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La manovra di fine 2024 è stata presentata all’Assemblea Regionale Siciliana, con un focus particolare sull’Istituto Regionale per il Finanziamento alle Industrie in Sicilia (Irfis). In dotazione ci sono trenta milioni di euro, di cui venti destinati alle medie imprese operanti in Sicilia, erogati attraverso il Fondo Sicilia sotto forma di finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto.
I restanti dieci milioni saranno destinati alle micro e piccole imprese che decidono di consorziarsi. Il contributo potrà essere richiesto anche per fusioni o acquisizioni di rami d’azienda, a patto che il risultato sia una nuova impresa di medie dimensioni operante in Sicilia per almeno cinque anni.
L’assessorato all’Economia, guidato da Alessandro Dagnino, supervisionerà gli interventi a favore delle imprese attraverso una cabina di regia, mentre un decreto assessoriale definirà le condizioni e le modalità per la concessione degli aiuti.
Irfis avrà anche un ruolo chiave nel “prestito d’onore” destinato agli studenti universitari siciliani. La misura prevede fino a 10.000 euro di prestito per coloro che scelgono di studiare negli atenei siciliani. Gli interessi saranno coperti dalla Regione attraverso Irfis, con l’obiettivo di rallentare l’esodo di giovani talenti verso altre città. Il fondo previsto per questa misura è di sei milioni di euro, destinati a coprire gli interessi sui prestiti e la creazione di un fondo di garanzia che coprirà fino al 30% del finanziamento.
Il prestito avrà una durata decennale e sarà accessibile a studenti iscritti al primo anno universitario. Gli studenti degli anni successivi dovranno dimostrare di aver conseguito almeno il 50% dei crediti formativi previsti per ciascun anno accademico, con un ISEE inferiore a 20.000 euro.
Per facilitare l’attuazione di queste misure, verrà costituito un tavolo tecnico tra la Regione Siciliana, Irfis e Abi Sicilia per stipulare una convenzione con gli istituti di credito aderenti all’iniziativa.
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