L’importanza dell’orientamento
L’orientamento consiste nel fornire ad una persona gli strumenti necessari per acquisire consapevolezza di sé e delle proprie capacità, consentendogli di compiere scelte educative e professionali. In particolare, l’orientamento scolastico mira a guidare studentesse e studenti nella scelta consapevole del percorso formativo e/o professionale più adatto, tenendo conto delle loro attitudini, interessi e competenze. Esso è fondamentale per diverse ragioni, perché supporta le persone nella transizione tra i diversi gradi scolastici, favorisce la conoscenza del sé e fornisce informazioni sulle opportunità formative e professionali presenti.
Come scrive Stefania Mazza, nell’articolo “Perdersi per orientarsi”, persi in mezzo ad una città ma con una cartina in mano, ci si orienta grazie alla mappa; persi alla fine della secondaria di secondo grado, ci si orienta collegando l’offerta universitaria o il lavoro alle proprie capacità e alle proprie inclinazioni. L’orientamento ha successo quando dà agli studenti e alle studentesse gli strumenti per muoversi autonomamente e per prendere scelte consapevoli. E si può fare con metodologie innovative, come ad esempio una Escape Room ambientata nello spazio, per coinvolgere maggiormente le classi, come nel progetto “Lost in Space: percorsi per orientarsi nel futuro”, portato avanti da CASCO Learning su mandato dell’Associazione Scuola Politecnica ITS Emilia-Romagna e dell’Ufficio Scolastico Regionale.
Una bussola per il futuro
Il Decreto Ministeriale 328 del 22 dicembre 2022 prevede che le scuole italiane, a partire dall’anno scolastico 2023/2024, debbano garantire 30 ore annue di moduli curriculari riguardanti l’orientamento per le classi terze, quarte e quinte. In aggiunta, la Legge 99/2022 attribuisce agli Istituti Tecnologici Superiori (ITS) il compito di promuovere la cultura scientifica e tecnologica, di sostenere l’orientamento continuo dei giovani verso professioni tecniche, di coinvolgere le loro famiglie nel processo formativo. Inoltre, si occupano della formazione e dell’aggiornamento professionale dei e delle docenti che insegnano materie scientifiche, tecnologiche e tecnico-professionali, con il fine di migliorare le loro competenze e garantire una preparazione adeguata. Il 1° agosto 2023 l’Ufficio Scolastico Regionale (USR) ha stipulato un protocollo d’intesa con l’Associazione Scuola Politecnica ITS Emilia-Romagna, che coordina tutte le 7 Fondazioni ITS della Regione, per creare percorsi pilota per l’orientamento, con il fine di diffondere la conoscenza dell’offerta formativa degli ITS Academy, e di rendere studenti e le studentesse consapevoli dei propri talenti e capaci di orientarsi nella costruzione del proprio progetto di vita.
Il progetto “Lost in Space”
Nel corso dell’anno scolastico 2023/2024, l’Associazione Scuola Politecnica ITS Emilia-Romagna, insieme a CASCO Learning, nell’ambito del protocollo di intesa con l’Ufficio Scolastico Regionale, ha attuato 16 percorsi di orientamento per le classi quinte delle scuole secondarie di secondo grado. Dato l’esito fortemente positivo di questi percorsi pilota, l’iniziativa è stata riconfermata per l’anno scolastico 2024/2025. Il progetto “Lost in Space: percorsi per orientarsi nel futuro”, in collaborazione con le 7 Fondazioni ITS coinvolgerà 49 classi quarte e quinte di istituti superiori della regione Emilia Romagna per tre incontri della durata di 4 ore ciascuno. In particolare le 7 Fondazioni ITS protagoniste sono ITS MAKER Academy, ITS TEC Academy, ITS Biomedicale, ITS Academy Adriano Olivetti, ITS Logistica sostenibile, ITS Turismo e benessere, ITS Tech&Food Academy. Gli orientatori che terranno gli incontri con le classi sono circa 76 e, nelle giornate del 7 e dell’8 gennaio 2025, hanno preso parte ad una giornata formativa, tenuta da CASCO Learning, per guidare il percorso “Lost in Space” con i giovani.
L’obiettivo del progetto è offrire a studenti e studentesse un’esperienza di orientamento che rispecchi il suo vero significato, cioè che non si limiti ad illustrare le varie opzioni post-diploma presenti nel territorio, ma che si focalizzi anche sul mettere in risalto le competenze, aspirazioni e interessi di ciascuna e ciascuno per acquisire una maggiore consapevolezza di sé e delle proprie peculiarità. Inoltre, attraverso le 12 ore di modulo di orientamento, si mira a coinvolgere la classe con attività pratiche ed esperienziali e fornire ad ognuno e ognuna gli strumenti per compiere una scelta quanto più consapevole e informata. Un ulteriore scopo è quello di promuovere la conoscenza della realtà della formazione terziaria professionalizzante, in particolare degli Istituti Tecnologici Superiori, delle loro caratteristiche e percorsi formativi.
Il progetto “Lost in Space” adotta lo spazio come ambientazione, scelta accuratamente col fine di creare un contesto stimolante e avvincente, che funge da metafora per il percorso di orientamento. L’ignoto dello spazio rispecchia allo stesso tempo le incertezze e i dubbi che studenti e studentesse vivono, così come le possibilità che hanno aperte davanti nel processo di scelta riguardo il loro futuro. L’esplorazione spaziale, in questo contesto, rappresenta l’esplorazione interiore che alunni e alunne intraprendono durante il percorso di orientamento, diventando protagonisti delle proprie scelte.
L’utilizzo della gamification ha l’obiettivo di incentivare la partecipazione attiva delle classi al progetto attraverso un approccio ludico, interattivo e altamente coinvolgente. Le attività e le esperienze sono state pensate e progettate con un preciso storytelling: i partecipanti sono impegnati in una missione nello spazio. Questa narrazione funge da filo conduttore per tutti e tre gli incontri e le fasi del percorso di orientamento, rendendolo coerente e lineare. Studenti e studentesse devono portare a termine una missione spaziale che li vede impegnati nel poter tornare sulla Terra e devono farlo destreggiandosi attraverso enigmi, quiz e animazioni. Inoltre, l’esperienza è arricchita da un ulteriore elemento volto a incrementare l’attenzione e il coinvolgimento in aula: una grafica accattivante in stile retrò, che richiama i classici videogiochi arcade. L’uso di questi strumenti accresce la motivazione, rende gli incontri dinamici e partecipativi e mira a fare in modo che ragazze e ragazzi diventino i veri protagonisti del loro percorso di orientamento
La cornice metodologica: attivismo pedagogico
L’esperienza proposta agli istituti secondari di secondo grado si basa su varie cornici metodologiche, in particolare sull’attivismo pedagogico, un paradigma secondo cui l’esperienza diretta e la partecipazione attiva sono mezzi centrali per garantire un apprendimento autentico e significativo. Questo metodo prevede che lo studente e la studentessa siano messi al centro del processo di acquisizione e che imparino nuovi concetti e nuove competenze attraverso l’applicazione pratica (learning by doing). All’interno del percorso di orientamento, alle classi sono proposte una serie di attività basate sugli elementi fondamentali che caratterizzano l’attivismo pedagogico, come la sfida e la creatività che spronano i e le partecipanti ad adattarsi e trovare strade alternative per la risoluzione delle varie situazioni che si presentano. In particolare, l’attenzione è dedicata sul “qui ed ora” che mette in collegamento l’apprendimento a contesti reali e concreti e che sfrutta i canali cognitivi, emotivi e fisici. Altrettanto importante è il divertimento, fattore chiave che sostiene il coinvolgimento e l’attenzione e favorisce un apprendimento veloce e dinamico, spesso assente in esperienze più convenzionali. Tra le attività più significative di “Lost in Space” figura l’Escape Room, con enigmi, indovinelli e sfide da affrontare in gruppo, incoraggiando il lavoro di squadra e la risoluzione creativa di problemi: un supporto ludico ed educativo capace di mettere in risalto le competenze trasversali possedute da studenti e studentesse.
L’investimento sul futuro
L’orientamento scolastico è fondamentale per guidare studenti e studentesse nel comprendere le proprie peculiarità e, di conseguenza, compiere una scelta consapevole sul proprio percorso formativo o professionale. Il progetto “Lost in Space”: percorsi per orientarsi nel futuro” offre un’esperienza innovativa che, basandosi su un coinvolgimento attivo, attività pratiche e la scoperta delle proprie competenze, stimola la riflessione sul sé e fornisce un esempio emblematico di come investire sul futuro dei giovani.
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