L’Apsp Santa Maria di Cles ha un nuovo Nucleo Alzheimer

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CLES. Una
grande festa di comunità: è quella che si è tenuta ieri pomeriggio presso
l’Apsp Santa Maria di Cles, per l’inaugurazione del nuovo Nucleo Alzheimer.


“Sappiamo quanto oggi la demenza caratterizzi la tipologia di ospiti che
vengono accolti nelle Rsa e le esperienze anche territoriali che ho avuto modo
di conoscere da vicino, ci dicono che la strutturazione di questi spazi
permette di far stare meglio le persone, perché aiuta a ridurre i problemi
comportamentali e il disorientamento delle persone. Si tratta di un intervento
importante, finanziato e avviato ancora nella precedente legislatura con
l’allora assessore Stefania Segnana.
Intervento che oggi si inserisce nel piano di revisione del welfare per gli
anziani che sto portando avanti in sinergia con il Dipartimento e l’Azienda
sanitaria. Grazie a un percorso di ascolto, nel dicembre 2024 sono state
infatti definite nuove direttive, con azioni concrete già avviate: aumento dei
posti letto convenzionati, ampliamento dei centri diurni e miglioramento del parametro
del personale. Parallelamente, sono stati attivati gruppi di lavoro per
potenziare l’offerta delle Rsa e rivedere il supporto domiciliare, con
particolare attenzione ai caregiver, affinché le risposte ai bisogni delle
persone con demenza siano sempre più efficaci e mirate. Auspico che questo
nuovo Nucleo diventi un modello ed occasione di sperimentazione di buone
pratiche anche per altre strutture. È importante, infatti, che ci siano scambi
e contaminazioni tra case di riposo per crescere insieme e migliorare, insieme,
tutto il sistema trentino”.

Sono state queste le parole dell’assessore alla salute e
politiche sociali, Mario Tonina
durante la cerimonia. Tonina ha voluto anche ringraziare tutte le persone a
vario titolo impegnate nella realizzazione del nuovo Nucleo Alzheimer e più in
generale nella cura degli anziani. Proprio gli anziani, ha sottolineato
l’assessore, hanno dato tanto al Trentino e hanno contribuito a renderlo il
territorio che oggi conosciamo.

Alla cerimonia di oggi sono intervenuti, fra gli altri, la presidente dell’Apsp
Laura Flor, il direttore Luca Cattani, la presidente Upipa Michela Chiogna e il sindaco Ruggero Mucchi. Presenti anche i
consiglieri provinciali Paola Demagri
e Daniele Biada, una nutrita
presenza di ospiti della struttura con i loro familiari e Diego Mosna che ha contributo con una donazione a completare il
Nucleo Alzheimer.

Nei diversi interventi, tanta commozione ed empatia nei confronti delle persone
colpite da Alzheimer e delle loro famiglie. L’inaugurazione è stata allietata
dal Coro Recovery Grop diretto da Walter
Marini
.

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La festa è stata il tassello conclusivo di una tre giorni
di eventi organizzati dall’Apsp Santa Maria: giovedì sera si è tenuta la
proiezione del cortometraggio “Ti ho incontrato domani”, per la regia
di Marco Toscani, con la
presentazione della psicoterapeuta e psicologa dell’invecchiamento Paola Maria Taufer, preceduto da un
monologo con l’attrice Chiara Turrini
e dall’intervento della psicologa Silvia
Ermon
, mentre venerdì pomeriggio una tavola rotonda dedicata ad
approfondire la malattia, con il neurologo Giuseppe
Gambina
e il coordinatore sanitario dell’Apsp Alessandro Greco, a moderare Giorgio
Soffiantini
, familiare di un malato di Alzheimer. 

I lavori per il nuovo Nucleo Alzheimer, collocato
all’interno della Rsa, sono iniziati nell’aprile del 2023 e hanno comportato
l’adeguamento di un nucleo residenziale preesistente: nel dettaglio è stata
realizzata al piano terra un’area con 18 posti letto, riservati a persone con
demenza e disturbi del comportamento. Gli spazi si completano con una zona
protetta con giardino “Alzheimer”. L’obiettivo del progetto è la configurazione
ambientale di un nucleo demenze realizzato come modello terapeutico di cura con
diverse finalità, fra cui ridurre i problemi comportamentali ed in particolare
il disorientamento spazio-temporale, rallentare il declino delle capacità
funzionali, compensare i deficit cognitivi e funzionali causati dalla
patologia, stimolare le capacità residue e la memoria remota dei pazienti.

Complessivamente l’intervento di edilizia è costato
410.943,70 euro, dei quali circa 30.000 a carico dell’APSP i restanti su
finanziamento della Provincia.





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