Sanremo 2025: la serata di Leone, Lamborghini e Follesa

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Stasera a Sanremo 2025 è la volta del tris Miriam Leone, Katia Follesa ed Elettra Lamborghini, co-conduttrici della terza serata. Per queste Charlie’s Angels (la bella, la simpatica, la confusionaria), pronte a dividersi il palco tra presentazione, letture degli autori delle canzoni, look e scale, sarà dura surclassare Nino Frassica e Cristiano Malgioglio, ma pure la cristallina ostensione di Bianca Balti (guerriera, madre, modella, esempio di forza, donna; mancava solo cristiana).

In verità, però, vista la natura del Sanremo 2025, potrebbe essere una falsa preoccupazione. Esentato da tutto il corredo a cui si era abituati, monologhi e canzoni con messaggi politici controversi, dai migranti al genocidio palestinese, il contorno attorno alla scaletta veloce come un treno, è appunto solo piacevole contorno. Un’interruzione innocente al ritmo “piedi per terra e camminare” di Carlo Conti, ribadito oggi in conferenza stampa.

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Per l’amministratore delegato della Rai, Giampaolo Rossi (raggiunto da Il foglio), si tratta del primo – vero – festival di destra: «armonia della normalità», dice, come a un matrimonio mediamente buono e miracolosamente ravvivato da alcune figure eccentriche, tanto per tirare avanti verso la classifica Top 5. Schivando polemiche e incidenti voluti, dal pupazzo di Ghali al Pensati libera di Ferragni (che a ricordarlo ora sembra successo due secoli fa).

Elettra Lamborghini, Miriam Leone e Katia Follesa a Sanremo. (Getty Images)

Sanremo 2025: Miriam Leone, Elettra Lamborghini e Katia Follesa, co-conduttrici terza serata

Leone – centrando il punto di un impegno rilassato – ha detto che lei e le altre sono le co.co.co di Conti. E cosa faranno stasera queste lavoratrici stagionali? A parte Lamborghini molto felice di essere di nuovo a Sanremo dopo essere stata in gara nel 2020 con Musica (E il resto scompare) e Miriam che ha parlato invece di look, spensieratezza e ovviamente di Miss Fallaci, fiction su Oriana in uscita sulla Rai il 18 febbraio (ponendo un distinguo tra attrice e leggerezza da festival: «I ruoli non definiscono le donne. Un donna non è una cosa e poi un’altra. Ma qui sono in una versione gioiosa, sono a un festival, a una festa, pertanto avrò l’abito delle feste. Come può succedere benissimo a un uomo»), quella del trio da osservare e su cui sperare in un certo frisson è Katia Follesa.

«Miss Italia mi ha dato la notorietà, non credo il concorso vada cancellato»

Agente di interferenza come Frassica, la comica arriva a Sanremo con tutta l’esperienza di una consumata improvvisatrice, il ruolo che preferisce. Tra il comico e il serioso, difficili da distinguere, Follesa ha spiegato che per questo appuntamento si è preparata molto bene. Si è infatti fatto il colore e la ceretta (cose da donne), memore del concorso di Miss Italia che affrontò accanto a Miriam Leone (vincitrice nel 2008), da cui la carriera di modella a cui potrebbe sempre tornare. Un’edizione in cui Leone fu eliminata la prima sera, da Carlo Conti che le disse «per te Miss Italia finisce qui, poi continua, poi sei tu».

Per lei il presentatore è diventato come un amuleto, una persona cara (dieci anni fa disse no a Conti per Sanremo 2015, ndr). È grata al concorso per averle dato la prima notorietà, ora che l’evento è da anni a rischio cancellazione per l’ostensione dei corpi e la riduzione delle donne alla sola bellezza?

Elettra, Leone e Follesa a Sanremo 2025. (Getty Images)

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«Io sono molto grata al concorso era però il 2008, quando non c’erano i social. Per una ragazza che avesse voluto farsi conoscere, per fare cinema o la tv, era uno dei modi: io feci un provino di fronte a milioni di italiani. Oggi con i social è tutto diverso, e l’impatto di un programma di quel tipo oggi non sarebbe così attuale, credo che Miss Italia sconti quello, ma che muoia mi sembra esagerato».

Follesa: «Ho fatto il colore la ceretta, e non ho ansia»

Tuttavia, l’autogestione social non è che abbia portato dei miglioramenti nel dare un equilibrio tra bellezza e cervello. Protette e seguite per più di un mese, le modelle del concorso appaiono oggi delle iscritte a un corso universitario. Le si valutava per la bellezza, certo, e sul cliché della bella e svampita, peraltro, Follesa ci ha costruito uno dei suoi sketch più famosi; ma, appunto, oggi, sembra tv in bianco e nero, come il viraggio di Damiano David su Felicità di Dalla.

Del suo Sanremo Elettra ricorda un’emozione fortissima. Le piacerebbe tornare, trovasse il pezzo giusto. «In questi giorni sono stata parecchio tesa, e molto male», ha raccontato, «C’è in giro un virus pesantissimo, ma adesso sto bene, nessun problema. Sono anche carichissima». Mentre Follesa, la vera debuttante dell’Ariston (Leone ci era già stata brevemente nel 2009), non ha ansia. Uno perché se c’è vuol dire che qualcosa non va, due perché «sono cardiopatica, prendo un betabloccante che mi placa l’ansia, una fortuna».

iO Donna ©RIPRODUZIONE RISERVATA





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