nuove prospettive sull’ANL e gli apparecchi acustici

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Il Livello di Rumore Accettabile (ANL, Acceptable Noise Level) è una misura oggettiva utilizzata per valutare la tolleranza al rumore in soggetti normoudenti e ipoacusici. Introdotto nel 1991 da Nabelek et al., l’ANL è calcolato come la differenza tra il livello di ascolto più confortevole (MCL, Most Comfortable Level) per il parlato e il livello massimo di rumore tollerabile da un individuo. Lo scopo principale del test ANL è predire l’utilizzo di apparecchi acustici e valutare l’impatto della riduzione digitale del rumore (DNR).

Lo studio multicentrico qui presentato è stato condotto dall’Università di Milano, in collaborazione con centri medici in Belgio. L’obiettivo era analizzare l’influenza di tre diverse condizioni di rumore vocale di mascheramento (“Matched”, “High Cut” e “High Boost”) sui risultati del test ANL in tre lingue (italiano, francese e olandese), al fine di comprendere meglio le variazioni nei valori di ANL e il loro impatto clinico.

Metodologia

Materiali e procedura 

Lo studio ha coinvolto un totale di 198 pazienti, suddivisi tra i tre centri partecipanti: il Thomas More University College di Anversa (lingua olandese), il Marie Haps University College di Bruxelles (lingua francese) e l’Università di Milano (lingua italiana). I pazienti hanno eseguito il test ANL nella propria lingua madre seguendo un protocollo standardizzato. Il file di rumore vocale utilizzato (“babble noise”) è stato ponderato per il parlato, adattandolo allo spettro a lungo termine della specifica versione linguistica del test.

Tre condizioni di mascheramento sono state testate:

  • Matched: rumore vocale con spettro corrispondente a quello del parlato.
  • High Cut: spettro ridotto oltre i 2 kHz.
  • High Boost: spettro aumentato oltre i 2 kHz.

Il test ANL è stato eseguito in campo libero, utilizzando un altoparlante posizionato a 1 metro di distanza dall’ascoltatore. Inoltre, i partecipanti hanno ricevuto istruzioni uniformi per determinare il livello MCL e il livello massimo di rumore tollerabile (BNL, Background Noise Level).

Popolazione dello studio

La popolazione dello studio è stata suddivisa in sottogruppi per ogni lingua:

  • Italiano: 36 soggetti ipoacusici anziani (Gruppo A), età media 73,5 anni, con indice di Fletcher dell’orecchio migliore di 50 dB HL.
  • Francese: 90 partecipanti, divisi in soggetti ipoacusici anziani (Gruppo A), soggetti di controllo (Gruppo B) e giovani normoudenti (Gruppo C).
  • Olandese: 73 partecipanti con le stesse categorie dei gruppi francesi.

Risultati

I risultati hanno mostrato che il rumore High Boost ha prodotto valori di ANL significativamente peggiori rispetto al rumore Matched e High Cut in tutte le lingue. Ciò suggerisce che le alte frequenze introducano una maggiore difficoltà di tolleranza al rumore, indipendentemente dalle caratteristiche del paziente.

In particolare, nella lingua italiana, il rumore High Cut ha mostrato valori di ANL significativamente migliori rispetto al rumore Matched. Questo risultato può essere attribuito al fatto che le frequenze vocali italiane sono maggiormente concentrate nell’intervallo 2-4 kHz.

Non sono state osservate correlazioni significative tra i valori di ANL e le caratteristiche dei pazienti, come età e genere. Tuttavia, è emersa una debole correlazione tra l’ANL con rumore High Cut e l’indice di Fletcher dell’orecchio peggiore nella lingua francese, e tra l’ANL con rumore Matched e High Boost e l’indice di Fletcher dell’orecchio migliore nella lingua italiana.

Conclusioni

Questo studio rappresenta il primo tentativo di analizzare l’impatto di diversi spettri di rumore di mascheramento sui valori di ANL in soggetti ipoacusici e normoudenti in tre lingue diverse. I risultati sottolineano l’importanza delle alte frequenze nel rendere il rumore meno tollerabile, evidenziando un aspetto cruciale per la progettazione dei circuiti di riduzione del rumore negli apparecchi acustici.

Inoltre, i risultati confermano che il test ANL è uno strumento applicabile su scala globale, indipendentemente dalla lingua parlata dai pazienti. Future ricerche potrebbero focalizzarsi ulteriormente sul ruolo delle alte frequenze e sulla loro gestione nei sistemi di cancellazione digitale del rumore (DNR), con l’obiettivo di migliorare la tolleranza al rumore e ridurre i tassi di rifiuto degli apparecchi acustici.



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