Apertura anno giudiziario del Tribunale ecclesiastico di Ragusa: diritto e compassione al servizio della giustizia

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Con una cerimonia solenne, si è aperto ufficialmente l’Anno giudiziario 2025 del Tribunale ecclesiastico diocesano di Ragusa, alla presenza del Vescovo e moderatore del Tribunale, monsignor Giuseppe La Placa.

Il diritto guidato dalla compassione

Monsignor La Placa ha sottolineato l’importanza della compassione come elemento imprescindibile del diritto, specialmente nell’ambito del Tribunale ecclesiastico, dove la salvezza delle persone è la legge suprema. «Dietro i numeri – ha ricordato – ci sono persone concrete, spesso segnate da dolore. Diritto e compassione devono sempre camminare insieme».

Il ruolo del Tribunale nella Diocesi

Il cancelliere e difensore del vincolo, don Paolo La Terra, ha evidenziato come il Tribunale ecclesiastico sia un’istituzione fondamentale per la vita della Diocesi, operando con l’obiettivo di coniugare giustizia, verità e ascolto.

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Il vicario giudiziale, don Maurizio Di Maria, ha sottolineato il costante impegno del Tribunale nel cercare la verità, garantendo al contempo celerità senza superficialità nei procedimenti. Ha ribadito che la nullità matrimoniale non rappresenta un’assegnazione di colpe, ma un riconoscimento di verità giuridica rispetto alla realtà matrimoniale analizzata.

Attività giudiziaria del 2024

Durante l’anno appena concluso, il Tribunale diocesano ha emesso sette sentenze matrimoniali, rispetto alle dieci dell’anno precedente. Un aspetto centrale del lavoro è stato il pieno ascolto di entrambe le parti, elemento essenziale per assicurare un giudizio quanto più aderente alla realtà.

Prospettive giuridiche e rapporti Stato-Chiesa

Il presidente del Tribunale, Francesco Paolo Pitarresi, ha affrontato i temi procedurali e giurisprudenziali legati alla delibazione delle sentenze ecclesiastiche da parte dello Stato italiano. Ha sottolineato l’importanza di considerare questi temi non solo dal punto di vista giuridico, ma nel più ampio contesto dei rapporti tra lo Stato italiano e la Chiesa Cattolica, ponendo l’accento sul rispetto dei diritti universali di tutti. La cerimonia si è conclusa con la dichiarazione ufficiale di apertura dell’Anno giudiziario da parte del Vescovo La Placa.

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