Website Editore!

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
Affitto Immobili
Agevolazioni - Finanziamenti
Aste Abruzzo
Aste Basilicata
Aste Calabria
Aste Campania
Aste Emilia Romagna
Aste Friuli Venezia Giulia
Aste Italia
Aste Lazio
Aste Liguria
Aste Lombardia
Aste Marche
Aste Molise
Aste Piemonte
Aste Puglia
Aste Sardegna
Aste Sicilia
Aste Toscana
Aste Trentino Alto Adige
Aste Umbria
Aste Valle d'Aosta
Aste Veneto
Auto - Moto
bed & breakfast
Immobili
Web Tax: il Governo insiste, ma la maggioranza è divisa. Si apre qualche spiraglio. #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –


Il dibattito sulla “web tax” è tornato a infiammare il Parlamento italiano, sollevando questioni delicate sia economiche che politiche. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, è fermamente intenzionato a spingere avanti la proposta di revisione della tassa sui servizi digitali. Tuttavia, la misura ha acceso una battaglia non solo tra opposizione e maggioranza, ma anche all’interno della stessa coalizione governativa, con membri di Forza Italia e altre forze che chiedono correttivi per esentare le piccole e medie imprese.

 

Che cos’è la web tax e cosa cambierebbe?

La web tax, introdotta in diversi Paesi, mira a tassare i ricavi generati da grandi aziende del settore tecnologico come Google, Amazon, e Facebook, che spesso riescono a ridurre il carico fiscale sfruttando agevolazioni o lacune normative nei Paesi in cui operano. La versione italiana di questa imposta, già in vigore, prevede attualmente una soglia minima di fatturato di 750 milioni di euro a livello globale e di 5,5 milioni in Italia, e si applica solo ai colossi con una presenza consistente nel Paese.

Ma Giorgetti ha proposto di eliminare questi limiti, estendendo la tassa a tutte le imprese digitali, comprese le PMI. Secondo il ministro, questa revisione eliminerebbe la “discriminazione” alla base delle critiche mosse dagli Stati Uniti, che avevano persino minacciato ritorsioni commerciali in risposta alla tassa, considerata ingiusta nei confronti delle aziende americane.

 

Finanziamo strutture per affitti brevi

Gestiamo strutture per affitto breve

Le critiche dal Parlamento: Forza Italia e Pd contro la tassa sulle PMI

Nonostante la determinazione del ministro, la proposta ha incontrato forti opposizioni. Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio e leader di Forza Italia, ha dichiarato che il suo partito è pronto a modificare la norma per evitare che colpisca anche le PMI. “Dobbiamo colpire i giganti del web e non le piccole imprese”, ha affermato. Tajani ha sottolineato che le piccole aziende italiane già affrontano difficoltà, e gravarle ulteriormente sarebbe “un errore”. La sua posizione è chiara: meno burocrazia e più libertà per le imprese, senza pesi fiscali aggiuntivi che rischiano di soffocare il tessuto economico nazionale.

A sostegno della linea di Tajani si è espresso anche Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia, il quale ha ribadito che la web tax “deve essere pagata dai colossi della rete, non dai siti di giornali o televisioni”. Anche l’opposizione, rappresentata dal Partito Democratico, ha criticato la misura: Virginio Merola, capogruppo PD in Commissione Finanze, ha espresso contrarietà all’estensione della tassa alle PMI, definendo la mossa “contraria alla crescita economica e dannosa per le imprese”.

 

L’allarme delle associazioni: le PMI a rischio

Anche diverse associazioni di categoria hanno lanciato l’allarme, preoccupate per l’impatto di una tassa così estesa sulle piccole imprese e startup italiane. Secondo Assodigit, un’associazione impegnata nella promozione della digitalizzazione delle PMI, l’imposizione della web tax senza soglie di fatturato colpirebbe in modo sproporzionato le piccole imprese, già in difficoltà nel competere in un mercato digitalizzato. Il presidente Giovanni Cinquegrana ha spiegato che “molte PMI operano con margini ridotti e potrebbero non riuscire a sostenere una tassa calcolata sui ricavi lordi, anziché sugli utili”. Questo, a suo avviso, rischia di penalizzare l’innovazione e gli investimenti nel settore digitale italiano, soffocando la crescita di nuovi player tecnologici.

Analoghe preoccupazioni sono state espresse da ItaliaFintech, che rappresenta le imprese italiane del settore finanziario digitale. Secondo Michelangelo Bottesini, presidente dell’associazione, “l’eliminazione delle soglie minime di fatturato rischia di penalizzare tutte le imprese digitali italiane”, creando un freno alla competitività e all’occupazione in un settore fondamentale per l’innovazione.

 

Consulenza fiscale

Consulenza del lavoro

Le conseguenze per il settore editoriale e l’economia nazionale

Anche il settore editoriale ha manifestato preoccupazione. Secondo la Federazione Nazionale Stampa Italiana (Fnsi), la nuova tassa rischia di avere “effetti controproducenti sulla tenuta occupazionale di un settore già messo a dura prova”. La Federazione Italiana Editori Giornali (Fieg) ha sottolineato come il provvedimento possa determinare una duplice tassazione per le imprese editoriali, che già sostengono oneri significativi per mantenere la propria presenza online.

In aggiunta, Netcomm, il consorzio del commercio digitale italiano, ha avvertito che la tassa potrebbe avere un impatto negativo sul PIL e sul gettito fiscale complessivo a lungo termine. Secondo Roberto Liscia, presidente del consorzio, la tassa porterebbe molte imprese a rallentare gli investimenti o addirittura a valutare la delocalizzazione. Questo creerebbe un ciclo negativo, dove una maggiore imposizione fiscale danneggia la competitività delle imprese, riducendo lo sviluppo economico del Paese.

 

La sfida futura: trovare un compromesso

Il dibattito sulla web tax è solo all’inizio, e nei prossimi mesi il Parlamento discuterà a fondo la questione, con emendamenti già in preparazione per limitare gli effetti della tassa. La proposta di Giorgetti ha l’obiettivo di eliminare una discriminazione, ma senza adeguamenti rischia di pesare proprio su chi non ha le risorse per sostenerne l’impatto.

La questione principale resta quindi se sia possibile trovare una soluzione che consenta di tassare i profitti dei giganti del web senza danneggiare il tessuto delle PMI italiane, che rappresentano la spina dorsale dell’economia del Paese. Il rischio, sottolineato dai critici, è che questa misura possa, paradossalmente, rallentare la crescita e gli investimenti in settori strategici per la competitività nazionale.

Con le posizioni contrapposte dei partiti e le preoccupazioni di associazioni e imprenditori, il Governo dovrà scegliere se mantenere la linea dura o accettare compromessi. Ciò che è certo è che il cammino della “nuova” web tax è ancora lungo e ricco di insidie.

 

 

 

 

Sostieni Millionaire e i suoi collaboratori

Hai appena letto questo articolo gratuitamente, senza alcun banner pubblicitario o paywall. Questa è una scelta editoriale di Millionaire.it, perché crediamo nel valore della condivisione libera delle idee. Tuttavia, ogni articolo rappresenta il frutto del lavoro di più collaboratori. Se apprezzi il nostro impegno, ci sono diversi modi con cui puoi sostenere Millionaire.it nel suo lavoro quotidiano.

Puoi acquistare la versione digitale del magazine (a soli € 2.50) oppure offrire, come tuo gesto di apprezzamento, un token che andrà direttamente a chi ha scritto questo articolo CLICCANDO QUI.

Prestito personale

Delibera veloce

Grazie per il tuo supporto!

 

Non dimenticare di iscriverti alla nostra newsletter QUI e di seguirci sui social per rimanere sempre aggiornato.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link 

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Finanziamo strutture per affitti brevi

Gestiamo strutture per affitto breve

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Carta di credito con fido

Procedura celere

Gestione Bed & Breakfasts

Finanziamenti Bed & Breakfasts

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui