Le novità di Art Basel 2025 a Basilea| Artribune

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Continua ad aumentare il numero delle gallerie che saranno protagoniste alla Messe di Basilea per l’edizione 2025 di Art Basel (dal 19 al 22 giugno, con i giorni riservati alle preview il 17 e 18). Salgono infatti quest’anno a 291, 4 in più rispetto al 2024, gli espositori ammessi a partecipare alla regina delle fiere, che da sempre è l’appuntamento centrale nel calendario del mercato dell’arte globale. Con parecchi debutti e tanti ritorni, la fiera avrà anche una nuova sezione dedicata alle ricerche più contemporanee e lavorerà sul contesto e la città con tanti interventi nello spazio pubblico, mentre le istituzioni e i musei hanno già un ricco programma di mostre importanti per la settimana dell’arte di Basilea.

Le gallerie che parteciperanno ad Art Basel 2025

In un processo di selezione sempre piuttosto esclusivo, sono dunque 291 le gallerie che l’hanno spuntata, guadagnandosi così l’ambitissimo “posto al sole” nell’iconica Messe di Herzog & De Meuron. Provengono da 42 Paesi diversi e per 18 espositori si tratta della prima volta alla fiera di Basilea. Debuttano ad esempio direttamente nella sezione principale Galleries Arcadia Missa di Londra e François Ghebaly, la galleria che ha sede a Los Angeles e a New York. Accede invece alla sezione degli emergenti, Statements, la galleria milanese Fanta – MLN, che fino all’anno scorso esponeva a Liste e al suo attivo ha però due partecipazioni all’edizione parigina di Art Basel. Sono in totale 14 le debuttanti che vedremo divise tra questo settore e Feature, dove ad esempio entra per la prima volta la Repetto Gallery di Lugano. Le ultime due sono invece nella sezione, nuovissima anche lei, Premiere.

Le sezioni consolidate di Art Basel 2025 e la nuova Premiere per l’arte recentissima 

In un lungo viaggio nella storia dell’arte dal XX Secolo a oggi, attraverso gli stand e le proposte delle sue quasi 300 gallerie, la fiera ammiraglia rinnova infatti il proprio posizionamento nello scacchiere dell’arte, introducendo per il 2025 anche una nuova sezione, Premiere, dedicata alle ricerche più contemporanee e recenti, con opere prodotte negli ultimi cinque anni in presentazioni di massimo tre artisti. “Art Basel continua a essere una potente piattaforma di scoperta”, ha sottolineato infatti la Direttrice della fiera Maike Cruse, “e una forza trainante per scambi culturali, innovazione ed espressione artistica”. Il nuovo settore comprenderà un totale di 10 gallerie, tra cui due new entries, come dicevamo, Edel Assanti da Londra e Kosaku Kanechika di Tokyo. Confermata poi la curatela di Giovanni Carmine per la sezione Unlimited con circa 70 opere d’arte grandi, grandissime, museali o anche di natura performativa, quelle per cui, in sintesi, un booth in fiera non è sufficiente. E arriva poi alla sua terza edizione Kabinett, con focus dedicati negli stand delle gallerie.

L’arte invade la città di Basilea con Art Basel 2025

Torna puntuale come ogni anno poi l’appuntamento con gli interventi artistici nella Messeplatz, dove si tiene Art Basel, e tocca ora all’artista Katharina Grosse e alla sua pittura attivare lo spazio pubblico, in un progetto curato da Natalia Grabowska della Serpentine Gallery di Londra. Sempre sul versante degli sconfinamenti dell’arte ben oltre i confini e i corridoi della Messe la nuova edizione di Parcours, curata sempre da Stefanie Hessler, Direttrice dello Swiss Institute di New York torna a dispiegarsi, come già nel 2024, lungo Clarastrasse, giusto fuori dalla fiera, con mostre e interventi diffusi verso il Reno e fino all’Hotel Merian. Il tema comune quest’anno sarà Second Nature, con artisti e opere che esplorano i confini sempre più sfumati tra la vita e ciò che alla vita assomiglia. 

Tutte le mostre di Basilea durante Art Basel 

Non mancheranno – non mancano mai – le importanti mostre nelle istituzioni e nei musei di Basilea, che da sempre sono parte integrante e decisiva per la tappa svizzera del sistema dell’arte mondiale. A cominciare dall’attesa nuova produzione site specific dell’artista e filmmaker Steve McQueen a Schaulager. E continuando con Vija Celmins, le opere Mark Bradford dalla Daros Collection e Jordan Wolfson alla Fondation Beyeler; Medardo Rosso al Kunstmuseum Basel; Dala Nasser, Ser Serpas e Marie Matusz alla Kunsthalle Basel; Suzanne Lacy al Museum Tinguely. 

Cristina Masturzo

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