e non si lancia nell’imprenditoria, trova impiego in diversi settori.
L’edilizia
«Il 40% dei lavoratori dell’edilizia in Trentino hanno passaporto straniero — spiega Andrea Grosselli, segretario della Cgil del Trentino —. Ci sono numeri alti anche nel turismo, nella manifattura e nell’agricoltura, dove durante la stagione della raccolta della frutta abbiamo grandi ingressi dall’est Europa. Lo stesso vale per logistica, ingrosso e assistenza domiciliare. Il Trentino è in una doppia tenaglia, in cui i lavoratori italiani formati se ne vanno. Questo trend va modificato con la qualificazione del lavoro e l’integrazione, combattendo lo sfruttamento». Inoltre, spiega lo studio, i lavoratori immigrati percepiscono in media quasi 13mila euro in meno degli italiani in Alto Adige e 11mila in Trentino, rappresentando il 16,6% dei contribuenti totali in regione. «Visto il difficile momento legato al calo demografico, la presenza di questi lavoratori contribuisce al mantenimento del nostro sistema produttivo — spiega il presidente della Camera di Commercio di Trento Andrea De Zordo —. Può garantire la crescita e competitività del nostro tessuto economico. Questo però solo se tutti i lavori immigrati sono qualificati e preparati a rispondere alle esigenze del nostro mercato del lavoro, dei sistemi di sicurezza e della lingua. È indispensabile investire sulla loro formazione per favorire una migrazione qualificata dopo aver compreso le nostre reali necessità».
Canali d’ingresso
In questo senso, le categorie chiedono sforzi maggiori sia alle amministrazioni che alle aziende. «Abbiamo chiesto alla Provincia di governare questo flusso e creare canali di ingresso e fare formazione direttamente nei paesi d’origine, come fa la Germania — spiega Davide Cardella, direttore di Asat Federalberghi del Trentino —. La presenza di lavoratori stranieri nel nostro settore è in aumento, dopo il Covid c’è stata una disaffezione dei nostri connazionali. Nel 2023 avevamo 17mila lavoratori stranieri su 55mila totali. Vengono da Albania, Nord Africa, Bangladesh e Ucraina, e sono occupati stagionalmente». «Da noi la stagione turistica dura anche 11 mesi, è il momento di diminuire la precarietà — spiega Cristina Masera, segretaria della Cgil/Agb Alto Adige —. Anche trasferendosi con l’intera famiglia i lavoratori stranieri contribuiscono a Pil, tasse e pensioni».
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
Informativa sui diritti di autore
Questa è una parte dell’articolo originale
Vuoi approfondire l’argomento, criticarlo, discutere
come previsto dalla legge sul diritto d’autore art. 70
Sei l’autore dell’articolo e vuoi richiedere la rimozione?
Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: “Il riassunto, la citazione (source link) o la riproduzione di brani o di parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi se effettuati per uso di critica o di discussione, nei limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera; se effettuati a fini di insegnamento o di ricerca scientifica l’utilizzo deve inoltre avvenire per finalità illustrative e per fini non commerciali