Le continue sfide poste in essere dalle importazioni derivanti dal commercio elettronico sono all’ordine del giorno per la Commissione Europea come testimonia la recente comunicazione sul commercio elettronico: una cassetta degli attrezzi completa dell’UE per un e-commerce sicuro e sostenibile. Nella Comunicazione la Commissione richiede di realizzare una cooperazione e un coordinamento rafforzati tra tutte le autorità competenti, al fine di garantire che i prodotti importati, spediti direttamente ai consumatori tramite e-commerce, siano conformi alle norme dell’UE e alle pratiche commerciali leali.
A tal fine la Commissione invita gli Stati membri e le loro autorità competenti a svolgere un ruolo proattivo nel monitoraggio e nell’attuazione delle azioni chiave delineate nella stessa comunicazione.
Il contesto
Dalla comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo (CESE) e al Comitato europeo delle Regioni emerge come ormai il 70% degli europei acquisti regolarmente prodotti online, sia dagli e-shop dei venditori che attraverso i marketplace online.
Nel mercato del commercio elettronico i marketplace sono in forte crescita con offerte sui mercati online che includono un’ampia gamma di prodotti, spesso resi attraente per i loro prezzi bassi e un processo di acquisto semplice, con consegna rapida ed economica.
Negli ultimi tempi i beni e-commerce importati direttamente dai consumatori nell’UE sono aumentati e si prevede che continueranno a crescere in volume a un ritmo rapido anche grazie all’attuale esenzione dai dazi per le spedizioni di valore modesto (fino a 150 euro). Secondo i dati nel 2024 sono stati importati nell’UE 4,6 miliardi di articoli con un basso valore (quasi il doppio di quello registrato nel 2023 che ammontava a 2,4 miliardi) che corrisponde a circa 12 milioni di piccoli oggetti al giorno.
Di questi il 91% provenivano dalla Cina passando da 1,9 miliardi nel 2023 a 4.17 miliardi di articoli nel 2024. Questa impennata coincide con la crescita estremamente rapida di alcuni mercati on line come Temu e SHEIN che, nel 2024 hanno raggiunto oltre 75 milioni di utenti nell’UE nell’arco di pochi mesi. Questa crescita è stata alimentata da pubblicità online pervasiva, prezzi bassi e consegna ultraveloce e l’offerta di prodotti attraverso tali mercati online ha a sua volta generato una forte domanda.
Molte merci sono risultate non conformi alla legislazione europea e, come emerge dalla comunicazione una delle preoccupazioni riguarda l’ingresso di “prodotti nocivi” nel mercato europeo, insieme al rischio che i venditori europei siano danneggiati da pratiche sleali e dalle vendite di merci contraffatte. Oltre ai rischi per la sicurezza e la salute dei consumatori non è da trascurare l’impatto ambientale che la spedizione e il trasporto dei pacchi comporta.
Le proposte della Commissione
La cooperazione sembra essere la soluzione “per garantire che i cittadini e le imprese possano continuare a godere dei numerosi vantaggi degli acquisti online, riducendo al minimo i rischi di prodotti pericolosi che minacciano la salute e la sicurezza dei consumatori”.
Fra le azioni proposte, la Commissione fa rifermento ad una riforma doganale con “la soppressione dell’esenzione dai dazi” per pacchi di valore inferiore a 150 euro e il rafforzamento delle capacità di controllo con controlli coordinati tra le autorità doganali e le autorità di vigilanza del mercato e azioni coordinate in materia di sicurezza dei prodotti. Le linee di azione comprendono la protezione dei consumatori, l’uso di strumenti digitali per la supervisione attraverso il passaporto digitale dei prodotti e nuovi strumenti di IA per l’individuazione di prodotti potenzialmente non conformi. Inoltre si fa riferimento anche alla protezione dell’ambiente e la responsabilizzazione di professionisti e consumatori anche attraverso campagne di sensibilizzazione sui diritti dei consumatori.
Entro un anno la Commissione valuterà l’effetto delle azioni annunciate e pubblicherà una relazione sui risultati dei controlli rafforzati. Quindi valuterà se serviranno ulteriori azioni per l’applicazione delle norme europee.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link