Sul fatto che una vicenda di tale gravità potesse non avere ripercussioni di natura giudiziaria, sia pure magari non nell’immediatezza, non abbiamo mai nutrito alcun dubbio soprattutto in merito alla gravità dei fatti che si sono succeduti. Ma adesso la brutta storia delle carte sottratte dal municipio di Casamicciola da un funzionario in servizio presso l’ente di via Salvatore Girardi e fermato dagli agenti del commissariato di polizia di Ischia mentre cercava di distruggerle sul lungomare di Forio (zona Scogli Innamorati) rischia davvero di diventare una bomba esplosiva. Perché, dopo che il personale a disposizione del vicequestore Ciro Re ha potuto appurare che alcune pratiche di condono legate a collegate ai contributi da ottenere per la ricostruzione post sisma e post frana erano state completamente falsate e rifatte ex novo (sembra addirittura anche un timbro che non corrisponderebbe a quello dello studio privato), adesso arrivano nuovi aggiornamenti dal palazzo municipale che lascerebbero configurare l’ipotesi di una “contaminazione” ben più ampia e marcata di atti pubblici.
Già nel momento in cui la polizia effettuò i primi rilievi investigativi, e dopo aver trasmesso una dettagliata informativa alla Procura della Repubblica, fu chiesto anche al Comune di Casamicciola Terme di effettuare una serie di verifiche su una serie di incartamenti e pratiche per verificare che null’altro fosse stato alterato. Uno screening che ovviamente richiede molto tempo e per il quale l’ente guidato dal sindaco Giosi Ferrandino si è affidato all’ingegnere Luigi Grosso. Ebbene, secondo alcune indiscrezioni i primi riscontri sono oggettivamente inquietanti: su quattro pratiche controllate, una è risultata assolutamente “pezzottata” in tutto e per tutto, addirittura è stato falsato anche l’importo degli oneri di oblazione che vennero pagati tanti e tanti anni fa oltre ad una serie di atti contenuti nella pratica stessa. Insomma, siamo davanti a un numero limitato, anche perché andare a spulciare nel dettaglio non è certamente un compito agevole (tenendo presente che gli uffici devono badare anche a far funzionare correttamente e quotidianamente la macchina amministrativa) ma è ovvio che il rapporto di 1 a 4 lascia interdetti: se dovesse essere confermato su larga scala, ma ovviamente nessuno lo vuole nemmeno lontanamente immaginare, si potrebbe ipotizzare addirittura che il 25% della documentazione in possesso del Comune di Casamicciola possa essere stata in qualche modo alterata.
I controlli posti in essere nel palazzo di via Salvatore Girardi non devono affatto sorprendere perché dopo le rivelazioni in esclusiva de Il Golfo proprio dal municipio era partita una nota ufficiale nella quale si leggeva quanto segue: “In merito alle notizie apparse sui media locali il 29 dicembre 2024 riguardo la distruzione in mare di documenti provenienti dagli Uffici Tecnici del Comune di Casamicciola Terme e a seguito di accessi realizzati da parte delle Forze dell’Ordine per il sequestro o l’acquisizione di alcune pratiche edilizie a firma del medesimo studio professionale, si ritiene opportuno fare le seguenti precisazioni: 1) fin dall’insediamento dell’attuale Amministrazione Comunale sono state poste in essere tutte le attività necessarie al fine di salvaguardare e tutelare gli archivi comunali, visto il grave disordine che li caratterizzava e i ripetuti incendi che hanno coinvolto le aree dedicate agli archivi stessi (ad esempio l’incendio del 01/01/2023 che ha distrutto i server contenenti i data base comunali, avvenuto presso l’ex sede comunale Palazzo Bellavista) mediante la messa in sicurezza degli accessi agli stessi (una prima richiesta di provvedere fu trasmessa agli uffici competenti nel mese di giugno 2023, pochi giorni dopo la tornata elettorale) e la ricollocazione di buona parte di essi in nuovi spazi più adeguati, come ad esempio presso la nuova sede comunale di via S. Girardi in cui è stato installato anche un sistema di videosorveglianza H24; 2) ad oggi sono in atto indagini di natura penale, pertanto è necessario mantenere il massimo riserbo; 3) tuttavia è stata immediatamente avviata una indagine interna finalizzata all’individuazione di eventuali anomalie nell’operato – soprattutto – dell’Ufficio Tecnico Comunale di Edilizia Privata, dell’Ufficio Condoni e dell’Ufficio Ricostruzione;
4) Inoltre è stata disposta specifica indicazione all’Ufficio Tecnico Comunale di procedere alla verifica di tutte le pratiche edilizie anche in sanatoria rilasciate alla data odierna, al fine di accertare, tra l’altro, la legittimità e la coerenza tra l’istanza e il relativo Permesso di Costruire, anche alla luce del regime di semplificazione previsto dalla Deliberazione di Giunta Comunale n. 114 del 13/08/2019 e relative modalità di controllo, oltre che nell’ottica di agevolare qualsivoglia futura indagine condotta da ulteriori organi giudiziari”.
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