CREMONA – Sono state in totale 132.456 le chiamate al 112 registrate in tutta la provincia di Cremona durante il 2024. È questo il dato emerso durante il 112 Day, la giornata europea del Numero Unico di Emergenza (Nue), che, dal 2010 ad oggi, ha gestito 56.737.385 chiamate. I numeri sono stati presentati durante una conferenza stampa cui hanno partecipato, fra gli altri, il direttore generale di Areu, Massimo Lombardo, e l’assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso. Il servizio 112, monitorato in questi primi quindici anni dalla sua attivazione, risulta sempre più efficiente, e, in particolare, i numeri migliori si registrano in Lombardia.
Dal 2010, infatti, sono oltre 56 milioni le chiamate gestite dalle Centrali uniche di risposta (Cur) — una media di cinque milioni di chiamate all’anno e 14mila al giorno — con un tempo medio di risposta di 5 secondi. Sono ventitré le Cur posizionate su tutto il territorio nazionale, di cui tre (fra cui la prima in tutta Italia: quella di Varese) lombarde, che garantiscono una copertura totale dell’intero territorio regionale tramite una suddivisione per continuità territoriale e omogeneità numerica di abitanti: Varese, Milano e Brescia. La Cur di Brescia, che copre, insieme a Lodi, Pavia, Mantova e Sondrio, anche la provincia di Cremona, per un totale di 2,9 milioni di abitanti, ha ricevuto, durante l’anno passato, 1.357.668 chiamate, sui 4,9 milioni distribuiti fra le tre Centrali lombarde. Oltre alle operazioni di filtro e smistamento, le Cur localizzano con precisione chi chiama e offrono supporto multilingua e canali accessibili, come la chat per persone non udenti. Delle circa cinque milioni di segnalazioni in Lombardia, registrate l’anno scorso, sono circa 2,3 milioni (meno della metà) quelle inoltrate agli enti di competenza. La capacità degli operatori di filtrare le tante chiamate non appropriate permette che queste non ingombrino inutilmente i sistemi di emergenza. A ciò si aggiunge, secondo il direttore di Areu, «la rapidità nell’inoltrare quelle realmente urgenti. I nostri operatori — spiega infatti Lombardo —, in pochi secondi, geolocalizzano la chiamata, la gestiscono e la trasferiscono alla centrale competente». Dei 5 milioni di chiamate annuali in Lombardia, «quasi la metà risultano errori o richieste di aiuto che non rientrano nell’ambito dell’emergenza». Circa il 50% (1.057.644) delle chiamate inoltrate è indirizzato al servizio di soccorso sanitario, mentre la metà restante si divide in gran parte tra polizia (346.356) e carabinieri (770.653), vigili del fuoco (147.509) e polizia locale (12.513). A Cremona, su un totale di 132mila chiamate ricevute durante l’arco del 2024, non si registrano particolari oscillazioni, con un minimo di 9.467 chiamate nel mese di febbraio e un picco estivo con le 12.769 chiamate di giugno, seguite da 12.376 a luglio, 11.914 ad agosto e 11.299 a settembre.
CON eCALL, L’ALLARME LO DÀ L’AUTOMOBILE
Sono molti i servizi offerti dal Nue 112 di cui si prospetta un utilizzo sempre più capillare. A cominciare dal sistema eCall, un servizio di emergenza automatizzato per i veicoli, progettato per ridurre i tempi di intervento in caso di incidente stradale. Attivo in tutta Europa dal 2018 e obbligatorio su tutti i veicoli di nuova produzione, eCall connette direttamente l’auto con il Nue112, trasmettendo dati essenziali per il soccorso. In Italia, tutte le chiamate generate dal sistema eCall vengono gestite dalla Centrale Unica di Risposta di Varese, che funge da hub nazionale per la ricezione e il coordinamento delle richieste di soccorso. Da qui, le chiamate vengono inoltrate alla centrale di emergenza territorialmente competente (Sanità, Vigili del Fuoco, Forze dell’Ordine), garantendo rapidità ed efficienza nell’intervento. Una gestione centralizzata assicura infatti una presa in carico uniforme, con operatori specializzati nell’identificazione delle emergenze stradali. L’applicazione è automatica nel caso di incidenti gravi ma può essere azionata anche manualmente.
A portata di smartphone è invece l’app Where Are U: uno strumento essenziale per contattare il 112 in modo rapido e preciso, migliorando l’efficacia della risposta alle emergenze. Disponibile gratuitamente per iOS e Android, permette agli utenti di comunicare con i soccorsi in modalità avanzata con localizzazione automatica, chiamata d’emergenza diretta, chiamata silenziosa (utile in situazioni di pericolo come furti, aggressioni e violenza domestica) e chat per persone con difficoltà di comunicazione o non udenti. L’app offre una maggiore inclusività, più precisione nella localizzazione e riduzione dei tempi di intervento.
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