Immobiliare commerciale in Italia: gli ultimi dati e le previsioni

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Il 2024 si è rivelato un anno eccezionale per il settore immobiliare commerciale in Italia. Il volume d’investimenti è ammontato a quasi 10 miliardi di euro, con un incremento del 47% rispetto al 2023. È quanto evidenziato dal market outlook di CBRE, società leader nella consulenza immobiliare, che mostra come il mercato immobiliare nostrano si stia consolidando in una posizione di rilievo a livello europeo, attirando l’attenzione di investitori internazionali e locali in cerca di opportunità concrete. Durante l’edizione 2025 di Perspective, l’appuntamento annuale di CBRE giunto alla decima edizione, è stato sottolineato come l’Italia rappresenti uno dei mercati più dinamici e resilienti per il real estate.

“Un decennio di Perspective è la storia di un mercato che ha più volte cambiato volto e confini, dieci anni a cavallo di un evento globale senza precedenti come la pandemia, che ha messo inevitabilmente in discussione il real estate a tutti i livelli, e dove oggi l’Italia, con il quarto risultato annuale più alto di sempre, si posiziona tra i paesi di punta su cui investire” ha commentato Mirko Baldini, amministratore delegato CBRE Italia, in apertura di evento.

Questi risultati, confermano l’importanza strategica del settore immobiliare in Italia, un mercato in continua evoluzione che continua a offrire ottimi punti d’ingresso per gli investitori.

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In questo articolo:

  • Fiducia nella crescita dell’immobiliare in Italia
  • In Italia cresce l’interesse per l’Operational real estate
  • Il ruolo della sostenibilità nel settore immobiliare

 

Fiducia nella crescita dell’immobiliare in Italia

Per il nuovo anno le stime del CBRE vedono una prosecuzione della crescita, dopo che tra il 2015 e il 2024 il totale degli investimenti nel commercial real estate ha sfiorato i 100 miliardi di euro, dato complessivo non solo italiano.

Il sentiment degli investitori per il 2025 appare estremamente positivo. L’Italian Investor Intentions Survey di CBRE, che ha coinvolto oltre 230 investitori attivi – tra fondi, istituti di credito, banche e privati – ha rivelato che il 75% di questi soggetti si dichiara ottimista sulla ripresa delle attività di investimento nel nuovo anno, mentre il 64% è pronto ad aumentare le proprie acquisizioni.

Secondo Giulia Ghiani, responsabile Research & Data Intelligence Italy di CBRE, la “normalizzazione delle politiche monetarie e i processi di repricing degli scorsi anni hanno creato ottimi punti di ingresso, alimentando l’entusiasmo degli investitori”.

Si mettono in luce, in particolare, i settori Living, Hotel e Retail: i giudizi positivi per il segmento Living passano dal 26% al 28%, l’Hotel cresce dal 16% al 18% e il Retail, che ha registrato un incremento del 236% nel 2024, sale dal 7% all’11%. Il segmento Industrial & Logistics rimane tuttavia quello che riscuote la maggiore richiesta, con il 29% delle preferenze espresso dagli investitori.

 

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In Italia cresce l’interesse per l’Operational real estate

Il segmento dell’Operational real estate si presenta come uno dei più attivi negli ultimi anni, anche in Italia. Costituito da immobili utilizzati per attività aziendali od operative – studentati, data center, strutture sanitarie – combinano la possibilità di ottenere flussi di cassa stabili derivanti dall’affitto delle proprietà con la capacità di migliorare il valore del bene grazie a una modellistica operativa dinamica.

In questo segmento, secondo l’analisi del CBRE, il 2025 potrebbe essere un anno chiave. Nell’ultimo biennio i volumi di investimento hanno raggiunto i 2,8 miliardi di euro, con un incremento del 16% rispetto ai due anni precedenti. Il 70% degli investitori si dichiara interessato al comparto, in particolare ai tre settori indicati poco sopra.

Silvia Gandellini, responsabile Capital Markets Italy di CBRE, ha sottolineato come l’Operational real estate “un insieme di asset class dinamiche e strategiche per gli investitori, grazie alla sua capacità di generare valore attraverso la gestione attiva e l’innovazione dei servizi, rispondendo a una domanda sociale strutturalmente solida, senza rinunciare ai ritorni finanziari”.

 

Il ruolo della sostenibilità nel settore immobiliare

L’attenzione alla sostenibilità e alla trasparenza è sempre più centrale nell’agenda del settore immobiliare, anche in Italia. Secondo la ricerca di CBRE, il 68% degli investitori prevede di adeguare gli edifici esistenti per soddisfare gli standard ESG, mentre il 60% sta attivamente investendo in green building. La valutazione dei rischi legati al cambiamento climatico è considerata fondamentale dal 95% degli investitori, e il 45% è disposto a pagare un premio superiore al 10% per asset sostenibili. Inoltre, il 70% degli investitori utilizza risorse proprie per l’adeguamento degli edifici, anche se il 37% richiede un supporto dagli inquilini, evidenziando la crescente importanza dei green lease e dei green loan per ottenere finanziamenti a condizioni vantaggiose.





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