Un’area verde pubblica nel nuovo Parco della giustizia: sì del Comune all’intesa per la gestione

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Sarà il Comune a gestire il grande parco pubblico che nascerà all’interno del Parco della Giustizia, a Bari, che prenderà vita nell’area precedentemente occupata dalle caserme  Capozzi e Milano, di proprietà dello Stato. La giunta comunale ha approvato ieri, su proposta del sindaco Vito Leccese, lo schema di protocollo d’intesa tra il Comune di Bari, il Ministero della Giustizia e l’Agenzia del Demanio finalizzato, appunto, alla gestione da parte dell’amministrazione comunale, dell’area, con annessi edifici e spazi pubblici per verde e servizi accessori.

Cosa prevede l’intesa

Nell’ambito della collaborazione istituzionale avviata in questi anni tra gli enti coinvolti, l’Agenzia del Demanio si impegna realizzare le condizioni necessarie per la locazione, a titolo gratuito, in favore del Comune di Bari, del parco pubblico,  come da progetto, nonché a valutare contestualmente la possibilità di procedere al suo trasferimento in proprietà secondo le modalità che successivamente saranno ritenute idonee, nel rispetto delle vigenti previsioni normative. Nel documento approvato si specifica che le parti svolgeranno tutte le attività di rispettiva competenza per il conseguimento dell’obiettivo indicato nelle premesse, assumendo i rispettivi impegni: l’Agenzia del Demanio dovrà attivare le procedure finalizzate alla locazione a titolo gratuito del parco pubblico, con annessi edifici e spazi pubblici per verde e servizi accessori, compreso nel realizzando Parco della Giustizia per 19 anni, a fronte dell’assunzione degli oneri di legge, inclusi quelli manutentivi, ordinari e straordinari, da parte dell’ente locale e, nel frattempo, verificare la possibilità di trasferire tali aree al Comune di Bari. Inoltre l’Agenzia si impegna a garantire tre anni di manutenzione delle aree attrezzate a verde per l’attecchimento delle piante e ad assicurare l’approvvigionamento idrico nei termini previsti, a garantire il frazionamento degli impianti a servizio delle aree attrezzate oggetto di convenzione, a consegnare il Piano e il Programma di manutenzione del verde comprensivo della relativa stima dei costi.

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Il ruolo del Comune

Il Comune di Bari, in qualità di locatario, dovrà sottoscrivere il contratto di locazione a titolo gratuito del parco pubblico, assumendo a proprio carico tutti gli oneri di cui agli articoli 10 e 15 di cui al DPR 296/2005, secondo le modalità individuate in attuazione del protocollo, riconoscendo la primaria importanza della fruizione pubblica quale strumento atto ad assicurare il successo del processo di rigenerazione urbana. Dovrà inoltre sollevare e manlevare l’Agenzia del Demanio da qualsiasi responsabilità, anche di natura finanziaria, in ordine alla gestione e alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle aree e dei beni locati, assumendone anche la custodia e la vigilanza, nonché gli oneri relativi alla sicurezza, prevenzione e rimozione dei rischi, oltre a ogni ulteriore obbligo di adeguamento normativo e/o tributario gravante sui beni stessi, eccezion fatta di quelli correlati alla esecuzione delle opere e ai contenziosi correlati alla realizzazione del Parco della Giustizia. L’ente prenderà in consegna le aree e i beni non appena gli stessi saranno completati e collaudati, con l’impegno di formulare istanza di trasferimento in proprietà.

“L’atto approvato sancisce la collaborazione interistituzionale che ha permesso alla nostra città di essere protagonista di una delle più importanti operazioni di rigenerazione urbana del Paese – commenta il sindaco Vito Leccese -. Il progetto del Parco della Giustizia ha il grande merito di essere pensato per garantire una sede idonea e finalmente all’altezza dell’importanza che la funzione giudiziaria e il lavoro degli operatori della giustizia del distretto barese rivestono. Con grande soddisfazione, in questi anni, abbiamo immaginato insieme all’Agenzia del Demanio e al Ministero della Giustizia un’opera che non si limitasse solo alla realizzazione di aule e uffici confortevoli ma che fosse un luogo inserito in un contesto urbano totalmente accessibile e fruibile dai cittadini. La giustizia  in questi anni ha liberato la città dal giogo delle mafie e della criminalità permettendole di tornare a respirare. Di qui l’idea di creare una ‘bolla di ossigeno verde’ intorno alla sede dei nuovi uffici giudiziari, che in qualche modo rappresenti l’aria salubre che, anche grazie al lavoro della magistratura e degli organi giudiziari, vogliamo respirare a Bari”.

 Il “parco più grande della città” nel nuovo Parco della Giustizia

Il parco verde previsto dal progetto “Parco della Giustizia di Bari”, con i suoi 10 ettari circa, sarà per estensione il più grande parco urbano di Bari con oltre 900 alberi, tra nuove piantumazioni e recupero di quelle esistenti. L’estensione dell’area piantumata avrà, in realtà, una consistenza ancora più ampia, considerando gli oltre 10.000 mq dei tetti a verde e delle corti della parte edificata per la sede dei plessi del nuovo Palazzo di Giustizia. Il cuore del parco è definito da un anello verde e blu, un percorso che renderà possibile l’esperienza di diversi ecosistemi e tipologie di paesaggio che richiamano il  territorio barese: quello urbano, agricolo, ripariale e litoraneo. L’area ospiterà impianti per lo sport e il tempo libero, a servizio di tutte le fasce di utenti, con campi da tennis, calcetto, basket, aree gioco per bambini, spazi fitness e orti urbani. Ma sarà anche un luogo per esposizioni dedicate all’arte e alla cultura. L’asse Nord-Sud, detto “Spina centrale”, oltre a connettere i due lotti, metterà in collegamento concettuale il parco con il centro storico di Bari e il mare. Nella piazza dei tribunali, vasche di vegetazione, alberi e fontane d’acqua raffrescheranno l’ambiente, donando comfort alle aree esterne degli edifici. Con l’aumento della superficie verde e il maggiore assorbimento di polveri sottili e Co2, la qualità dell’aria e del microclima degli spazi aperti migliorerà sensibilmente. La scelta delle specie vegetali sarà coerente con quelle autoctone delle vicine aree protette, integrate con le alberature di pregio esistenti, creando una combinazione che richiama il paesaggio tipico pugliese. Inoltre il tipo di vegetazione scelta, oltre ad escludere specie potenzialmente infestanti o dannose per l’habitat locale, faciliterà l’attecchimento degli alberi garantendo poi una minore manutenzione a lungo termine. Per quanto riguarda l’illuminazione, al fine di garantire la sicurezza degli spazi, i percorsi saranno illuminati da pali con luci LED e a incasso nella pavimentazione. Diverso invece il trattamento delle aree verdi e boscate, volutamente non illuminate con luci artificiali, così da garantire la naturalità delle aree e favorire la biodiversità. Tra i materiali utilizzati, la pietra di Trani, ideale per l’elevata resistenza e assorbenza, è un chiaro richiamo ai rivestimenti del centro storico di Bari.



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