Sci di fondo – Olimpiadi Milano-Cortina 2026 in Val di Fiemme, Macor e Rainer fanno il punto della situazione a un anno dai Giochi!

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Un lavoro di formazione iniziato da tempo quello della FISI, che oltre a formare allenatori, ha preparato anche organizzatori di eventi. Non a caso, nel corso degli ultimi anni, è aumentato il numero delle competizioni internazionali che si svolgono nel nostro paese, grazie anche alla stima che gli organizzatori italiani godono nelle federazioni internazionali.

Il prossimo anno arriverà l’evento più importante, le Olimpiadi Invernali Milano Cortina 2026, che saranno seguite due anni dopo da quelle Giovanili. Un grande sforzo, che vedrà protagonista la Val di Fiemme, con il centro del salto di Predazzo, e nello sci di fondo con le piste di Lago di Tesero.

Al di là degli esperti organizzatori di Nordic Ski Fiemme, a guidare le operazioni a Lago di Tesero sono proprio due tecnici che si sono formati all’interno della FISI, Enzo Macor e Michel Rainer.
Il primo, fiemmese delle Fiamme Gialle, ha il ruolo di sport manager, mentre il secondo, ex dt dello skiroll azzurro e appartenente al CS Carabinieri, è il chief of competition, più semplicemente il direttore di gara.

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«Come direttore di gara farò parte della giuria – chiarisce Rainer a Fondo Italiasarò poi responsabile degli aspetti tecnici delle competizioni, come l’organizzazione della pista, la sicurezza, tutto ciò che è attorno al luogo di gara».

Rainer fa il punto dells situazione a un mese dal Tour de Ski: «Il test pre olimpico è andato molto bene, come abbiamo avuto conferma da tutti. Nel corso dell’ultimo Tour de Ski si sono svolte anche diverse ispezioni dell’OBS di Milano-Cortina 2026, venuti a guardare come lavoriamo, come funziona l’intera macchina organizzativa. Sono stati tutti molto contenti, anche i tracciati nuovi sono piaciuti e il test è andato bene».

L’ex dt dello skiroll ed Enzo Macor lavorano ormai insieme da tempo e sono molto affiatati. «Abbiamo collaborato la prima volta in occasione delle Universiadi del 2013 – racconta Rainere la cosa bella è che insieme al comitato organizzatore locale, dopo anni di esperienza, possiamo organizzare le Olimpiadi in casa, insieme a tanti giovani. L’Italia si fa sempre riconoscere come un paese che è grande organizzatore di eventi sportivi».A seguire, Enzo Macor descrive il suo ruolo di sport manager: «Mi occupo di tutta la parte sportiva, ciò che accade nel campo gara. Vivendo qui ed essendo stato coinvolto fin dall’inizio nella progettazione dei nuovi impianti e delle piste, le mie competenze si sono poi allargate anche ad altri ambiti. Ho fatto parte del gruppo di progettazione per il masterplan. Sono la persona che di fatto ha disegnato queste piste».

Inevitabile, quindi, chiedere lui un pensiero dopo la prima prova importante per tracciati e strutture in occasione del Tour de Ski. «Sono molto soddisfatto. Alla vigilia il mio interesse principale era vedere come avrebbe reagito l’interrato con l’aspirazione e quali sarebbero stati i feedback dalle squadre. Per quanto riguarda le piste, quello visto a inizio gennaio è stato un piano b, perché nello skiathlon non abbiamo utilizzato l’anello del classico. Sono contentissimo delle reazioni di atleti e tecnici, Ora posso dormire tranquillo».

Aver effettuato questa prova generale a un anno dai Giochi, dà margine di manovra per eventuali cambiamenti. «Per quanto riguarda il finale della sprint, stiamo parlando con la FIS. Ci sono varie proposte sul tavolo e dobbiamo valutarle bene, per trovare una soluzione in grado di migliorare ulteriormente questo tracciato. Ma ciò avverrà solo per la sprint, il resto è tutto confermato».

A Lago di Tesero, i lavori sono ancora in corso. «Si, vedrete qualcosa di diverso ai Giochi. Purtroppo al Tour de Ski ci mancava ancora la parte alta del classico, per cui non abbiamo potuto utilizzarlo. L’edificio dell’ex tribuna era poi in ritardo di un paio di mesi e non siamo riusciti a inaugurarlo per inizio gennaio. Diventerà l’Olympic Family ed area Vip al piano rialzato, mentre sopra ci saranno giuria e cronometristi, a diretto contatto con l’arrivo.
Il Centro FISI sarà pronto per giugno e disponibile già per l’estate. Mentre la pista da skiroll abbiamo intenzione di inaugurarla a settembre in occasione della Coppa del Mondo di skiroll e del Summer Grand Prix».

Al contrario di quanto si pensasse quando vennero assegnate le Olimpiadi all’Italia, la Val di Fiemme ospiterà ugualmente il finale del prossimo Tour de Ski. «Si, avremo certamente una gara a Lago di Tesero più il Cermis. Presumo che la sprint sarà a classico, una prova generale nella quale ci aspettiamo anche diversi big, perché tutti vorranno provare la pista a un mese dalle Olimpiadi. Le regole del CIO prevedono un lockdown prima dell’inizio dei Giochi, con piste chiuse per allenamenti, spettatori e atleti. Questo perché ci saranno i lavori di preparazione, con centinaia di chilometri di cavi che verranno tirati per le riprese televisive. Quindi dal giorno successivo alla fine del Tour de Ski fino a fine marzo, quando si concluderanno le Paralimpiadi, il centro di Lago di Tesero sarà chiuso. Posso quindi smentire le voci secondo le quali questa venue sarebbe stata chiusa tutto l’anno, come qualcuno erroneamente sta dicendo. La chiusura avverrà il 5 gennaio 2026, a un mese dal via dei Giochi Olimpici»

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