Effettua una nuova ricerca
More results...
PALERMO, 12 OTT – “L’Unione europea è la terra delle grandi emigrazioni e rimane il luogo più visitato, considerato che fino al 48% dei turisti di tutto il mondo viaggia per ritrovare le proprie radici. Il turismo delle radici è ormai un fenomeno acclarato e rappresenta un volano economico notevole soprattutto per i piccoli centri e le zone interne”. Lo dice Giuseppe ‘Pino’ Varacalli, consigliere comunale di Gerace (Reggio Calabria), dopo che la 162/ma sessione plenaria del Comitato delle Regioni, a Bruxelles, ha approvato all’unanimità il parere, di cui è stato relatore, sulla “promozione del turismo delle radici per una rivitalizzazione locale sostenibile”. “L’economia va a braccetto con il sociale e con lo sviluppo, la conservazione e la valorizzazione del territorio e delle sue tradizioni. Alcuni stati europei, fra i quali Irlanda, Spagna, Svezia, Germania ed Italia lo hanno capito. Con questo parere, auspichiamo che tutti gli stati europei possano sfruttare questa forma di turismo, che non è di massa”. A dare un contributo importante alla stesura del documento è stata la siciliana Luisa La Colla, già consigliere comunale di Palermo, assistente parlamentare. In Italia il 2024 è l’anno del turismo delle radici, si stimano circa 60 milioni di oriundi italiani sparsi nel mondo e buona parte di questi sono delle regioni del Sud, come Sicilia, Calabria, Campania e Puglia. “Il neo commissario al turismo e trasporti Apostolos Tzitzikostas – spiega Varacalli – avrà la possibilità di lavorare affinché possa essere istituita una misura di finanziamento apposita da parte della Commissione europea, perché dotare di budget i territori è l’unico modo per poter sanare gap e costruire opportunità e sviluppo – spiega Varacalli -. Il turismo delle radici può significare un metodo di destagionalizzazione del turismo, ma anche un modo di rivivificare e riqualificare i territori, soprattutto quelli interni e con un forte problema demografico”. Varacalli sostiene che “i paesi si ripopolano anche di bambini e di ragazzi, per questo vorremmo che i periodi di turismo delle radici per gli studenti venisse accomunato ad un Erasmus, riconoscendolo come periodo di studio e formazione”, conclude Varacalli. (ANSA).
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
Questa è una parte dell’articolo originale
Vuoi approfondire l’argomento, criticarlo, discutere
come previsto dalla legge sul diritto d’autore art. 70
Sei l’autore dell’articolo e vuoi richiedere la rimozione?
Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: “Il riassunto, la citazione (source link) o la riproduzione di brani o di parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi se effettuati per uso di critica o di discussione, nei limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera; se effettuati a fini di insegnamento o di ricerca scientifica l’utilizzo deve inoltre avvenire per finalità illustrative e per fini non commerciali