Niente più proroghe. Gli stabilimenti balneari, le spiagge libere e le strutture di ristorazione su area demaniale che sono presenti sul lungomare di Ostia vengono messi a bando con una serie di avvisi pubblici.
I bandi di San Valentino
A spiegare qual è la strategia seguita dal Campidoglio ha provveduto il sindaco nel corso di una conferenza stampa svoltasi nella Sala delle Bandiere insieme all’assessore al patrimonio Tobia Zevi, al presidente del municipio X Mario Falconi ed al presidente della commissione patrimonio Yuri Trombetti. “I primi due bandi usciranno a giorni, per San Valentino” ha annunciato Gualtieri. Riguarderanno 31 concessioni, all’interno delle quali figurano 25 stabilimenti, 4 esercizi di ristorazione 2 spiagge libere con servizi già esistenti. Un secondo bando, invece, riguarderà nove spiagge libere ad oggi privi di allestimenti e quindi di servizi.
La novità principale rispetto all’ultimo bando che era stato effettuato, risalente all’amministrazione Raggi, è una sorta di “spacchettamento” degli stabilimenti. Perché i problemi ci sono e anche se il Campidoglio lascia intendere di avere tutto sotto controllo, basta farsi un giro sul lungomare per rendersene conto. Del resto lo ha riconosciuto anche il presidente della commissione patrimonio Yuri Trombetti. “Appena arrivati ad Ostia, a destra e sinistra della Rotonda, vediamo due strutture completamente abbandonate che sono anche occupati, l’ex Jazz e l’ex Blues Cafè”. L’intenzione dell’amministrazione è di “valorizzare Ostia che non è solo un quartiere ma è il mare di Roma” ha ribadito Trombetti e, prima di lui, il presidente Mario Falconi e il sindaco. Per farlo da qualcosa bisogna incominciare e gli avvisi pubblici che usciranno per “San Valentino si iscrivono in quella direzione”.
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La caratteristiche del bando e le aree a gara
I bandi riguarderanno le seguenti aree: gli stabilimenti Bagni Vittoria, La Conchiglia, Urbinati, Elmi, Lido Beach, Marechiaro – Kelly’s, El Miramar, Il Delfino, Belsito, Plinius, La Vecchia Pineta, Sporting Beach, Orsa Maggiore, Zenit, La Bussola, La Bicocca, La Spiaggia, La Vela, Miami, La Bonaccia, La Capannina a mare, Guerrino er Marinaro, Il Corsaro, Il Gabbiano, Circolo Nauticlub Castel Fusano, i ristoranti Edonè, Lido, Kelly’s e El Miramar, i chioschi nelle spiagge libere Bahia e Casagni Rita e quelle senza strutture esistenti Spiaggia Rossa, Cotto Ocra, Senape Limone, Rosa Sabbia, Verde, Gialla, Grigia, Spqr e Bianca. Le offerte saranno valutate in base ad una componente tecnica, a cui verranno assegnati 70 punti su 100 e che prenderà in considerazione l’accessibilità, l’impatto ambientale e l’esperienza pregressa. Altri 30 punti saranno assegnati all’offerta economica. Quanto dureranno i bandi? Un anno rinnovabile per due volte: la formula scelta dall’amministrazione è quindi di 1 + 1 + 1. Così da arrivare al 2027, l’anno entro il quale è necessario procedere, su tutto il territorio nazionale, ad affidare le nuove concessioni.
E le macerie che abbiamo visto, quando verranno rimosse? E le realtà abbandonate citati da Trombetti? Alla prima domanda è stato risposto, laconicamente, che “si stanno ultimando gli atti” e che pertanto “nelle prossime ore” il quadro sarà più chiaro. Per quanto riguarda le due strutture a destra e sinistra della rotonda, “ci vorrà un po’ di tempo per completare la documentazione” ha risposto il direttore del dipartimento Patrimonio Tommaso Antonucci. E non solo per quei due. Sono infatti “9 gli stabilimenti” su cui devono essere fatti ulteriori accertamenti. Ed infatti, ha spiegato il sindaco, rientrano in un successivo bando, insieme a 3 immobili che sono stati confiscati alla mafia. Successivo di quanto? “La mia intenzione – ha spiegato il numero uno del dipartimento Patrimonio – è che sia compatibile con l’apertura della stagione”.
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I controlli effettuati sugli abusi
I bandi quindi saranno tre. Sono il frutto di un’attività istruttoria che è partita lo scorso maggio è che è stata portata avanti, ha ricordato il sindaco, dai tecnici ed anche con l’utilizzo di droni. Quella fase d’istruttoria è stata “portata avanti attraverso un confronto con la regione, con il demanio e la capitaneria di porto – ha spiegato l’assessore Tobia Zevi – per ristabilire trasparenza e legalità nella gestione delle concessioni balneari”.Un’attività di controllo che ha consentito di verificare anche gli abusi esistenti. “Non saranno fatte sanatorie” ha chiarito Gualtieri, aggiungendo che comunque “gli abusi rilevati, comunque da rimuovere, non sono stratosferici e non si capisce perché quello che abbiamo fatto noi, in un anno, non sia stato fatto nei decenni precedenti”.
Gli operatori che avevano vinto con Raggi
E la questione relativa agli operatori che avevano vinto il bando con Raggi? Otto di loro, sulla scorta di una sentenza rilasciata dal Consiglio di Stato, si sono appellati al Tar. Il Comune, come già raccontato, non ha deciso di presentare un’opposizione di parte ed infatti il 19 febbraio saranno convocati in Campidoglio, per avviare l’iter di assegnazione degli 8 stabilimenti. Soddisfazione è stata espressa dal presidente del municipio X Mario Falconi: “Due anni fa il sindaco mi chiese se fossi disponibile a riportare la gestione del lungomare nelle competenze del Campidoglio. Risposi che sarei stato disposto a farlo anche il giorno dopo. E lo dissi perché finalmente il Comune stava guardando al nostro territorio con un occhio diverso.Questa amministrazione – ha concluso il minisindaco – ha dato il via ad una nuova stagione”
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