Novità in materia di Lavoro 2025 – Bonus e Assunzioni

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Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 


Novità in materia di Lavoro 2025 – Bonus e Assunzioni

Messaggio n° 4 del 30 Gennaio 2025

Agevolazioni per rapporti di lavoro sia per imprese che per lavoratori

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

La Legge di Bilancio 2025 non ha stravolto il quadro delle misure previste, intervenendo esclusivamente sulla decontribuzione Sud e prorogando la maxi deduzione sul costo del lavoro.

Per le imprese intenzionate ad assumere nuovi dipendenti, resta operativo lo sgravio dedicato agli under 30, così come le agevolazioni introdotte dal Decreto Coesione che, al momento, solo però in vigore esclusivamente “su carta”.

Bonus assunzione under 30 anche nel 2025

È operativo anche nel 2025 il bonus per l’assunzione di giovani under 30, introdotto dalla Legge di Bilancio 2018 e rivolto ai datori di lavoro del settore privato in relazione agli ingressi di giovani che non siano mai stati titolari di contratti a tempo indeterminato.

L’agevolazione consiste in un esonero contributivo pari al 50% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali, fino a un massimo di Euro 3.000,00, da parametrare su base mensile.

Lo sgravio contributivo, riconosciuto presentando apposita comunicazione telematica all’INPS, si applica per le assunzioni a tempo indeterminato (anche a seguito di conversione di precedente contratto a tempo determinato), a patto che il datore di lavoro risulti:

  • in regola con il DURC;
  • non abbia commesso violazioni di norme fondamentali a tutela delle condizioni di lavoro e le condizioni per la fruizione degli incentivi ex art. 31 D.Lgs. 150/2015;
  • non abbia effettuato, nella medesima unità produttiva, licenziamenti nei 6 mesi precedenti la nuova assunzione;
  • non proceda, nei sei mesi successivi all’assunzione incentivata, al licenziamento per giustificato motivo oggettivo del medesimo lavoratore o di un lavoratore impiegato nella medesima unità produttiva e inquadrato con la medesima qualifica.

Bonus assunzione giovani under 35

Tra gli incentivi per le assunzioni del 2025 vi è il bonus giovani under 35 introdotto dal Decreto Coesione, operativo dallo scorso 01-09-2024 ma al momento solo su carta.

Al pari delle ulteriori agevolazioni introdotte dal DL n. 60/2024, si attende ancora l’emanazione dei decreti attuativi ministeriali e delle circolari INPS per passare all’operatività.

Nell’attesa, è bene ricordare che il bonus sarà in ogni caso richiedibile per le assunzioni effettuate nell’ultimo trimestre del 2024, così come nel 2025, in relazione a giovani sotto i 35 anni che non siano mai stati titolari di contratti a tempo indeterminato.

Microcredito

per le aziende

 

Lo sgravio contributivo spettante è pari al 100%, per un massimo di Euro 500,00 (elevabile a Euro 650,00 nelle regioni di Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna).

Potrà essere utilizzato anche per assunzioni successive se il primo datore di lavoro non ne fruisce interamente per interruzione anticipata del rapporto.

Attenzione però: l’esonero contributivo non sarà riconosciuto alle aziende che, nei 6 mesi precedenti l’assunzione, abbiano effettuato licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo ovvero a licenziamenti collettivi, nella medesima unità produttiva.

Bonus assunzione donne

Il DL n. 60/2024 ha introdotto anche un bonus specifico per l’assunzione di donne, attivo fino alla fine del 2025. Anche in questo caso, si è ancora in attesa dell’operatività della misura.

Consiste in un esonero contributivo per i datori di lavoro che assumono donne in particolari condizioni svantaggiate e senza alcun limite di età.

Nello specifico, l’agevolazione prevede per i datori di lavoro del settore privato che assumono lavoratrici a tempo indeterminato un esonero totale dal pagamento della contribuzione previdenziale a loro carico (ad

esclusione di premi e contributi INAIL) per massimo 2 anni, nel limite massimo di 650 euro su base mensile.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Rientrano nella definizione di lavoratrici “svantaggiate” le donne:

  • di qualsiasi età;
  • disoccupate da almeno 6 mesi;
  • residenti nelle regioni della Zona Economica Speciale unica per il Mezzogiorno, ammissibili ai finanziamenti nell’ambito dei fondi strutturali dell’Unione europea o che svolgono attività lavorativa in settori economici caratterizzati da un’elevata disparità occupazionale di genere (articolo 2, punto 4), lettera f), del regolamento (UE) n. 651/2014).

L’esonero contributivo spetta anche per l’assunzione di donne di qualsiasi età e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi, senza vincoli di residenza.

Le assunzioni devono avvenire nel periodo compreso tra il 01-09-2024 e il 31-12-2025 e devono comportare un incremento occupazionale netto.

All’agevolazione introdotta dal DL Coesione si affianca il bonus del 50% ad oggi ancora in vigore introdotto nel 2012 e indirizzato alle imprese che assumono donne in particolari condizioni di svantaggio, senza limite di età:

  • ovunque residenti, disoccupate da almeno 24 mesi;
  • residenti in aree svantaggiate, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi;
  • con una professione o di un settore economico caratterizzati da un’accentuata disparità occupazionale di genere (oltre il 25%) e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi.

L’esonero si applica per un totale di 18 mesi, in caso di assunzioni a tempo indeterminato o trasformazione da determinato e per 12 mesi per le assunzioni a tempo determinato.

Anche in questo caso, le assunzioni devono comportare un incremento occupazionale netto. Sono esclusi i rapporti di lavoro occasionale, domestico, intermittente e in apprendistato.

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

Da ricordare inoltre anche l’esonero dell’1% dei contributi previdenziali per i datori di lavoro titolari della certificazione della parità di genere, nel limite massimo di Euro 50.000,00, e il bonus del 100% fino a Euro 8.000,00 per l’assunzione di lavoratrici beneficiarie del reddito di libertà.

Bonus assunzioni ZES unica Sud

Sempre dal Decreto Coesione è arrivato uno specifico bonus per le assunzioni effettuate da micro e piccole imprese operanti nella ZES unica Sud con non più di 10 dipendenti.

Le assunzioni effettuate dal 01-09- 2024 al 31-12- 2025 saranno oggetto di agevolazione contributiva, per lavoratrici e lavoratori over 35 che risultano privi di un impiego regolarmente retribuito da almeno 2 anni, esclusi dirigenti e lavoratori domestici, che com’è noto comprende le regioni di Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna.

Per ogni assunzione a tempo indeterminato spetta uno sgravio contributivo del 100%, per 2 anni, nel limite massimo di Euro 650,00 mensili.

Sono esclusi i premi e i contributi INAIL fermo restando l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.

Altra condizione necessaria per la fruizione è che i datori di lavoro, nei 6 mesi precedenti l’assunzione, non abbiano effettuato licenziamenti per giustificato motivo oggettivo oppure licenziamenti collettivi nella stessa unità produttiva.

Come precisato in fase di conversione in legge, l’agevolazione non può essere applicata ai rapporti di lavoro domestico e ai contratti di apprendistato. Spetta, invece, nel caso di una precedente assunzione con contratto di apprendistato e non proseguita come rapporto di lavoro a tempo indeterminato.

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Decontribuzione Sud

Al bonus ZES Unica si affianca la decontribuzione Sud, prorogata dalla Legge di Bilancio 2025 fino al 2029, ma con una riduzione dello sgravio contributivo spettante.

Nello specifico, tutte le imprese del Mezzogiorno (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna) potranno beneficiare per ciascun lavoratore a tempo indeterminato assunto al 31-12- 2024, di un esonero contributivo del 25% per un importo massimo di Euro 145 su base mensile per dodici mensilità.

La percentuale di esonero va poi a scalare per gli anni successivi (per le assunzioni al 31 dicembre dell’anno precedente):

  • 20 per cento per il 2026, per un importo massimo di Euro 125;
  • 20 per cento per il 2027, per un importo massimo di Euro 125;
  • 20 per cento per il 2028, per un importo massimo di Euro 100;
  • 15 per cento per il 2029, per un importo massimo di Euro 75.

L’agevolazione sarà poi rivolta solamente ai datori di lavoro privati di micro, piccole e medie imprese, con esclusione del settore agricolo e dei contratti di lavoro domestico. Si considerano tali le aziende con massimo 250 dipendenti.

Per le grandi imprese l’agevolazione è la stessa ma il datore di lavoro deve dimostrare anche, al 31 dicembre di ogni anno, un incremento occupazionale dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato rispetto all’anno precedente.

L’esonero previsto dalla nuova Decontribuzione Sud non si applica:

  • ai rapporti di apprendistato;
  • agli enti pubblici economici;
  • agli istituti autonomi case popolari trasformati in enti pubblici economici ai sensi della legislazione regionale;
  • agli enti trasformati in società di capitali, ancorché a capitale interamente pubblico, per effetto di procedimenti di privatizzazione;
  • alle ex istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza trasformate in associazioni o fondazioni di diritto privato, in quanto prive dei requisiti per la trasformazione in aziende di servizi alla persona (ASP), e iscritte nel registro delle persone giuridiche;
  • alle aziende speciali costituite anche in consorzio ai sensi degli articoli 31 e 114 del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali;
  • ai consorzi di bonifica;
  • ai consorzi industriali;
  • agli enti morali;
  • agli enti ecclesiastici.

Il diritto alla fruizione degli incentivi, inoltre, è legato al rispetto delle norme DURC e delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, fermi restando gli altri obblighi di legge ed il rispetto degli accordi e contratti collettivi.

Contabilità

Buste paga

 

L’esonero, inoltre, non spetta ai datori di lavoro che non siano in regola con gli obblighi di assunzione previsti dalla legge n. 68/1999.

Da sottolineare anche il fatto che l’agevolazione non sarà compatibile con i bonus assunzione previsti dal decreto Coesione (giovani, donne, Sud e incentivi all’autoimpiego nei settori strategici).

Come per la vecchia decontribuzione Sud, l’agevolazione è subordinata all’autorizzazione della Commissione Europea e quindi non è al momento ancora operativa.

Maxi deduzione nuove assunzioni

La Legge di Bilancio 2025 ha confermato per il prossimo triennio la super deduzione IRPEF e IRES del costo del personale di nuove assunzioni con contratto a tempo indeterminato pari al 120%, che arriva al 130% per i rapporti di lavoro attivati con persone in condizioni di svantaggio:

  • lavoratrici e lavoratori molto svantaggiati;
  • persone con disabilità o che rientrano in categorie svantaggiate;
  • giovani ammessi agli incentivi all’occupazione giovanile;
  • donne di qualsiasi età con almeno due figli minori o prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi residenti in determinati territori;
  • donne vittime di violenza;
  • lavoratori o lavoratrici con sede di lavoro situata in regioni che nel 2018 presentavano un prodotto interno lordo pro capite inferiore al 75% della media EU27 o comunque compreso tra il 75% e il 90%, e un tasso di occupazione inferiore alla media nazionale;
  • ex percettori del reddito di cittadinanza senza i requisiti per l’accesso all’AdI.

L’aspetto di novità rispetto al 2024 riguarda l’incremento occupazionale che le aziende devono far registrare per poter ottenere l’accesso all’agevolazione, che dovrà avvenire anno per anno.

Bonus assunzione disoccupati, percettori di ADI e SFL

Alle novità si affiancano le agevolazioni previste a regime, tra cui il bonus per l’assunzione di disoccupati, un’agevolazione prevista dalla Legge Fornero (Art. 2 C. 10-bis della L. del 28-06- 2012 n. 92).

Riguarda nello specifico le persone che percepiscono un trattamento di NASpI.

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Consiste in un contributo mensile pari al 20% dell’indennità mensile residua che sarebbe stata corrisposta al lavoratore, riconosciuto per ciascuna mensilità della retribuzione concessa al lavoratore.

Viene riconosciuto ai datori di lavoro (comprese le cooperative e le agenzie di somministrazione) che assumono lavoratori disoccupati, senza vincoli di età, a tempo pieno e indeterminato o con trasformazione da tempo determinato.

Il contributo è concesso per ciascuna mensilità della retribuzione concessa al lavoratore, per un periodo massimo di 2 anni. La misura dell’incentivo è stata rideterminata dall’Art. 24 del Dlgs n. 150/2015, che è intervenuto sulla precedente disposizione.

L’importo spettante non può superare la retribuzione del lavoratore stesso. Il contributo, inoltre, non può eccedere l’indennità NASpI percepita dal lavoratore. L’agevolazione non spetta per nei casi individuati dalla normativa, cioè per quei lavoratori:

“che siano stati licenziati, nei sei mesi precedenti, da parte di impresa dello stesso o diverso settore di attività che, al momento del licenziamento, presenta assetti proprietari sostanzialmente coincidenti con quelli dell’impresa che assume, ovvero risulta con quest’ultima in rapporto di collegamento o controllo.”

A questo si affiancano i bonus per l’assunzione dei beneficiari del supporto per la formazione e il lavoro e dell’assegno di inclusione.

Si tratta di un esonero dal versamento della contribuzione previdenziale che viene concesso per l’attivazione di un contratto subordinato:

  • a tempo indeterminato, pieno o parziale, di apprendistato o di trasformazione da tempo determinato;
  • a tempo determinato o stagionale, pieno o parziale.

Nel primo caso il bonus consiste in un esonero totale dal versamento della contribuzione a carico del datore di lavoro nel limite massimo di Euro 8.000,00 annui per un anno. Sono esclusi i premi e i contributi da versare all’INAIL.

Nel secondo, invece, il bonus spetta per il 50% della contribuzione nel limite di Euro 4.000,00 per un anno e comunque non oltre la durata del rapporto di lavoro.

Sono previste anche agevolazioni per l’attivazione di attività lavorative autonome e per le agenzie per il lavoro.

Incentivo assunzione “over 50”

Le aziende possono beneficiare dell’incentivo, destinato ai lavoratori sopra i 50 anni di Età se risultanti disoccupati da oltre 12 mesi. L’incentivo consiste in un esonero contributivo pari al 50% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali per:

    • 12 mesi in caso di assunzione a tempo determinato;
    • 18 mesi in caso di assunzione a tempo indeterminato o trasformazione da tempo determinato. Sono esclusi i rapporti di lavoro domestico e intermittente – Sono esclusi i premi e i contributi da versare all’INAIL.

Restano ferme le possibilità di assunzione agevolate per percorsi formativi e in taluni settori di competenza

Per l’operatività delle misure messe in campo bisogna attendere le circolari degli Istituti competenti

Il testo di tale messaggio è da considerarsi il frutto di interpretazioni che i professionisti dell’ufficio hanno evidenziato e trascritto, rilevandone le esposizioni da riviste e/o inserzioni, avendo analizzato norme e regolamentazioni, pertanto, per maggiori dettagli e riflessioni in merito alla normativa esposta, è consigliabile condividere con gli stessi, eventuali decisioni pertinenti anche e soprattutto per opportune puntualizzazioni riferite ai casi specifici.

 

Vuoi maggiori informazioni? Contattami.

A cura e relazione Dr. Alessandro Tricarico – Consulente del lavoro a Roma.

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