Doveva essere uno dei fiori all’occhiello delle Giornate Fai d’autunno, tenutesi sabato e domenica, ma le visite a Palazzo Labia, la prestigiosa sede Rai in Campo San Geremia, sono saltate. Ne ha dato notizia il Fai stesso già venerdì mattina, limitando i disagi: «Purtroppo è stata cancellata l’apertura di palazzo Labia, per motivi indipendenti dalla nostra volontà. Un piccolo distacco di materiale lapideo ci ha tradito e non è possibile in tempi così brevi, garantire che vi siano le condizioni di sicurezza indispensabili per le visite. Ci scusiamo molto» hanno scritto i giovani del Fai di Venezia sui loro social.
Nulla di preoccupante per chi nel palazzo lavora, solo una situazione che riguarda il “piano nobile”, quello interessato alle visite eccezionali, non quello dove si trovano gli uffici Rai.
La Rai, come noto, sta provando a vendere il Palazzo, datato XVII-XVIII secolo e celebre per un ciclo di affreschi di Tiepolo, e trasferirsi nella terraferma veneziana. Era stato acquistato dall’azienda nel 1964, per 350 milioni di lire, per salvarlo dal declino. Oggi la Rai puntava a incassare 60 milioni di euro dalla vendita, cifra però con ogni probabilità destinata a calare dati gli interventi di manutenzione necessari. Il Ministero della Cultura si è detto pronto ad esercitare la prelazione, che permetterebbe di destinare l’edificio a spazio culturale pubblico.
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