(FERPRESS) ā Firenze, 13 FEB ā Ci sono le grandi opere infrastrutturali, il trasporto pubblico su gomma e ferro, il sistema tramviario, i porti. Eā ampio lāorizzonte strategico sulla mobilitĆ e le infrastrutture della Regione Toscana e ogni anno il Piano regionale integrato infrastrutture e mobilitĆ (PRIIM) fotografa lo stato dellāarte.
Stamani nella sala Pegaso di Palazzo Sacrati Strozzi sono stati presentati i risultati del monitoraggio del 2024. A fare il punto il presidente Eugenio Giani insieme allāassessore alla mobilitĆ e infrastrutture Stefano Baccelli, il direttore del settore infrastrutture in Regione Enrico Becattini, rappresentanti di Anas, Rfi. Erano presenti ancheĀ i segretari delle sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil che sono intervenuti nel corso di un dibattito a cui ha partecipato per Anci Toscana la sindaca di Barberino Sara Di Maio e per Upi Massimiliano Angori presidente della provincia di Pisa
La premessa ĆØ che nellāambito delle politiche del PRIIM per lo sviluppo delle infrastrutture e dei servizi dedicati alla mobilitĆ ed al trasporto pubblico locale ĆØ stato impegnato il 94,1% del totale delle risorse previste dal Piano a valere sul bilancio regionale per il periodo 2014-2026 (pari a oltre 9,5 miliardi su un quasi 10,1 miliardi stanziati), ed ĆØ stato liquidato il 93,8% delle risorse impegnate (quasi 8,1 miliardi)1.
āUn momento importante quello di oggi ā ha detto Giani- in cui fare il punto sul presente, ma anche guardare lāorizzonte e anche oltre per quanto riguarda le opere infrastrutturali della nostra Regione. Lo facciamo in un confronto che vede coinvolti i consiglieri regionali, la nostra direzione infrastrutture e tutti i soggetti e enti che per noi sono fondamentali, che sono in prima linea nellāattuazione delle infrastrutture e della mobilitĆ : Anas, societĆ Autostrade, Trenitalia, Rfi. E quello che emerge ĆØ che la modernizzazione, lāinnovazione e gli investimenti per la mobilitĆ in Toscana, quella ferroviaria , quella stradale, portuale e aeroportuale sono decisivi per tutta Italia. Basta vedere la geografia della regione, collocata in mezzo, fra Roma e Milano; e quindi, anche riuscire a fare alla svelta il sotto attraversamento dellāAlta velocitĆ o riuscire a realizzare il collegamento a quattro corsie Arezzo, Siena, Grosseto o realizzare presto la Darsena Europa diventa vitale per tutta Italiaā
Giani ha poi sottolineato anche lāimportanza che le risorse nazionali andassero su modernizzazioni infrastrutturali come la Tirrenica, il collegamento ferroviario sulla Costa toscana e ligure fino alla Francia, o il collegamento autostradale nel centro della Toscana o fra Pisa e Firenze. Probabilmente ā ha spiegato il presidente- per i cittadini sarebbero un servizio e unāinnovazione infrastrutturale miglioreā. Giani ha sottolineato piĆ¹ volte la necessitĆ che il Governo dia attenzione alla Toscana e la particolare cura che la Toscana mette sul trasporto pubblico locale con un investimento fra, ferro, gomma e trasporto marittimo di 600milioni di euro. āLa morfologia della nostra regione ā ha aggiunto-richiede un impegno straordinario nei collegamentiā
āPer fare una sintesi economica ā ha precisato poi lāassessore Baccelli ā fino al 2030 sono complessivamente 19 miliardi di euro di opere tra realizzate e in corso di realizzazione. La Regione ToscanaĀ diviene ancor piĆ¹ protagonista in termini di realizzazione infrastrutturali, direi un modello organizzativo alternativo.
Quindi le 40 opere sulle strade regionali di cui siamo soggetti attuatori, ma anche scelte forti: con una legge regionale abbiamo deciso che sia la Regione Toscana a realizzare il tram veloce che congiungerĆ Prato a Peretola: unāopera innovativa, non solo nel quadro regionale, ma anche nel quadro italiano.
Eā sempre la regione Toscana il soggetto attuatore del nuovo ponte a Signa; oltre 70 milioni di euro di intervento. E nel sud della Toscana, a Grosseto abbiamo addirittura resa regionale una strada prima provinciale con un investimento di 65 milioni di euro. Eā dunque una Regione che accompagna i territori rispetto alle loroĀ esigenze. E poi la gestione complessiva del trasporto pubblico, quello su gomma, particolarmente oneroso e capillare quanto quello sul treno, che impegna complessivamente oltre 600 milioni di euro Quello su gomma con 112 milioni di chilometri annui eserciti e per quantoĀ riguarda i treni regionali, siamo la quarta regione, e siamo la nona per popolazione in termini di passeggeri,Ā 210.000 persone al giorno e circa 70 milioni allāannoā. Baccelli parla anche del cabotaggio marittimo: dopo unāinterlocuzione forte, ma anche seria con lāautoritĆ regionale nazionale dei trasporti stiamo per emettere il nuovo bando di gara e quindi dare continuitĆ territoriale allāisola dāElba e allāArcipelagoā.
E anche Baccelli sottolinea che per il corridoio tirrenico non sono arrivate risorse aggiuntive dal governo nazionale, ānon ĆØ una polemica politica ā ha precisato-, ma ĆØ la fotografia del dellāesistenteā. Baccelli ha poi aggiunto che cāĆØ stato il de finanziamento del collegamento ferroviario importantissimo per valorizzare la Darsena Europa, il bypass per Pisa, il collegamento con la Collesalvetti per quanto riguarda le ferrovie ed ĆØ incomprensibile che non si siano trovati nemmeno i soldi per la progettazione, la modifica del progetto autostradale che tra lāaltro nel frattempo ha perso anche le autorizzazioni ambientali e la progettazione a favore di Anas, della messa in sicurezza dellāAurelia. Ć una cosa che non capiamo ā ha concluso Baccelli- perchĆ© cosƬ non solo non sono state date risorse per infrastrutture, ma non va avanti un processo che ormai da anni trova la condivisione degli enti territoriali, delle categorie economiche, dei sindacati e anche della Regione Toscanaā
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