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Bonus 1.500 euro solo per gli studenti delle scuole paritarie. Cosa dice l’emendamento di FdI #finsubito prestito immediato


Roma, 14 novembre 2024 – Un Bonus studente da 1.500 euro, ma solo per chi frequenta le scuole paritarie. E’ un provvedimento destinato a far discutere quello avanzato da un emendamento alla Manovra firmato dal deputato Fratelli d’Italia, Lorenzo Malagola.

Studenti in aula (foto generica)

Il Bonus studente da 1500 euro

Dal 2025 alle famiglie che hanno un reddito Isee fino a 40mila euro viene riconosciuto un voucher, “spendibile esclusivamente presso una scuola paritaria”, per un importo annuale massimo pari a euro 1.500 per ogni studente frequentante. Il finanziamento complessivo fissato è pari, massimo, ad euro 65 milioni annui. È quanto prevede un emendamento firmato dal deputato FdI Lorenzo Malagola, alla manovra. Servirà un decreto del ministero dell’Istruzione per attuare la misura.

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L’emendamento

“A partire dall’esercizio finanziario 2025, alle famiglie con reddito Isee non superiore ad euro 40.000,00 è riconosciuto un voucher, spendibile esclusivamente presso una scuola paritaria, per un importo annuale massimo pari a euro 1.500”

In quale grado di scuole si potrà utilizzare

Il bonus di 1500 euro è riconosciuto “per ogni studente frequentante una scuola paritaria primaria, secondaria di I grado o il primo biennio di una scuola paritaria di II grado“. In pratica il bonus sarebbe utilizzabile a partire dalle elementari fino al biennio della scuola superiore.

Come si calcolerà il Bonus

 “L’effettivo ammontare del voucher per ogni studente è calcolato sulla base di scaglioni inversamente proporzionali al reddito Isee e nei limiti di un finanziamento complessivo pari ad euro 65 milioni annui. Nello stato di previsione della spesa del Ministero dell’istruzione e del merito è istituito un fondo dedicato agli interventi del presente comma, pari a 16,25 milioni per l’anno 2025, 65 milioni per l’anno 2026, 65 milioni per l’anno 2027″, si legge ancora nel testo della proposta.

Le parole del ministro Valditara

“Il governo è ben consapevole della importanza di assicurare il diritto dei ragazzi, a prescindere dal reddito, a studiare nelle scuole paritarie”. Lo afferma il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara a proposito dell’emendamento del deputato di Fdl Lorenzo Malagola alla manovra che prevede dal 2025 un voucher spendibile esclusivamente in una scuola paritaria alle famiglie che hanno un reddito Isee fino a 40mila euro. “Stiamo riflettendo su questo argomento importante e stiamo già lavorando per individuare soluzioni praticabili”, ha concluso il ministro.

La reazione del sindacato

“Un emendamento che va nella direzione opposta alle nostre rivendicazioni. Se ci sono fondi disponibili, i finanziamenti devono servire, prioritariamente ad aumentare le retribuzioni del personale per colmare la loro progressiva perdita di potere d’acquisto. Invece, da un lato si incentiva la frequenza della scuola privata, dall’altro, nella scuola statale, si prevedono tagli pari a 5.660 docenti e 2.174 Ata. Più che incentivare indirettamente le iscrizioni alle scuole paritarie, bisognerebbe invece ripartire con il potenziare prima la scuola statale, nazionale e laica di questo Paese per garantire a tutti lo stesso diritto all’istruzione. Sono prove tecniche di privatizzazione? Resteremo vigili e attenti e non resteremo a guardare, a partire dalla mobilitazione del prossimo 29 novembre”, ha commentato Giuseppe D’Aprile, segretario Uil Scuola.

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“La notizia desta sconcerto, con decine di migliaia di famiglie che fanno fatica a vedersi garantito il diritto allo studio previsto dalla Costituzione per i propri figli che frequentano la scuola pubblica statale, si dirottano risorse verso coloro che possono permettersi la scuola paritaria”. E’ il commento del coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti Vito Carlo Castellana in merito all’emendamento presentato da alcuni deputati di FdI che preveda un voucher di 1.500 euro per chi iscrive i figli alle scuole paritarie. ”Sarebbe utile e auspicabile piuttosto – afferma Castellana – un voucher che copra le spese di libri di testo e trasporti per gli studenti in difficoltà economica che frequentano la scuola pubblica statale”.

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“Mentre con la legge di bilancio si taglia la scuola pubblica, quella che lo Stato dovrebbe garantire a tutti e tutte, la maggioranza di Governo propone un bonus di 1500 euro per frequentare le scuole private. Quindi non ci sono soldi per il rinnovo contrattuale degli insegnanti, si tagliano 8mila posti tra personale docente e Ata, non si assumono i precari su tutti posti disponibili, ma si trovano le risorse per il sistema privato”. Lo dichiara Gianna Fracassi, segretaria generale della FLC CGIL. “E` un Governo che ha gettato la maschera e opera scientemente contro la scuola pubblica, calpestando la Costituzione. Motivo ulteriore per aderire alle iniziative di mobilitazione e allo sciopero generale del 29 novembre”, conclude.

L’opposizione: maggioranza a braccetto coi miliardari

“Un paese appaltato a uno stato parallelo, mentre si fa di tutto per distruggere quello vero. Quello che appartiene a tutti. Una destra che più destra non si può. Tagliano su sanità e scuola pubblica e intanto vanno a braccetto con i miliardari”. Così su X, Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati commentando l’emendamento di Fdi per le scuole paritarie.

“Le scelta di governo e maggioranza di togliere ulteriori risorse alla scuola pubblica per dare fondi alle scuole private è il perfetto manifesto ideologico di questa destra. Uno scandalo assoluto. Una vergogna senza fine. Il voucher per chi frequenta le scuole paritarie è uno schiaffo inaccettabile alla nostra scuola pubblica, sempre piu’ martoriata dalle politiche dell’esecutivo”. Cosi’ l’ex presidente della Camera Roberto Fico, presidente del Comitato di garanzia del Movimento 5 Stelle.



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