NARDO’ – Oltre settecento attività di controllo e sanzioni per circa 40 mila euro da parte degli ispettori ambientali del territorio neretino. Arriva puntuale il bilancio, in cifre, dell’operato del nucleo degli ispettori ambientali del Comune di Nardò nel corso del 2024 che riporta, nel dettaglio, le 729 attività di controllo sul territorio e le sanzioni amministrative prodotte per oltre 39 mila euro.
Sotto la lente degli ispettori, che operano sotto l’egida tecnico-operativa del comando della polizia locale di via Crispi e dell’assessorato all’Ambiente, le violazioni dei regolamenti comunali e delle ordinanze sindacali in tema di deposito, gestione, raccolta e smaltimento dei rifiuti.
“Rivolgo un doveroso ringraziamento agli ispettori ambientali per il prezioso contributo al decoro e alla difesa dell’ambiente” commenta l’assessora all’Ambiente, Giulia Puglia, “che per la verità non è mai abbastanza, visto che non diminuiscono violazioni e comportamenti scorretti soprattutto in tema di rifiuti. Da parte di tante persone c’è ancora un atteggiamento sbagliato nei confronti del contesto che ci circonda. Perché, per esempio, partono dalla convinzione, totalmente ingiustificata, che la differenziazione dei rifiuti sia inutile. L’obiettivo è rendere sempre più marginale l’operato degli ispettori nel tempo, parallelamente alla crescita di una consapevolezza e di una coscienza diversa su questi temi da parte di tutti”.
I servizi di controllo sull’ampio territorio neretino sono stati svolti con l’ausilio di fototrappole mobili, con appostamenti, e a seguito delle segnalazioni pervenute al comando di polizia locale. Il totale di sanzioni elevate nel 2024, di poco superiore a 39 mila euro, è il più alto registrato negli ultimi anni.
Il resoconto dei controlli
I controlli hanno riguardato soprattutto la mancata differenziazione delle frazioni di rifiuto e la non corretta gestione da parte dei cittadini e delle attività commerciali. In particolare, sono state condotte le verifiche sul rispetto da parte delle utenze non domestiche, quindi, attività commerciali, di ristorazione, negozi, locali, all’ordinanza sindacale che obbliga i destinatari del provvedimento a “schermare” i contenitori dei rifiuti posizionati all’esterno con strutture di mascheramento.
Altri controlli e altre sanzioni hanno riguardato l’abbandono indiscriminato dei rifiuti domestici nei cestini stradali e nelle isole ecologiche, posizionate nei pressi delle spiagge. In alcuni casi isolati, è stato riscontrato l’abbandono di rifiuti pericolosi, che hanno determinato l’attivazione delle procedure giudiziarie di rito.
Una parte consistente dei controlli è stata effettuata tramite fototrappole mobili, che hanno portato alla rilevazione di 36 illeciti. Molti dei responsabili degli abbandoni sono persone non iscritte ai registri e, quindi, evasori della Tari, come è emerso dalle successive verifiche.
Una novità dell’attività degli ispettori ambientali nello scorso anno è stata quella del contrasto del fenomeno dell’abbandono o dell’incendio di plastiche agricole e dell’abbandono di rifiuti edili.
Sono stati effettuati, inoltre, 187 pattugliamenti nel parco di Porto Selvaggio a tutela della flora e dalla fauna dell’area. Quest’attività ha portato, tra le altre cose, alla segnalazione e alla identificazione di numerose persone in sosta nel parco in orario notturno, che è vietato.
Nel corso di un’attività di controllo in una zona rurale, infine, è stato sorpreso in flagranza un uomo intento ad appiccare un incendio in un terreno con numerosi alberi e rifiuti abbandonati, quindi con rischi potenziali di diverso tipo. Questa persona è stata identificata e denunciata alla procura della Repubblica.
Un’attività capillare e complessa quella del nucleo, che oltre a compiti di segnalazione e contestazione delle violazioni, fa informazione e educazione in materia ambientale. Non solo per il corretto conferimento dei rifiuti, ma più in generale per la difesa del suolo e del paesaggio e per la tutela dell’ambiente.
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