Divieto fattura elettronica: proroga lunga per il settore sanitario (emendamento Milleproroghe 2025)

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Tra le modifiche rilevanti approvate in fase di conversione in legge del decreto Milleproroghe 2025 (decreto-legge n. 202/2024), spicca l’ennesima proroga del divieto di fattura elettronica per gli operatori sanitari.

La Commissione Affari Costituzionali del Senato ha, infatti, approvato un emendamento che estende ulteriormente il termine entro cui determinate categorie del settore sanitario potranno continuare a emettere fatture in formato cartaceo. Questo ulteriore rinvio si aggiunge alle numerose proroghe che negli ultimi anni hanno mantenuto un’eccezione specifica nell’ambito della digitalizzazione della fatturazione in Italia.

Il quadro normativo della fatturazione elettronica

L’introduzione dell’obbligo di fattura elettronica ha rappresentato una svolta per la gestione fiscale italiana. A partire dal 1° gennaio 2019, la maggior parte dei contribuenti soggetti a IVA ha dovuto adeguarsi all’emissione di fatture esclusivamente in formato digitale. Alcune categorie, tuttavia, hanno beneficiato di esenzioni iniziali, tra cui i titolari di partita IVA con regime forfettario o di vantaggio, che potevano scegliere se adottare o meno la fatturazione elettronica, salvo per le operazioni con la Pubblica Amministrazione (PA).

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L’evoluzione normativa ha portato a una progressiva estensione dell’obbligo anche per queste categorie. Dal 1° luglio 2022, chi aderiva al regime forfettario con un reddito superiore a 25.000 euro nel 2021 ha dovuto adottare la fattura elettronica anche per operazioni con soggetti privati. A partire dal 1° gennaio 2024, tale obbligo fattura elettronica è stato esteso indistintamente a tutti i forfettari, senza più alcuna soglia di ricavi.

Parallelamente all’ampliamento dell’obbligo, il legislatore ha introdotto specifiche deroghe per alcuni settori.

Tra queste, una delle più significative riguarda il settore sanitario, dove il divieto di fattura elettronica è stato introdotto per garantire la tutela della privacy dei pazienti.

La tutela della privacy nel settore sanitario

Il motivo principale alla base del divieto di fatturazione elettronica per gli operatori sanitari risiede nella protezione dei dati personali sensibili. Gli enti e i professionisti del settore sanitario sono tenuti a trasmettere i dati delle prestazioni erogate al Sistema Tessera Sanitaria. L’introduzione della fatturazione elettronica, senza un sistema adeguato di protezione e anonimizzazione dei dati, potrebbe compromettere la riservatezza delle informazioni mediche dei pazienti.

Per questo motivo, fin dal primo obbligo di fatturazione elettronica nel 2019, gli operatori sanitari hanno ottenuto una deroga temporanea, puntualmente prorogata di anno in anno. Il decreto Milleproroghe (decreto-legge n. 202/2024) approvato nel dicembre 2024 ha ulteriormente esteso il divieto fino al 31 marzo 2025. Ora in fase di conversione in legge di detto decreto, viene inserito un emendamento che cambia la data della proroga dal 31 marzo 2025 al 31 dicembre 2025.

Chi beneficia del divieto fattura elettronica?

La proroga del divieto di fattura elettronica si applica a una vasta gamma di soggetti che operano nell’ambito sanitario. Tra questi si annoverano:

  • Aziende Sanitarie Locali (ASL);
  • Aziende ospedaliere;
  • Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS);
  • Policlinici universitari;
  • Farmacie, pubbliche e private;
  • Ambulatori specialistici;
  • Strutture che forniscono assistenza protesica e integrativa;
  • Altri presidi e strutture accreditate per l’erogazione di servizi sanitari;
  • Professionisti iscritti all’Albo dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri.
  • L’applicabilità del divieto è circoscritta esclusivamente alle prestazioni sanitarie rivolte a persone fisiche. Restano invece soggette all’obbligo di fatturazione elettronica le operazioni effettuate nei confronti di soggetti diversi, come aziende o enti pubblici.

Prospettive future per il divieto di fattura elettronica

L’ulteriore proroga concessa dal decreto Milleproroghe 2025 evidenzia come il tema della fatturazione elettronica nel settore sanitario continui a essere oggetto di discussione.

La necessità di conciliare la digitalizzazione dei processi amministrativi con il rispetto della normativa sulla privacy resta un nodo cruciale. È plausibile che nei prossimi anni il legislatore intervenga per trovare una soluzione definitiva, magari introducendo sistemi di anonimizzazione dei dati o piattaforme digitali ad hoc che garantiscano la sicurezza delle informazioni sensibili.

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Nel frattempo, per tutto il 2025, gli operatori sanitari (se confermato nel testo definitivo della legge di conversione del Milleproroghe) potranno continuare a emettere fatture in formato cartaceo per le prestazioni sanitarie rivolte ai pazienti, evitando così l’obbligo di digitalizzazione dei documenti fiscali.

Riassumendo

  • Nuova proroga: il divieto di fattura elettronica per il settore sanitario è esteso fino al 31 dicembre 2025 (emendamento Milleproroghe 2025).
  • Contesto normativo: l’obbligo di fatturazione elettronica è stato introdotto nel 2019 ed esteso progressivamente.
  • Tutela della privacy: la proroga del divieto protegge i dati sensibili dei pazienti trasmessi al Sistema Tessera Sanitaria.
  • Categorie coinvolte: il divieto riguarda ASL, ospedali, farmacie, ambulatori e medici iscritti all’Albo.
  • Limitazione: l’esenzione vale solo per prestazioni sanitarie rivolte a persone fisiche, non per aziende.
  • Futuro incerto: si attende una soluzione definitiva per conciliare digitalizzazione e protezione della privacy.



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