Un Festival 2025 davvero per tutti, che comprende il più ampio spettro di generi musicali, con molta melodia e pop, un po’ di rap e alcune punte di eccellenza cantautorali oltre a grandi interpreti femminili quello che si è all’Ariston di Sanremo. Ecco i voti di Avvenire dei brani dei 29 Big in gara dopo la prima esibizione, il vincitore si avrà sabato 15 febbraio. A votare Giuria della Sala stampa e web, Giuria delle Radio e Televoto.
ACHILLE LAURO
Incoscienti giovani
Vince l’eleganza in questa ballata malinconica dagli echi vintage sull’amore fra due ragazzi di periferia. L’apertura melodica spinge verso il podio. Chic.;
Voto: 8
FEDEZ
Battito
Il rapper picchia con un brano cupo sulla sua depressione che sembra una donna. Il dramma viaggia fra elettronica e rap, inciso efficace. Dura, ma sincera?
Voto: 7
MODÀ
Non ti dimentico
Kekko Silvestre non dimentica un amore forte e bello e lo canta a squarciagola. Classica canzone dei Modà dal rock genuino, qui però meno incisivo.
Voto: 6
SIMONE CRISTICCHI
Quando sarai piccola
Come minimo Premio della critica al delicatissimo brano del cantautore dedicato alla cura della madre inferma. Lacrime, poesia e vita vera.
Voto: 9
BRESH
La tana del granchio
Testo ben scritto su un uomo innamorato e un po’ chiuso. Ritornello un po’ classico, ma buon mix fra contemporaneo e cantautorato. Genova docet.
Voto: 6.5
FRANCESCA MICHIELIN
Fango in Paradiso
Anche nella perfezione, ci può essere dolore, e la cantautrice lo ha vissuto davvero. Lei scrive bene, la voce è ben modulata, il brano è un po’ complesso. Pathos.
Voto: 6.5
BRUNORI SAS
L’albero delle noci
Una nascita riempie il cuore di una gioia senza misura e le frasi di poesia, con citazioni bibliche e un ritornello delicato che funziona. Viva i cantautori.
Voto: 8
FRANCESCO GABBANI
Viva la vita
Quando scende in campo, Gabbani ti apre il sorriso e ti fa venir voglia di cantare, nonostante la vita sia un attimo. Semplicità d’autore.
Voto: 7
CLARA
Febbre
L’amore fa male come “una febbre che sale e scende”. Una corsa sincopata, prodotta da Dardust, ma non basta e non resta. Affannata.
Voto: 5
GAIA
Chiamo io chiami tu
Abbiamo trovato il tormentone di Sanremo 2025. Un brano martellante studiato per la radio che è tutto nel ritornello ossessivo. Si balla e niente più.
Voto: 5
COMA COSE
Cuoricini
Ritmo divertente e contenuti in un elettro pop anni 80 stile Krisma che ironizza sui cuoricini che impazzano sui social e dividono le coppie. Intelligenza per la radio.
Voto: 7
GIORGIA
La cura per me
Giorgia torna ad essere Giorgia con la sua voce capace di tutto. Lei fa faville dando colore e spinta al brano funzionale di Blanco-Michelangelo. Super tecnica.
Voto: 7
ELODIE
Dimenticarsi alle 7
Amore tira e molla per la bella e brava cantante incerta tra Mina e il dancefloor. Riesce a inserire bene la voce, ma resta un po’ nella media. Ibrida.
Voto: 6.5
IRAMA
Lentamente
All’Ariston Irama ci mette sempre quella passione che può portare in alto anche un amore che finisce. Potrebbe essere la sorpresa 2025.
Voto: 7
JOAN THIELE
Eco
Talentaccio questa cantautrice, voce cristallina, elettronica e schitarrate per raccontare l’amore per il fratello e le difficoltà della crescita. Bella scoperta.
Voto: 7.5
LUCIO CORSI
Volevo essere un duro
Delizioso inno alla normalità, fra pianoforte e chitarra elettrica, per l’originale cantautore toscano che sta tra Renato Zero e Ivan Graziani. Cantabilissimo.
Voto: 7.5
MARCELLA BELLA
Pelle diamante
Forte, tosta, indipendente. A 72 anni splendidamente portati Marcella non ha paura di niente in questa marcia femminista. Ottime intenzioni, meno il risultato.
Voto: 5.5
MASSIMO RANIERI
Tra le mani un cuore
Interprete qui misuratissimo di un brano originale per linearità di musica e testo firmato da Tiziano Ferro e Nek sulla necessità di dare pace ai cuori feriti. Impeccabile.
Voto: 7
ROSE VILLAIN
Fuorilegge
Rosa Luini, fuorilegge per amore, ha personalità, punta sull’elettronica da club e lancia la voce sul gospel. Sarà la più suonata dalle radio. In crescita.
Voto: 6.5
WILLIE PEYOTE
Grazie ma no grazie
Ironica filippica funky per il rapper che con la solita intelligenza tocca l’attualità e ironizza sui luoghi comuni, facendo ballare l’Ariston. Graffiante.
Voto: 6.5
ROCCO HUNT
Mille vote ancora
Molto bene il rapper, specie nell’inciso in napoletano, fra nostalgia per la sua terra e denuncia sociale. Impegno, ritmo e mandolini.
Voto: 7.5
TONY EFFE
Damme ‘na mano
Il trapper tra Nino Manfredi, Rugantino e Califano per rifarsi la fedina musicale. Bella canzone romanesca, l’interpretazione molto meno. Ce vole ‘na mano.
Voto: 6.5
THE KOLORS
Tu con chi fai l’amore
Fanno ballare come sempre e arruolano anche Calcutta per dare un po’ di profondità al testo. Un po’ meno immediata delle ultime hit. Super radiofonica.
Voto: 6
OLLY
Balorda nostalgia
Occhio al lanciatissimo cantante e autore genovese che scatena una bella energia giovanile sul tema della nostalgia, ricordando il bello di un amore finito. Trasversale.
Voto: 7.5
RKOMI
Il ritmo delle cose
C’è un po’ di caos in questo incalzante flusso di coscienza affollato di pensieri cercando di ricostruire se stesso con un l’occhio alle radio. Il ritmo c’è.
Voto: 6.5
NOEMI
Se t’innamori muori
Brano triste e profondo su una coppia in crisi scritto da Mahmoud e Blanco valorizzato dalla voce ruvida ed elegante di Noemi. Classico con classe.
Voto: 7
SERENA BRANCALE
Anema e core
È passata dal jazz alla samba partenopea e fa ballare senza ritegno la scoppiettante cantautrice, proiettandoci negli anni 50 di Carosone. Allegria.
Voto: 6
SARAH TOSCANO
Amarcord
Canta l’illusione d’amore al club il sabato sera la vincitrice di “Amici” 2024 su un ritmo da discoteca anche troppo carico. Con l’ombra di Annalisa.
Voto: 5
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