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Sora, il chiacchieratissimo generatore di video AI di OpenAI, ha fatto sognare tutti sin dal suo annuncio lo scorso anno. Anche nella versione “Turbo“, limitata a video di 20 secondi n Full HD, riesce a produrre immagini sorprendentemente realistiche con movimenti fluidi.
Come funziona Sora di OpenAI?
Con Sora basta scrivere un prompt, caricare un’immagine o un video, e il sistema fa tutto il resto, rendendo la creazione video molto più semplice rispetto ai metodi tradizionali.
Una delle funzioni più interessanti è quella che permette di modificare parti specifiche del video usando semplici istruzioni in linguaggio naturale (es. “aggiungi dei gabbiani sullo sfondo“). Si possono anche selezionare i fotogrammi d’impatto e allungarli per creare scene complete, dando ritmo ed enfasi dove serve.
I loop, invece, permettono di creare video che si ripetono (in loop, appunto), perfetti se si vuole generare uno sfondo animato per una presentazione o un effetto visivo particolare. E se hanno due video diversi che vorrebbero mettere insieme? Nessun problema: si possono fondere in un unico filmato, creando transizioni originali che sarebbero complicate da realizzare con i programmi tradizionali.
Con la funzione Storyboard si possono organizzare le scene come si preferisce, spostandole lungo una linea temporale personale, un po’ come fanno i registi quando pianificano le riprese. Questo aiuta a costruire una storia più coerente e a visualizzare meglio il progetto finale. E se si ha bisogno di ispirazione per lo stile, ci sono già diverse opzioni pronte all’uso come “Cartone animato” o “Film noir”, che danno subito un aspetto professionale al lavoro.
I limiti della versione attuale di Sora
Ma non è tutto oro quel che luccica. Prima di tutto perché Sora in Italia non è ancora disponibile (come nel resto dell’Europa e nel Regno Unito). A meno che non si voglia usare una VPN, ma a proprio rischio e pericolo. Inoltre, è vero che il generatore è incluso con ChatGPT Plus, ma è possibile generare solo 50 video al mese a 720p e della durata di 5 secondi. Senza considerare che non consente di creare video di persone. Per avere la massima libertà, oltre che una qualità migliore, bisogna sottoscrivere il piano Pro che costa 200 dollari al mese.
Un aspetto positivo, al di là del costo, è che OpenAI ha implementato misure di sicurezza per prevenire abusi, come watermark visibili e metadati per indicare contenuti generati dall’AI, oltre a restrizioni sull’upload di certi tipi di contenuto.
Sora è senza dubbio uno strumento potentissimo, del resto se ha sedotto anche Hollywood qualche motivo ci sarà… per molti però resta un sogno ancora lontano, almeno per ora.
5 generatori di video AI alternativi da provare ora
L’arrivo di Sora ha davvero cambiato le carte in tavola nel mondo dei video generati con l’intelligenza artificiale. In risposta, sono spuntati diversi concorrenti made in China, mentre nomi già noti come Runway e Pika Labs hanno dovuto aggiornare in fretta i loro prodotti per non restare indietro. Nel frattempo sono arrivati anche nuovi progetti interessanti come Haiper, Dream Machine di Luma Labs e Mochi-1, che è completamente open source.
Naturalmente, ognuno di questi strumenti ha i suoi punti di forza. Alcuni funzionano sorprendentemente bene, quasi come Sora Turbo, mentre altri sono pensati più per l’utente medio che per i professionisti.
1. Runway
Runway è stato il primo a lanciare un generatore di video AI commerciale e da allora ha continuato a migliorarlo e ad aggiungere nuove funzionalità.
Con il lancio di Gen-3, ora si possono creare video a partire da 10 secondi. Oltre al modello text-to-video, Runway ha aggiunto le opzioni image-to-video e video-to-video, l’estensione delle clip, un lip synch molto accurato e Act-One. Questa nuova funzione consente di animare un personaggio partendo da un’immagine o un video di riferimento. Caricando una “performance di guida” – ovvero un filmato di una persona che recita o si muove – l’intelligenza artificiale è in grado di replicare con precisione espressioni facciali, movimenti della bocca e altro ancora.
A settembre 2024, Runway ha stretto una partnership con Lionsgate, fornendo allo studio accesso ai suoi strumenti di AI generativa. Questa collaborazione mira a integrare l’AI nel processo creativo, assistendo in attività come lo storyboarding, la creazione di scenari di sfondo e gli effetti speciali, semplificando i flussi di lavoro di produzione e riducendo i costi.
2. Dream Machine di Luma Labs
Luma Labs ha svelato Ray2, la sua ultima versione del suo generatore. Ray2 permette di creare video con movimenti che sembrano davvero naturali – più fluidi, veloci e coerenti. Anche la fisica degli oggetti è notevolmente migliorata, tanto che i risultati sono molto più convincenti rispetto al passato. Ray2 è stato addestrato con una potenza di calcolo dieci volte superiore al predecessore, e si vede: ora è molto più probabile ottenere un video utilizzabile al primo colpo, senza bisogno di continue correzioni.
Dream Machine sembra essere spuntata dal nulla all’inizio di quest’anno, offrendo livelli impressionanti di realismo, aderenza al prompt e movimento naturale. Offre anche una generazione iniziale di video di 5 secondi, keyframe ed estensioni.
L’ultima versione va oltre la semplice generazione di video, trasformando Dream Machine in un partner creativo. Si tratta di un’interfaccia in stile chatbot dove si può collaborare con l’IA per creare immagini, video e progetti.
3. Kling
Kling AI è un generatore di video AI della società Kuaishou. Riesce a creare video più lunghi degli altri strumenti simili, con movimenti molto più naturali. Segue meglio le indicazioni che gli si forniscono e sa gestire scene con diverse inquadrature.
È anche super intuitivo, il che non guasta. Si può partire da un’immagine o semplicemente descrivere cosa si vuole, e lui migliora automaticamente la qualità. I video possono durare dai 5 ai 10 secondi. Ma la vera magia è come trasmette le emozioni, sia attraverso i movimenti della telecamera che nelle espressioni dei personaggi che crea.
4. Hailuo di MiniMax
Hailuo di MiniMax ha debuttato all’inizio dello scorso anno e in breve tempo è diventato uno dei migliori generatori di video AI sul mercato, grazie a movimenti realistici e un rendering video di alta qualità. Da allora ha lanciato modelli image-to-video, di generazione di testo e suono, oltre a una nuova interfaccia.
5. Haiper
Haiper funziona in modo un po’ diverso dagli altri generatori video AI. Invece di permettere di controllare ogni minimo dettaglio del movimento, hanno preferito concentrarsi sulla creazione di un sistema che capisce davvero bene quello che gli si chiede di fare.
All’inizio dell’anno, a gennaio, hanno lanciato la loro app Haiper AI Video Art Generator su iPhone e iPad. L’applicazione consente di trasformare i propri video in opere d’arte vere e proprie. È un modo nuovo per esprimere la creatività senza bisogno di essere un esperto di video editing.
6.Pika
Pika permette di creare video dinamici da prompt testuali o immagini e di generare video con un movimento più fluido e un aspetto più realistico. Offre una serie di funzionalità progettate per migliorare la creatività e semplificare il processo di creazione video.
I controlli cinematografici della telecamera permettono di applicare movimenti avanzati per aggiungere un tocco professionale ai video. L’ultima novità di Pika sono i Pikadditions, che permettono di integrare elementi unici in video esistenti, consentendo l’aggiunta di componenti sorprendenti e fantastici per migliorare la creatività.
7. Mochi-1 di Genmo
Mochi-1 è un modello open-source che è stato adattato e perfezionato dalla comunità da quando è stato rilasciato da Genmo. Il generatore permette di creare video abbastanza velocemente e può funzionare su un PC da gioco di fascia alta – gli altri funzionano tutti sul cloud. Può anche essere personalizzato e adattato per lavorare con i brand e requisiti specifici.
Genmo prevede di rilasciare Mochi 1 HD prima della fine dell’anno, che supporterà la generazione video a 720p con una maggiore fedeltà e un movimento ancora più fluido. Inoltre, sta lavorando sulle capacità image-to-video per offrire agli utenti un controllo più preciso sugli output.
Per chi è interessato a esplorare le capacità di Mochi 1, Genmo offre un playground ospitato dove gli utenti possono generare video dai propri prompt. Gli sviluppatori possono anche accedere ai pesi e al codice sorgente del modello attraverso piattaforme come Hugging Face e GitHub.
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